Referto gastroscopia in paziente celiaco

Buongiorno dottori,
di recente mi è stata effettuata una gastroscopia per verificare lo stato dei villi intestinali a distanza di cinque anni dalla diagnosi di celiachia e conseguente regime di dieta gluten-free.
Il motivo è che - nonostante la dieta - continuo ad avere frequenti ed importanti episodi di diarrea - attribuiti sì all'intestino irritabile ma comunque, per scrupolo, mi è stato suggerito di sottopormi a questo esame.
Il gastroenterologo lo vedrò soltanto a metà luglio; dal medico di base ci sono stato invece stamattina - mi ha detto essere un referto molto specialistico e per lui di difficile interpretazione, indirizzandomi quindi al GE e dicendomi che lui vede al più una lieve infiammazione cronica. La gastroscopista mi aveva detto essere un referto compatibile con quello di un celiaco poco rigoroso nella dieta, eppure vi assicuro di non sgarrare mai e di fare molta attenzione a quello che mangio.
Nell'attesa di luglio chiedevo un vostro parere, giusto per avere un'indicazione di massima sul significato del referto che, allo stato attuale, mi è parecchio oscuro. Personalmente non mi pare di vedere nulla nè di preoccupante nè tantomeno di urgente ma è anche vero che ci ho poi capito poco in quello che ho letto.
Grazie mille a chiunque interverrà.

ESOFAGOGASTRODUODENOSCOPIA
Esofago: Decorso regolare; cardias in sede continente.
Stomaco: lago mucoso chiaro; nulla a fondo e corpo; iperemia antrale; piloro transitabile.
Duodeno: bulbo nella norma; in DII appiattimento del disegno plicale e presenza di villi corti e tozzi.

ESAME ISTOLOGICO
1. Duodeno, biopsie endoscopiche multiple della seconda porzione del duodeno (DII), con appiattimento delle pliche e presenza di villi corti e tozzi (macroscopicamente).
2. Antro gastrico, "".
3. Corpo gastrico, "".

1. Frammenti bioptici di mucosa duodenale con villi presenti di altezza praticamente normale, ma con profilo e contorni irregolari; non evidenza di allungamento delle cripte; nell'asse dei villi e nella restante tonaca propria presenza di un discreto ed irregolare aumento dell'infiltrato flogistico cronico linfo-plasmocitario; il numero di linfociti intraepiteliali è compreso tra 25 e 40% enterociti. Il quadro istologico è riferibile ad una lesione tipo 1 sec. Marsh. Non si hanno i preparati di eventuali biopsie precedenti per il confronto.**

**Nella gastroscopia di cinque anni fa:
Mucosa dell'intestino tenue parzialmente orientata con villi tozzi e cripte iperplastiche. LIE aumentati, evidenziati con immunoistochimica CD3. Moderato inflitrato cronico linfoplasmacellulare nella lamina propria frammisto a granulociti eosinofili in numero superiore alla norma. Compatibile con lesione di tipo "2" secondo Marsh.

2. E 3.
Gastrite cronica semplice, in fase quiescente, con aumento dei linfociti intraepiteliali, come da gastrite associata alla malattia celiaca (prelievi di mucosa antrale, di transizione antro-corpale e di mucosa oxintica del corpo-fondo). Helycobacter Pylori: negativo.
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Il quadro endoscopico/istologico è compatibile con uno stato di lieve celiachia e ciò corrisponde alla sua sintomatologia.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dott. Cosentino, approfitto della sua disponibilità per un ulteriore chiarimento.
La mia sintomatologia - quindi - potrebbe dipendere sia dall'intestino irritabile che dalla contemporanea presenza di una celiachia non del tutto "risolta"?
Le spiego il motivo della mia confusione. Io avevo capito che, con la dieta senza glutine, il danno dovuto alla celiachia "scomparisse" e che quindi la malattia smettesse di dare sintomi/fastidi/problemi. Tant'è che ho molti amici celiaci che dopo anni di dieta non hanno più alcun sintomo.
Nel mio caso, invece, mi pare di capire che - nonostante la dieta in questione - mi porterò per sempre dietro questa odiosa diarrea...spero riusciranno a trovare qualche rimedio per farmi stare meglio. Fortunatamente non è nulla di grave ma conviverci tutti i giorni è comunque un problema non indifferente, sopratutto a livello lavorativo.

Cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Nel suo caso è molto utile un integratore alimentare a base di uno speciale ceppo probiotico, Bifidobacterium longum ES1, in modo da poter migliorare l'assorbimento di eventuale glutine. 1 bustina al giorno per 3 mesi.
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Utente
Utente
Grazie mille del suggerimento Dottore, proverò sicuramente - anzi...in realtà sto già provando, ho iniziato da da una settimana!
Avevo visto la pubblicità del prodotto su internet e, dato che sembrava proprio fare al caso mio, un paio di giorni fa lo avevo ordinato in farmacia e lo avevo iniziato ad assumere.
Lieto di vedere di aver fatto una scelta più che azzeccata.

Cari saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Credo proprio di si. Il prodotto funziona.


Cordialmente
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