Ernia iatale. cura e dieta

Salve,
sono un ragazzo di 28 anni.
4 anni fa mi è stata riscontrata una ernia iatale abbastanza abbondante dopo ripetuti bruciori alla "bocca dello stomaco".
Il mio medico mi ha prescritto la cura con Pariet 10 mg che da quel giorno, preso con regolarità non mi ha più dato problemi e mi lascia condurre una vita normale, anche alimentare.

Vorrei capire se l'assunzione del Pariet andrebbe sospesa e dovrei provare con una dieta rigorosa.
Alcuni dottori compreso il mio mi hanno detto che il il gastroprotettore non da particolari problemi di salute a lungo termine, altre persone però mi hanno detto di si.
Il mio medico mi dice che l'ernia iatale è un problema molto comune purtroppo e che i pericoli maggiori sarebbero potuti essere esofagite e ulcere, e quindi secondo lui il Pariet, vista anche la mia età era la soluzione più giusta.

Dovrei pensare all'intervento? Ho paura di farlo e di non risolvere il problema o pergiunta peggiorare la situazione, ma se avessi garanzie più o meno buone ci penserei seriamente (sarei contrario ai farmaci!).

Tre mesi fa ho fatto una gastroscopia per un problema di laringite acuta che poi ho risolto.
Il mio medico aveva il dubbio che potesse essere responsabile il reflusso e che quindi dovessi assumere farmaci piu forti ma l'esame è risultato totalmente negativo, esclusa ovviamentela presenza dell'ernia..

Per terminare, con l'attuale terapia sto bene ma penso al futuro:
E' possibile che nel 2008 si fanno i piu impensabili interventi chirugici e non si riesca a rimettere apposto un'ernia iatale?
Devo privarmi del bicchiere di vino a tavola, di una birra la sera con gli amici per tutta la vita??

A chi mi potrei rivolgere per una dieta idonea?

Grazie mille per la Vs. attenzione.
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
L' impressione è che se i sintomi sono controllati dal farmaco sia giusto proseguirlo, soprattutto se alla sospensione la sintomatologia ricompare.
Le indicazioni chirurgiche in questa patologia devono essere molto selettive, l' intervento comporta possibili rischi e complicanze e il risultato a distanza non e' sempre ottimale.
Il ruolo della dieta in questa patologia e' importante.
Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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