Morbo di Crohn....ragazzo di 22 anni

Salve dottori, cerco di riassumere.
A seguito di problemi di diarrea persistente faccio delle analisi e valori VES, PCR sono nella norma ma la calprotectina fecale è molto alta, 580.
Riferisco il tutto al medico e faccio la colonscopia, risultano micro manifestazioni aftoidi dell'ileo terminale.
Il referto della biopsia dice: ""Frammenti di mucosa del tenue intestino con pressoché regolare profilo architetturale villoso, focale disepitelizzazione, edema, angiectasie, moderato infiltrato flogistico cronico di tipo linfoplasmacellulare e granulocitario eosinofilo stromale, con focale criptite e aggregati linfatico follicolari"
Poi effettuo una risonanza con tale referto: ""Regolare morfologia, decorso e calibro delle anse digiunali. L'ultimo tratto dell'ileo e la valvola mostra per 10-15cm pareti inspessite di un massimo di 6mm, associate ad adenopatie infiammatorie reattive della radice mesiale afferente.
Dopo metodo di contrasto si nota enhancement medesimo e contemporaneo di tutte le anse compresa quella alterata.
Commento finale: L'aspetto RM depone per morbo di crohn dell'ileo terminale NON ATTIVO"
continuo la terapia per 1 anno con pentasa e sto benissimo. Faccio la routine epatica e le transaminasi si erano alzate, il medico sospende la terapia per escludere l effetto iatrogeno sul fegato.
4 mesi senza terapia e senza il minimo sintomo, il medico dice che non è sicuro del crohn.
Rifaccio la colon e la situazione era rimasta invariata, sempre quelle microafte.
L'anatomo patologo poi mi chiama e mi convoca, di persona dice da quella che è la situazione non hai il crohn, "è molto migliorata dall'anno scorso"
Nel frattempo la mesalazina non faceva molto effetto e il gg mi prescrive INTESTICORT a scalare.
Ripeto l entero risonanza con tale referto: ""L'esame è stato messo a confronto con quello dell'anno precedente e si conferma l'ispessimento parietale che appare invariato per estensione e spessore parietale. Dopo somministrazione del metodo di contrasto si apprezza all'esame un intenso e persistente enhancement del tratto di ileo alterato con discreta persistenza del segnale nelle seq. pesate in diffusione. Sono presenti adenopatie della radice del mesentere.
Non si apprezzano raccolte endoaddominali nè adenopatie.
Commento finale: morbo di crohn non complicato dell'ileo terminale in stato di LIEVE attività"

Alchè il medico mi convoca e dice che se dovessi sviluppare una corticodipendenza dovremmo ricorrere ai biologici, perché gli immuno soppressori non posso prenderli per via delle transaminasi.

Dottori, aiutatemi, io sto vivendo nell'incertezza, uno dice che ho il crohn l'altro che non ce lho, non so più che pensare.
Ma sinceramente in ogni caso passare cosí ai biologici non è esagerato?
Voi nel mio caso fareste altre analisi? Sono spiazzato psicologicamente.

Cosa ne pensate? Grazie mille della lettura.
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
Dare un giudizio a distanza non è facile senza poter vedere le immagini, senza poter vedere gli esami e senza, sopratutto, poterla visitare.
La malattia di Crohn è multiforme e variabile anche nella stessa persona.
Se dovessi giudicar solo da quanto lei ha scritto, direi che si tratta di una malattia di Crohn.
Il consiglio che le posso dare è quello di rivolgersi (ove già non lo avesse fatto) ad un reparto ospedaliero/universitario specializzato in IBD .
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia