Reflusso gastroesofageo, terapia ed esami consigliati
Salve,
ho 34 anni e soffro di reflusso gastro-esofageo; ho effettuato una gastroscopia 3 anni fa che evidenziava in conclusione "Incontinenza cardiale, ernietta jatale da scivolamento, gastrite superficiale (ipersecretiva?).". Esame istologico negativo.
Da allora, sempre sotto controllo medico (specialista e medico di base), ho assunto al bisogno (per periodi variabili di tempo) Pantoprazolo 20mg al mattino + Noremifa sciroppo dopo i pasti, quando in genere i sintomi manifestati andavano dal bruciore di stomaco durante il transito del cibo al pasto, al bruciore in gola al mattino, languore durante la giornata, eruttazioni e qualche aritmia cardiaca.
Nell'ultimo anno purtroppo ho dovuto effettuare più volte terapia antibiotica (laringiti, interventi odontoiatrici) e, tra una cosa e l'altra, non sono più stato in grado di interrompere l'assunzione del Pantoprazolo (già dal giorno dopo l'interruzione riprendeva la forte acidità). Dallo scorso febbraio, su consiglio del medico di base, ho aumentato a 40mg la dose giornaliera in quanto ho spesso la gola infiammata e i sintomi sopra indicati.
Il mio quesito è il seguente: nella mia situazione, sarebbe necessaria a breve termine una nuova gastroscopia? Ci sono rischi di incombere in problemi più gravi continuando ad avere problemi di acidità di stomaco come i miei? Il mio medico di base mi dice che al momento non c'è urgenza di fare altri esami, e di continuare ininterrottamente con la cura in atto fino almeno al cambio di stagione, visto il periodo di stress e la stagione in atto. Quotidianamente assumo anche Xanax da 0.25mg e faccio regolare attività sportiva. Essendo una persona ansiosa tendo a concentrarmi spesso su questo problema e non riesco a tranquillizzarmi del tutto.
Grazie in anticipo per l'eventuale risposta.
ho 34 anni e soffro di reflusso gastro-esofageo; ho effettuato una gastroscopia 3 anni fa che evidenziava in conclusione "Incontinenza cardiale, ernietta jatale da scivolamento, gastrite superficiale (ipersecretiva?).". Esame istologico negativo.
Da allora, sempre sotto controllo medico (specialista e medico di base), ho assunto al bisogno (per periodi variabili di tempo) Pantoprazolo 20mg al mattino + Noremifa sciroppo dopo i pasti, quando in genere i sintomi manifestati andavano dal bruciore di stomaco durante il transito del cibo al pasto, al bruciore in gola al mattino, languore durante la giornata, eruttazioni e qualche aritmia cardiaca.
Nell'ultimo anno purtroppo ho dovuto effettuare più volte terapia antibiotica (laringiti, interventi odontoiatrici) e, tra una cosa e l'altra, non sono più stato in grado di interrompere l'assunzione del Pantoprazolo (già dal giorno dopo l'interruzione riprendeva la forte acidità). Dallo scorso febbraio, su consiglio del medico di base, ho aumentato a 40mg la dose giornaliera in quanto ho spesso la gola infiammata e i sintomi sopra indicati.
Il mio quesito è il seguente: nella mia situazione, sarebbe necessaria a breve termine una nuova gastroscopia? Ci sono rischi di incombere in problemi più gravi continuando ad avere problemi di acidità di stomaco come i miei? Il mio medico di base mi dice che al momento non c'è urgenza di fare altri esami, e di continuare ininterrottamente con la cura in atto fino almeno al cambio di stagione, visto il periodo di stress e la stagione in atto. Quotidianamente assumo anche Xanax da 0.25mg e faccio regolare attività sportiva. Essendo una persona ansiosa tendo a concentrarmi spesso su questo problema e non riesco a tranquillizzarmi del tutto.
Grazie in anticipo per l'eventuale risposta.
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Ha ragione il suo medico. Continui la terapia e non ha bisogno di gastroscopia.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
La ringrazio Dott. Cosentino per la risposta, ne approfitto per chiederle un consiglio: il gastroenterologo mi ha sempre detto di privilegiare l'uso del gastroprotettore al mattino presto, mentre il medico di base mi suggerisce, avendo problemi anche di notte, di dividere la dose da 40mg di Pantoprazolo tra 20/mattino e 20/sera. Seguendo quest'ultima però ho meno beneficio durante il giorno, mentre con la prima mi sembra comunque di ricadere nei sintomi notturni. Secondo lei quale delle due soluzioni per il mio caso potrebbe essere la migliore?
[#4]
Utente
Grazie ancora dott. Cosentino, farò anche questa prova.
PS: Anche questa mattina ho avuto l'ennesima discussione con un farmacista che insisteva sul fatto che farmaci come il Pantoprazolo non dovrebbero essere assunti per lunghi periodi (mesi) come sto facendo io, in quanto possono causare deficit nel metabolismo e problemi a livello digestivo. A fronte sia della prescrizione medica che del mio problema che ho descritto, ma è rimasto del suo parere...
PS: Anche questa mattina ho avuto l'ennesima discussione con un farmacista che insisteva sul fatto che farmaci come il Pantoprazolo non dovrebbero essere assunti per lunghi periodi (mesi) come sto facendo io, in quanto possono causare deficit nel metabolismo e problemi a livello digestivo. A fronte sia della prescrizione medica che del mio problema che ho descritto, ma è rimasto del suo parere...
[#6]
Utente
Buongiorno Dott. Cosentino,
non vedendo miglioramenti per quanto riguarda i sintomi notturni con la terapia variata in atto (Pantoprazolo sia al mattino che alla sera, consigliati dal mio medico di base) ho eseguito una visita di controllo dal mio gastroenterologo di fiducia, il quale, come ulteriore "tentativo", mi ha prescritto Ranidil 150mg alla sera, assieme al Pantoprazolo che continuerò ad assumere solo alla mattina.
Purtroppo però ho notato, solo nel momento di iniziare la nuova terapia, che ci sono delle interazioni tra la ranitidina e un farmaco che assumo a sere alterne da anni (mutabon antidepressivo); questa interazione tra i 2 farmaci compare in entrambi i bugiardini.
Volevo chiedere se effettivamente c'è qualche rischio nell'assunzione di entrambi a poche ore di distanza (dovendo prenderli, come da prescrizione, alla sera). Mi sono già messo in moto per ricontattare il gastroenterologo per sentire il suo parere, ma non vorrei perdere settimane preziose nel frattempo.
La ringrazio in anticipo se riuscirà a darmi un suo parere in merito.
non vedendo miglioramenti per quanto riguarda i sintomi notturni con la terapia variata in atto (Pantoprazolo sia al mattino che alla sera, consigliati dal mio medico di base) ho eseguito una visita di controllo dal mio gastroenterologo di fiducia, il quale, come ulteriore "tentativo", mi ha prescritto Ranidil 150mg alla sera, assieme al Pantoprazolo che continuerò ad assumere solo alla mattina.
Purtroppo però ho notato, solo nel momento di iniziare la nuova terapia, che ci sono delle interazioni tra la ranitidina e un farmaco che assumo a sere alterne da anni (mutabon antidepressivo); questa interazione tra i 2 farmaci compare in entrambi i bugiardini.
Volevo chiedere se effettivamente c'è qualche rischio nell'assunzione di entrambi a poche ore di distanza (dovendo prenderli, come da prescrizione, alla sera). Mi sono già messo in moto per ricontattare il gastroenterologo per sentire il suo parere, ma non vorrei perdere settimane preziose nel frattempo.
La ringrazio in anticipo se riuscirà a darmi un suo parere in merito.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.5k visite dal 23/02/2017.
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