E eseguita in un periodo di benessere relativo
Gentili medici iscritti al portale, innanzitutto vi ringrazio come sempre per il servizio che svolgete con competenza e gratuitamente.
Sono un uomo di 39 anni, affetto da disturbi dell'apparato digerente che si concretizzano in un alvo tendenzialmente diarroico. Purtroppo durante le vacanze di Natale credo di aver contratto una brutta forma di "influenza" gastrointestinale, con febbre e diarrea molto profusa, che è guarita solo parzialmente. Ho consultato diversi medici che ne hanno ipotizzato l'origine virale.
Ho fatto anche una visita privata presso un nuovo medico gastroenterologo, ma non ho potuto esibire gli accertamenti svolti in passato perché purtroppo smarriti (3 colonscopie tutte negative, tranne lieve flogosi cronica al retto nell'unica con biopsie, ecografia intestinale negativa e negativi test per SIBO, celiachia e elastasi, unica cosa calprotectina in due casi sopra i limiti). Mentre il gastroenterologo che seguivo in passato mi ha consigliato telefonicamente di assumere nei momenti più critici del loperamide, per permettermi una qualità della vita accettabile (ad esempio se sono in viaggio o sul lavoro), magari a dosaggio di una sola compressa, e pensare eventualmente a un ciclo di normix se la sintomatologia si protraesse per altre 2 settimane, questo nuovo GE me lo ha proibito categoricamente. Mi ha anche sconsigliato l'assunzione di carbone vegetale, permettendomi solo fermenti lattici ad alto dosaggio. In più, mi ha detto che nell'ultima colonscopia (febbraio 2016), che era perfetta (completamente negativa) e eseguita in un periodo di benessere relativo, bisognava ripetere le biopsie, per escludere colite microscopica. Sinceramente, mi è sembrato che l'ultimo GE desse per scontata l'esistenza di una qualche infiammazione cronica (anche il Crohn) e escludesse il colon irritabile. Mi ha "proibito" anche antibiotici intestinali, così come ricorso a antiinfiammatori tipo mesalazina senza diagnosi certa, mentre più possibilista è stato su simeticone e Tiorfix (anche se il loro effetto sarebbe secondo lui limitato). Inoltre, a differenza del vecchio GE, limitava l'importanza fra le cause dei miei disturbi cronici di ansia e depressione, per i quali non ho avuto grossi giovamenti nonostante i trattamenti più vari. Non abbiamo parlato invece del Debridat, né del Diosmectal, ma con una punta di sarcasmo posso immaginare che non andrebbero bene per vari motivi.
Adesso mi ha detto che fra 1 mese o anche 6 settimane dovrò fare delle analisi con indici di flogosi e molto probabilmente ripetere la colonscopia, questa volta con biopsie. Io sinceramente non so cosa fare, anche perché ho impegni lavorativi che non mi permettono di fruire quando voglio dei servizi.. Inoltre non ho molta voglia di sottopormi di nuovo a un esame invasivo così stressante.
Ora, voi capite bene che avere sentito due campane mi ha portato una grossa confusione. Vorrei avere se possibile un ragguaglio.
Sono un uomo di 39 anni, affetto da disturbi dell'apparato digerente che si concretizzano in un alvo tendenzialmente diarroico. Purtroppo durante le vacanze di Natale credo di aver contratto una brutta forma di "influenza" gastrointestinale, con febbre e diarrea molto profusa, che è guarita solo parzialmente. Ho consultato diversi medici che ne hanno ipotizzato l'origine virale.
Ho fatto anche una visita privata presso un nuovo medico gastroenterologo, ma non ho potuto esibire gli accertamenti svolti in passato perché purtroppo smarriti (3 colonscopie tutte negative, tranne lieve flogosi cronica al retto nell'unica con biopsie, ecografia intestinale negativa e negativi test per SIBO, celiachia e elastasi, unica cosa calprotectina in due casi sopra i limiti). Mentre il gastroenterologo che seguivo in passato mi ha consigliato telefonicamente di assumere nei momenti più critici del loperamide, per permettermi una qualità della vita accettabile (ad esempio se sono in viaggio o sul lavoro), magari a dosaggio di una sola compressa, e pensare eventualmente a un ciclo di normix se la sintomatologia si protraesse per altre 2 settimane, questo nuovo GE me lo ha proibito categoricamente. Mi ha anche sconsigliato l'assunzione di carbone vegetale, permettendomi solo fermenti lattici ad alto dosaggio. In più, mi ha detto che nell'ultima colonscopia (febbraio 2016), che era perfetta (completamente negativa) e eseguita in un periodo di benessere relativo, bisognava ripetere le biopsie, per escludere colite microscopica. Sinceramente, mi è sembrato che l'ultimo GE desse per scontata l'esistenza di una qualche infiammazione cronica (anche il Crohn) e escludesse il colon irritabile. Mi ha "proibito" anche antibiotici intestinali, così come ricorso a antiinfiammatori tipo mesalazina senza diagnosi certa, mentre più possibilista è stato su simeticone e Tiorfix (anche se il loro effetto sarebbe secondo lui limitato). Inoltre, a differenza del vecchio GE, limitava l'importanza fra le cause dei miei disturbi cronici di ansia e depressione, per i quali non ho avuto grossi giovamenti nonostante i trattamenti più vari. Non abbiamo parlato invece del Debridat, né del Diosmectal, ma con una punta di sarcasmo posso immaginare che non andrebbero bene per vari motivi.
Adesso mi ha detto che fra 1 mese o anche 6 settimane dovrò fare delle analisi con indici di flogosi e molto probabilmente ripetere la colonscopia, questa volta con biopsie. Io sinceramente non so cosa fare, anche perché ho impegni lavorativi che non mi permettono di fruire quando voglio dei servizi.. Inoltre non ho molta voglia di sottopormi di nuovo a un esame invasivo così stressante.
Ora, voi capite bene che avere sentito due campane mi ha portato una grossa confusione. Vorrei avere se possibile un ragguaglio.
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caro utente, da quello che ci dice sembra un colon irritabile...
rifare la colonscopia con biopsie significherebbe solo esserne più certi dopo aver escluso anche cose più rare come la colite microscopica od altre similari.
ognuno propone un proprio percorso diagnostico che a volte può sembrare in contrasto con altri, credo però che il risultato alla fine sia lo stesso. ossia essere sicuri che si tratta di colon irritabile.
sulle terapie non mi pronuncio , alla fine sta anche a lei accontentarsi di una diagnosi proposta o escluderne altre.
spero di averle dato una mano....
rifare la colonscopia con biopsie significherebbe solo esserne più certi dopo aver escluso anche cose più rare come la colite microscopica od altre similari.
ognuno propone un proprio percorso diagnostico che a volte può sembrare in contrasto con altri, credo però che il risultato alla fine sia lo stesso. ossia essere sicuri che si tratta di colon irritabile.
sulle terapie non mi pronuncio , alla fine sta anche a lei accontentarsi di una diagnosi proposta o escluderne altre.
spero di averle dato una mano....
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 07/01/2017.
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