Problemi digestivi: Levopraid o Motilex?
Salve, sono un ragazzo di 29 anni, e da circa un anno e mezzo soffro di nausea persistente.
Ho fatto tutti i controlli (gastroscopia, ecografia, raggi, analisi) ed è risultata una leggera gastrite con lieve esofagite da reflusso.
Ho provato non pochi farmaci in questo anno e mezzo, senza ottenere risultati soddisfacenti.
Il mio medico è giunto quindi alla conclusione che si tratta di ansia somatizzata a livello dello stomaco. Mi ha prescritto Levopraid (che avevo già assunto in precedenza), Zoloft e Samyr (che non ho voluto assumere). Sto andando in terapia da una psicologa cognitivo-comportamentale, abbinata a dei colloqui con uno psichiatra, che al momento mi ha prescritto Xanax 0,50 tre volte al giorno.
Con Xanax riesco a controllare l'ansia e quindi il senso di nausea per certi versi si attenua o sparisce, ma poichè faccio fatica a mangiare regolarmente, specie il pomeriggio e la sera, pechè non mi viene appetito. Abbiamo deciso col mio medico curante di abbinare all'ansiolitico il Levopraid, scalando lo Xanax a mezza compressa tre volte al giorno.
Ho già assunto questo farmaco lo scorso febbraio, per circa 4 mesi: inizialmente funzionava e mi dava sollievo, ma col passare del tempo, ha smesso di funzionare e ho avuto effetti collaterali riguardo il calo del libido. Ho quindi sostituito Levopraid con Motilex 0.5, ed è stato l'unico farmaco in grado di farmi stare meglio, sia in fatto di nasuea, sia in fatto di digestione, senza alcun effetto collaterale. L'ho assunto per circa 4 mesi e l'ho eliminato da quando assumo Xanax.
La mia domanda è: in questo caso, cosa è meglio abbinare alla psicoterapia e all'ansiolitico? Ho ripreso il Levopraid da 2 giorni, e attualmente non noto miglioramenti, mentre con Motilex sto molto meglio subito dopo l'assunzione.
Voglio evitare a tutti i costi gli antidepressivi, cercando di uscirne con la psicoterapia e con qualche aiutino farmacologico che non dia brutti effetti collaterali. Vorrei inoltre sapere, per quanto tempo questi farmaci possono essere assunti e quali effetti possono portare a lungo termine.
Grazie in anticipo.
Ho fatto tutti i controlli (gastroscopia, ecografia, raggi, analisi) ed è risultata una leggera gastrite con lieve esofagite da reflusso.
Ho provato non pochi farmaci in questo anno e mezzo, senza ottenere risultati soddisfacenti.
Il mio medico è giunto quindi alla conclusione che si tratta di ansia somatizzata a livello dello stomaco. Mi ha prescritto Levopraid (che avevo già assunto in precedenza), Zoloft e Samyr (che non ho voluto assumere). Sto andando in terapia da una psicologa cognitivo-comportamentale, abbinata a dei colloqui con uno psichiatra, che al momento mi ha prescritto Xanax 0,50 tre volte al giorno.
Con Xanax riesco a controllare l'ansia e quindi il senso di nausea per certi versi si attenua o sparisce, ma poichè faccio fatica a mangiare regolarmente, specie il pomeriggio e la sera, pechè non mi viene appetito. Abbiamo deciso col mio medico curante di abbinare all'ansiolitico il Levopraid, scalando lo Xanax a mezza compressa tre volte al giorno.
Ho già assunto questo farmaco lo scorso febbraio, per circa 4 mesi: inizialmente funzionava e mi dava sollievo, ma col passare del tempo, ha smesso di funzionare e ho avuto effetti collaterali riguardo il calo del libido. Ho quindi sostituito Levopraid con Motilex 0.5, ed è stato l'unico farmaco in grado di farmi stare meglio, sia in fatto di nasuea, sia in fatto di digestione, senza alcun effetto collaterale. L'ho assunto per circa 4 mesi e l'ho eliminato da quando assumo Xanax.
La mia domanda è: in questo caso, cosa è meglio abbinare alla psicoterapia e all'ansiolitico? Ho ripreso il Levopraid da 2 giorni, e attualmente non noto miglioramenti, mentre con Motilex sto molto meglio subito dopo l'assunzione.
Voglio evitare a tutti i costi gli antidepressivi, cercando di uscirne con la psicoterapia e con qualche aiutino farmacologico che non dia brutti effetti collaterali. Vorrei inoltre sapere, per quanto tempo questi farmaci possono essere assunti e quali effetti possono portare a lungo termine.
Grazie in anticipo.
[#1]
Le consiglio di eseguire una visita gastroenterologica più accurata rivista alla luce anche delle sue problematiche legate all'ansia. per quanto riguarda la terapia assuma il motilex visto che ha ottenuto beneficio ma per quanto riguarda il tempo le dico che meno farmaci si assumono e meglio è pertanto bisogna fare diagnosi, curarsi e soprattutto cambiare stili di vita ed alimentari errati che in questi casi sono alla base dei siturbi digestivi.
cordialità
cordialità
Dr. Carmelo Favara
www.gastroenterologi.altervista.org
[#2]
Utente
Gentile Dr. Carmelo Favara, grazie per la risposta.
Per quanto riguarda la visita gastroenterologica accurata, a cosa si riferisce di preciso? Dallo scorso febbraio a questa parte, ho fatto ogni tipo di controllo (breath test e test per la celiachia compresi). I medici dicono, in base agli esiti degli esami, che non ho nulla di patologico a livello organico, e che la gastroscopia fatta, anche da sola, avrebbe rivelato un quadro completo della situazione. Di conseguenza hanno spostato l'attenzione sul fattore ''ansia''.
Effettivamente lo sono e me lo riconosco, e da quando mi sono convito di questo, la mia situazione è peggiorata nettamente. Ho il terrore di vomitare e di stare male, l'ho sempre avuto, e questa cosa mi condiziona la vita.
Per il resto, non bevo alcolici, non mangio cibi fritti o schifezze varie, non bevo bibite gassate. Le uniche pecche, forse, sono il fumo e il caffè...
La ringrazio nuovamente per la risposta.
Per quanto riguarda la visita gastroenterologica accurata, a cosa si riferisce di preciso? Dallo scorso febbraio a questa parte, ho fatto ogni tipo di controllo (breath test e test per la celiachia compresi). I medici dicono, in base agli esiti degli esami, che non ho nulla di patologico a livello organico, e che la gastroscopia fatta, anche da sola, avrebbe rivelato un quadro completo della situazione. Di conseguenza hanno spostato l'attenzione sul fattore ''ansia''.
Effettivamente lo sono e me lo riconosco, e da quando mi sono convito di questo, la mia situazione è peggiorata nettamente. Ho il terrore di vomitare e di stare male, l'ho sempre avuto, e questa cosa mi condiziona la vita.
Per il resto, non bevo alcolici, non mangio cibi fritti o schifezze varie, non bevo bibite gassate. Le uniche pecche, forse, sono il fumo e il caffè...
La ringrazio nuovamente per la risposta.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 46.9k visite dal 13/12/2016.
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