Le altre cose, una gastroscopia che ha confermato il sospetto

Egregi dottori,
lo scorso anno, in seguito ad un forte e persistente dolore toracico, ho eseguito, tra le altre cose, una gastroscopia che ha confermato il sospetto di un'ernia iatale (piuttosto grande a detta del gastroenterologo) e di un conseguente reflusso gastrico. Con qualche mese di cura (lucen 40 mg + gaviscon + motilex) e tutte le accortenze alimentari e non del caso, sono riuscito a controllare i sintomi, anche se, talvolta, sono costretto a riprendere la cura per un "risveglio" del disturbo con pirosi gastrica, rigurgiti acidi ecc.
Il motivo per cui vi scivo è il seguente: premetto che ho sempre fatto sport senza alcun problema, ma dopo l'insorgenza dei disturbi legati al reflusso, ho notato che, ogni volta che faccio attività fisica aerobica (specialmente corsa), dopo qualche minuto inizio ad accusare un dolore_fastidio nella zona retrosternale (del tutto uguale da quello provocatomi dal reflusso), che si attenua, per poi sparire, nonappena smetto l'attività. Preoccupato da questo dolore ho subito effettuato dei controlli che hanno dato esito negativo (ECG, ormoni tiroidei, ECG sotto sforzo). Il fatto strano che ho notato è che il dolore toracico insorge solo quando faccio un certo tipo di attività, cioè la corsa, infatti, provando a raggiungere la stessa frequenza cardiaca con altre attività (step o ciclette) non ho alcun tipo di problema.
A questo punto mi è sorto un dubbio ed è questo il mio quesito per voi:
E' possibile che un'ernia iatale di grosse dimensioni, con in movimento generato dalla corsa (più accentuato rispetto alle altre attività che sono più statiche) possa andare a toccare le zone circostanti generando dolore e fastidio?
In tal caso con che tipo di esame si può stabilire l'esatta grandezza dell'ernia (ammesso che ciò si possa fare)?
Infine, mi consigliate comunque di effettuare altri esami di tipo cardiologico o sono sufficienti quelli che ho già fatto?
Vi ringrazio anticipatamente della vostra disponibilità.

Cordiali saluti
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Se la valutazione cardiologica e' risultata nei limiti, il refusso puo' in effetti aumentare in concomitanza con lo sforzo fisico e quindi giustificare la sintomatologia che, mediante la terapia da lei indicata, in genere viene controllata. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio molto della risposta. Tuttavia mi sembra strano che il reflusso mi aumenti solo con la corsa e non con gli altri tipi di attività. E' possibile che il dolore sia causato non dal reflusso, ma dalla stessa ernia che va ad urtare le zone circostanti?
Inoltre, come avevo già detto nel mio primo intervento, vorrei sapere se c'è qualche esame utile a determinare la grandezza dell'ernia.

Grazie mille
Cordiali saluti
[#3]
Utente
Utente
Gentili dottori,
vorrei ulteriormente approfittare della vostra disponibilità con un ulteriore quesito riguardante l'ernia iatale ed il reflusso.
Da qualche giorno ho un leggero senso di costrizione alla gola e un continuo (e sottolineo continuo) bisogno di deglutire, il tutto accompagnato da ipersalivazione che va a peggiorare il tutto. Questi problemi possono essere collegati al reflusso oppure la causa deve essere ricercate altrove? Vorrei aggiungere che, però, attualmente non ho altri sintomi a livello gastrico e non ho acidità.

Grazie mille
Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto