Mal di schiena e intestino
Salve
circa dieci giorni fa, improvvisamente, è sorto un dolore al fianco destro, altezza anca, e successivamente blocco o fatica nel piegare schiena a livello lombare. Non capivo cosa fosse se un colpo d'aria o cosa. Poi ho riflettuto sul fatto che quel giorno avevo mangiato broccoli con i torsoli, in quantità, pur cotti e avevo notato il filetto di tonno un po' crudo. Ho cominciato ad assumere fermenti lattici perché avevo già notato differenze nell'evacuazione mattutina, più ridotta, ed ero sotto stress al lavoro. Ma, complice la stanchezza, dopo due giorni il mal di schiena era aumentato di molto e nemmeno il riposo del fine settimana lo attenuava e nemmeno una cintura riscaldante e nemmeno l'accortezza e leggerezza nel cibo: continuavo ad avere schiena come bloccata, irradiandosi anche più su verso la parte dorsale, e il dolore più fitto al fianco, anca, questa volta sinistra.
Il medico non ha saputo rispondere al mio quesito se fosse un problema renale (sempre viene riscontrata renella nei reni sop. a destra) o intestinale. Poiché ho aggiunto il senso di ottundimento, quindi mal di testa oltre al dolore lancinante dietro e al fianco, nonché le feci scarse e più chiare del solito, ha concordato con la mia ipotesi dell'intestino irritato da troppa verdura, nonché frutta secca e soprattutto formaggio (che io non assumo quasi mai) con cui avevo esagerato nella settimana precedente ai dolori.
Mi ha consigliato un microclisma naturale, io stavo già assumendo psyllium con scarsi risultati, e devo dire che già il giorno dopo il dolore alla schiena era diminuito fino a scomparire con il secondo microclisma.
Mi chiede e vi chiedo, dato il decorso così prolungato e doloroso (soffro di ibs ma mai avevo avuto reazioni simili), dato che la funzione intestinale non è ancora tornata alla piena normalità in quanto a quantità e colore, se concordate con diagnosi o suggerite approfondimenti diagnostici o ematochimici.
Premetto che circa 10 anni fa (poco meno) ho eseguito colonscopia con esito negativo.
Grazie.
Saluti.
circa dieci giorni fa, improvvisamente, è sorto un dolore al fianco destro, altezza anca, e successivamente blocco o fatica nel piegare schiena a livello lombare. Non capivo cosa fosse se un colpo d'aria o cosa. Poi ho riflettuto sul fatto che quel giorno avevo mangiato broccoli con i torsoli, in quantità, pur cotti e avevo notato il filetto di tonno un po' crudo. Ho cominciato ad assumere fermenti lattici perché avevo già notato differenze nell'evacuazione mattutina, più ridotta, ed ero sotto stress al lavoro. Ma, complice la stanchezza, dopo due giorni il mal di schiena era aumentato di molto e nemmeno il riposo del fine settimana lo attenuava e nemmeno una cintura riscaldante e nemmeno l'accortezza e leggerezza nel cibo: continuavo ad avere schiena come bloccata, irradiandosi anche più su verso la parte dorsale, e il dolore più fitto al fianco, anca, questa volta sinistra.
Il medico non ha saputo rispondere al mio quesito se fosse un problema renale (sempre viene riscontrata renella nei reni sop. a destra) o intestinale. Poiché ho aggiunto il senso di ottundimento, quindi mal di testa oltre al dolore lancinante dietro e al fianco, nonché le feci scarse e più chiare del solito, ha concordato con la mia ipotesi dell'intestino irritato da troppa verdura, nonché frutta secca e soprattutto formaggio (che io non assumo quasi mai) con cui avevo esagerato nella settimana precedente ai dolori.
Mi ha consigliato un microclisma naturale, io stavo già assumendo psyllium con scarsi risultati, e devo dire che già il giorno dopo il dolore alla schiena era diminuito fino a scomparire con il secondo microclisma.
Mi chiede e vi chiedo, dato il decorso così prolungato e doloroso (soffro di ibs ma mai avevo avuto reazioni simili), dato che la funzione intestinale non è ancora tornata alla piena normalità in quanto a quantità e colore, se concordate con diagnosi o suggerite approfondimenti diagnostici o ematochimici.
Premetto che circa 10 anni fa (poco meno) ho eseguito colonscopia con esito negativo.
Grazie.
Saluti.
[#1]
A distanza e senza visita, posso solo dirle che non vedo alcun nesso tra dolore lombare e la "fantomatica" irritazione intestinale da vetture ve formaggio.
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#4]
Ex utente
Sì, dottore. La ringrazio.
Ma le assicuro che il mio medico, rispetto a lei, oltre ad avermi semplicemente davanti e ascoltare ciò che ho raccontato, non ha fatto molto altro se non farmi camminare sui talloni e le punte e poi toccarmi la schiena per chiedermi dove doleva ma a me non doleva niente toccandomi così, il dolore non so come dire era diffuso e non rilevabile con punti specifici. Con me è sempre così con il dolore. E alla fine quella sera il mio medico, che a differenza di lei mi aveva davanti, risponde alla mia domanda, reni o intestino, che non lo sapeva e che l'ottundimento la portava a pensare che si trattasse dell'intestino bloccato. Poi le feci ridotte, caprine ecc. Credo abbiano finito di convincerla. Ma il mio medico non è un gastroenterologo quindi più o meno, a parità di informazioni, credo che lei un po' di più , dottore, forse sa dirmi, e se dice che non la convince la relazione del malessere con l'intestino io tanto tranquilla non mi sento, anche perché ancora non sto proprio bene, la bocca ancora un po' impastata e la questione feci non del tutto normalizzata....e non sapere esattamente o più o meno cosa succede da ormai dieci giorni non mi piace per niente, anzi mi preoccupa un po', come le dicevo.
Grazie ancora.
Ma le assicuro che il mio medico, rispetto a lei, oltre ad avermi semplicemente davanti e ascoltare ciò che ho raccontato, non ha fatto molto altro se non farmi camminare sui talloni e le punte e poi toccarmi la schiena per chiedermi dove doleva ma a me non doleva niente toccandomi così, il dolore non so come dire era diffuso e non rilevabile con punti specifici. Con me è sempre così con il dolore. E alla fine quella sera il mio medico, che a differenza di lei mi aveva davanti, risponde alla mia domanda, reni o intestino, che non lo sapeva e che l'ottundimento la portava a pensare che si trattasse dell'intestino bloccato. Poi le feci ridotte, caprine ecc. Credo abbiano finito di convincerla. Ma il mio medico non è un gastroenterologo quindi più o meno, a parità di informazioni, credo che lei un po' di più , dottore, forse sa dirmi, e se dice che non la convince la relazione del malessere con l'intestino io tanto tranquilla non mi sento, anche perché ancora non sto proprio bene, la bocca ancora un po' impastata e la questione feci non del tutto normalizzata....e non sapere esattamente o più o meno cosa succede da ormai dieci giorni non mi piace per niente, anzi mi preoccupa un po', come le dicevo.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 9.5k visite dal 02/12/2016.
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