Mal di stomaco, non sappiamo cosa abbia, aiutateci...
Buongiorno mi chiamo Andrea ringrazio in anticipo chiunque abbia voglia a darmi consiglio su questo disturbo che da un anno sta rovinando la vita di mio fratello e della famiglia in generale.
Mio fratello ha poco più di 30 anni, ed è basso e molto magro.
Tutto iniziò più di un anno fa, ero con lui a fare una passeggiata in montagna quando ebbe un paio di conati di vomito, si accasciò un momento per terra visibilmente sofferente, tornammo a casa dove si distese sul letto lamentando stanchezza, nausea e dolore molto forte appena sopra l'ombelico.
In serata andammo al pronto soccorso, dagli esami risultò tutto a posto e fu rimandato a casa con diagnosi gastroenterite.
Tuttavia questo problema si presentò ancora, sempre nella stessa formula che cerco di spiegare nel modo migliore che posso:
Solitamente il disturbo si presenta, non tutti i giorni ma abbastanza di frequente, subito dopo aver mangiato, dopo 10 minuti/un quarto d'ora e i primi sintomi sono un susseguirsi di conati di vomito.
A questo punto mio fratello viene colto da stanchezza ed è costretto a stendersi a letto dove lamenta nausea e dolori molto forti allo stomaco (sopra l'ombelico dice) tanto da indurlo al pianto. Dice di non riuscire ad alzarsi in quanto tale posizione provoca altri conati e, durante questa fase non vuole saperne di mangiare nulla, ne bere ne prendere medicine con il risultato che, quando si presenta questo problema, mio fratello si passa intere giornate a letto non mangiando ne bevendo, oppure mangiando molto poco magari solo in quel tentativo di mangiare qualcosa che però si risolve in conati e torna a letto.
Mio fratello tuttavia non ha mai vomitato.
Siamo andati tante volte in vari pronto soccorso negli ospedali più diversi, ma sempre liquidati con "gastroenterite".
Sono stati eseguiti gli esami dei più vari a partire da quelli neurologici, a quelli endocrinologi a quelli di Gastroenterologia: l'unica cosa che viene riportato dalla gastroscopia è "Lieve Reflusso".
A seguito di questo esito ci sono quindi stati prescritti un sacco di medicinali quali gastro-protettori e inibitori della pompa protonica.
Sono stati presi con diligenza per mesi tenendo conto scrupolosamente degli orari ma non sono mai serviti e il disturbo continuava e continua tutt'ora senza accennare a diminuire, rimane costante con la stessa intensità e costanza.
Ora siamo tutti un po disperati, con mio fratello che si passa intere giornate a letto e non sappiamo come aiutarlo, quindi chiedo a voi dottori la vostra opinione, come possiamo fare? come dovremmo procedere in questo caso?
Grazie
Mio fratello ha poco più di 30 anni, ed è basso e molto magro.
Tutto iniziò più di un anno fa, ero con lui a fare una passeggiata in montagna quando ebbe un paio di conati di vomito, si accasciò un momento per terra visibilmente sofferente, tornammo a casa dove si distese sul letto lamentando stanchezza, nausea e dolore molto forte appena sopra l'ombelico.
In serata andammo al pronto soccorso, dagli esami risultò tutto a posto e fu rimandato a casa con diagnosi gastroenterite.
Tuttavia questo problema si presentò ancora, sempre nella stessa formula che cerco di spiegare nel modo migliore che posso:
Solitamente il disturbo si presenta, non tutti i giorni ma abbastanza di frequente, subito dopo aver mangiato, dopo 10 minuti/un quarto d'ora e i primi sintomi sono un susseguirsi di conati di vomito.
A questo punto mio fratello viene colto da stanchezza ed è costretto a stendersi a letto dove lamenta nausea e dolori molto forti allo stomaco (sopra l'ombelico dice) tanto da indurlo al pianto. Dice di non riuscire ad alzarsi in quanto tale posizione provoca altri conati e, durante questa fase non vuole saperne di mangiare nulla, ne bere ne prendere medicine con il risultato che, quando si presenta questo problema, mio fratello si passa intere giornate a letto non mangiando ne bevendo, oppure mangiando molto poco magari solo in quel tentativo di mangiare qualcosa che però si risolve in conati e torna a letto.
Mio fratello tuttavia non ha mai vomitato.
Siamo andati tante volte in vari pronto soccorso negli ospedali più diversi, ma sempre liquidati con "gastroenterite".
Sono stati eseguiti gli esami dei più vari a partire da quelli neurologici, a quelli endocrinologi a quelli di Gastroenterologia: l'unica cosa che viene riportato dalla gastroscopia è "Lieve Reflusso".
A seguito di questo esito ci sono quindi stati prescritti un sacco di medicinali quali gastro-protettori e inibitori della pompa protonica.
Sono stati presi con diligenza per mesi tenendo conto scrupolosamente degli orari ma non sono mai serviti e il disturbo continuava e continua tutt'ora senza accennare a diminuire, rimane costante con la stessa intensità e costanza.
Ora siamo tutti un po disperati, con mio fratello che si passa intere giornate a letto e non sappiamo come aiutarlo, quindi chiedo a voi dottori la vostra opinione, come possiamo fare? come dovremmo procedere in questo caso?
Grazie
[#1]
Non c'entra per nulla il reflusso. Sono state escluse eventuali intolleranze alimentari (lattosio, glutine) ?
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#4]
Ex utente
La ringrazio ancora dottore,
mi sono informato e ho riguardato gli esami da lui fatti e sono un po' confuso, lui ha fatto gli esami per "IgA anti-transglutaminasi (tTG)" a cui è risultato negativo, questo tipo di esame quindi era per la celiachia o per la sensibilità al glutine? (pensavo fossero le stessa cosa).
mi sono informato e ho riguardato gli esami da lui fatti e sono un po' confuso, lui ha fatto gli esami per "IgA anti-transglutaminasi (tTG)" a cui è risultato negativo, questo tipo di esame quindi era per la celiachia o per la sensibilità al glutine? (pensavo fossero le stessa cosa).
[#5]
Gli tTG sono per la celiachia, mentre per la sensibilità al glutine non ci sono test.
Legga l'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1040-celiachia-no-gluten-sensitivity-ipersensibilita-al-glutine.html
Legga l'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1040-celiachia-no-gluten-sensitivity-ipersensibilita-al-glutine.html
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.7k visite dal 25/11/2016.
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