Rettorragia
Salve. Sono uno studente di medicina e volevo un consulto su questo caso clinico. Si presenta una paziente ventenne che manifesta (isolatamente e senza dolore) rettorragia con rilevamento di quantità rilevabile di sangue rosso vivo nella tazza alla fine della defecazione. Si reca immediatamente da un proctologo il quale dopo EDR e rettoscopia diagnostica la presenza di una modesta ragade anale. L'episodio rettorragico non si è più ripresentato, però io studiando da più libri di chirurgia ho notato come alla ragade anale si associ quasi sempre un notevole dolore tipico che inizia alla defecazione e perdura per ore anche dopo di essa; dolore che invece in questo caso nella paziente è assente. Posso dunque fidarmi dell'esperienza del proctologo che ha dato la diagnosi di ragade anale oppure devo invitare la paziente ad ulteriori esami strumentali quali innanzitutto la colonscopia?
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Caro amico, in genere (in medicina il 100% non esiste), la ragade rettale sanguina poco e duole molto........
Io non mi fiderei.........
Cordialmente!
Io non mi fiderei.........
Cordialmente!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.2k visite dal 23/11/2016.
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