Dolore dietro schiena corrispondenza stomaco e costipazione
Buongiorno dottori,
sono una ragazza di 22 anni e vi scrivo per chiedervi aiuto e consiglio su uno stato fisico e doloroso che mi sta creando molto disagio.
È da domenica sera che accuso dolore localizzato, fisso, forte, ad altezza bocca dello stomaco (al centro subito sotto il seno) e soprattutto dietro sulla schiena in corrispondenza. Ad esso si accompagnano eruttazioni, come bloccate, nel senso che ho lo stimolo ma impiego un po' a eruttare, e dolorose (che quando non escono sembra che tornino indietro e sento infatti un rumorino come gorgoglio), acidità, e un generalizzato malessere alla pancia anche in altri punti, in particolare nella linea che va da quel punto dello stomaco dolorante sino alla ombelico. Percepisco una costipazione generale, ho sempre la sensazione di dover espellere aria o cmq lo stimolo di dover defecare ma i peti, scusate il termine, sono impediti o comunque forzati ma di corpo sto andando regolarmente una volta al giorno anche in quantità ma ho sempre la sensazione che mi sono liberata ma subito è come se si riavviasse l insoddisfazione.
Devi dirvi che non è la prima volta che percepisco questo dolore ma è già capitato un mese e mezzo fa e la prima volta ad aprile scorso. Ad aprile il dottore mi fece una ecografia dalla quale non risultavano problemi se non un forte meteorismo. Sia ad aprile che a settembre mi sono curata con omeprazolo, gaviscon.
Questa volta però lo percepisco più intenso e infatti dopo 3 giorni di 40 mg di omeprazolo non ci sono grossi miglioramenti.
Ho un'alimentazione non perfetta ma non abuso di nulla, non fumo, non ho particolari vizi. Certo soffro costantemente con l intestino e sono affetta probabilmente da colite mai davvero affrontata e curata.
Ultimamente ho affrontato un trasloco e penso che diversamente dal solito non ho fatto attenzione e rispettato i ritmi del mio intestino, non mi dedicavo a pensare se ero andata in bagno quanto e come. Ero presa da altro... infatti devo anche dirvi che sabato avevo avuto un forte episodio di sofferenza nella defecazione in quanto durante l'evacuazione si era proprio come bloccata la peristalsi e mi sono sentita malissimo perché nn riuscivo a concludere né potevo alzarmi e posticipare. Davvero terribile.
Potete capire però che a 22 anni è quasi invalidante dover vivere pensando che se un giorno sto fuori da casa e trascuro il bagno poi sto male per settimane...
Non vi chiedo soluzioni però forse qualche consiglio mi aiuterebbe.
Vi ringrazio
sono una ragazza di 22 anni e vi scrivo per chiedervi aiuto e consiglio su uno stato fisico e doloroso che mi sta creando molto disagio.
È da domenica sera che accuso dolore localizzato, fisso, forte, ad altezza bocca dello stomaco (al centro subito sotto il seno) e soprattutto dietro sulla schiena in corrispondenza. Ad esso si accompagnano eruttazioni, come bloccate, nel senso che ho lo stimolo ma impiego un po' a eruttare, e dolorose (che quando non escono sembra che tornino indietro e sento infatti un rumorino come gorgoglio), acidità, e un generalizzato malessere alla pancia anche in altri punti, in particolare nella linea che va da quel punto dello stomaco dolorante sino alla ombelico. Percepisco una costipazione generale, ho sempre la sensazione di dover espellere aria o cmq lo stimolo di dover defecare ma i peti, scusate il termine, sono impediti o comunque forzati ma di corpo sto andando regolarmente una volta al giorno anche in quantità ma ho sempre la sensazione che mi sono liberata ma subito è come se si riavviasse l insoddisfazione.
Devi dirvi che non è la prima volta che percepisco questo dolore ma è già capitato un mese e mezzo fa e la prima volta ad aprile scorso. Ad aprile il dottore mi fece una ecografia dalla quale non risultavano problemi se non un forte meteorismo. Sia ad aprile che a settembre mi sono curata con omeprazolo, gaviscon.
Questa volta però lo percepisco più intenso e infatti dopo 3 giorni di 40 mg di omeprazolo non ci sono grossi miglioramenti.
Ho un'alimentazione non perfetta ma non abuso di nulla, non fumo, non ho particolari vizi. Certo soffro costantemente con l intestino e sono affetta probabilmente da colite mai davvero affrontata e curata.
Ultimamente ho affrontato un trasloco e penso che diversamente dal solito non ho fatto attenzione e rispettato i ritmi del mio intestino, non mi dedicavo a pensare se ero andata in bagno quanto e come. Ero presa da altro... infatti devo anche dirvi che sabato avevo avuto un forte episodio di sofferenza nella defecazione in quanto durante l'evacuazione si era proprio come bloccata la peristalsi e mi sono sentita malissimo perché nn riuscivo a concludere né potevo alzarmi e posticipare. Davvero terribile.
Potete capire però che a 22 anni è quasi invalidante dover vivere pensando che se un giorno sto fuori da casa e trascuro il bagno poi sto male per settimane...
Non vi chiedo soluzioni però forse qualche consiglio mi aiuterebbe.
Vi ringrazio
[#1]
Probabile gastrite e malattia da reflusso gastroesofageo.
Faccia una visita dal gastroenterologo.
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!
Faccia una visita dal gastroenterologo.
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
La ringrazio Dottore.
Proprio oggi ho effettuato una visita dal gastroenterologo il quale mi ha diagnosticato MRGE con recrudescenze ricorrenti discinetiche e dissecretive in IBS e prescritto Pantoprazolo 20 mg due volte al dì, gaviscon 3 volte al dì, DEBRUM 2 volte al dì, PSYLLOGEL FIBRA 1-2 cucchiai in liquido caldo. A proposito di quest'ultimo Le chiederei un consiglio: in quali momenti è meglio assumerlo? Prima dei pasti? Dopo? E quante volte al dì? Perché tra la visita e tutte le cose che mi son state dette mi è sfuggito questo particolare.
La ringrazio
Proprio oggi ho effettuato una visita dal gastroenterologo il quale mi ha diagnosticato MRGE con recrudescenze ricorrenti discinetiche e dissecretive in IBS e prescritto Pantoprazolo 20 mg due volte al dì, gaviscon 3 volte al dì, DEBRUM 2 volte al dì, PSYLLOGEL FIBRA 1-2 cucchiai in liquido caldo. A proposito di quest'ultimo Le chiederei un consiglio: in quali momenti è meglio assumerlo? Prima dei pasti? Dopo? E quante volte al dì? Perché tra la visita e tutte le cose che mi son state dette mi è sfuggito questo particolare.
La ringrazio
[#10]
Utente
Gentili dottori,
dopo 1 mese e mezzo di cura, scritta nei precedenti post, non riesco ancora mai a sentirmi benissimo. E' un continuo alternarsi di sintomi.
Ormai sono sempre più convinta che dipenda tutto dall'intestino, l'ho detto alla mia dottoressa (gastroenterologa) che mi visitò e diede la cura dei precedenti post e che aggiorno per email e anche lei mi ha scritto che il mio è "un problema essenzialmente di motilità , la cosiddetta sindrome dell intestino irritabile , che per propria natura coinvolge tutto il tratto intestinale dalla bocca all ano associando vari tipi di sintomi quali anche il reflusso".
Le ho chiesto, su spinta insistente del mio medico di base al quale chiedo le prescrizioni dei farmaci x la cura e si è quindi interessato del mio stato, se fosse necessaria una gastroscopia perché il medico di base, come dicevo, è convinto si tratti di ernia iatale. La specialista però mi ha detto "che associato al problema funzionale vi sia anche un problema a tutti gli effetti anatomico quale l ernia iatale con la possibilità di accentuare fastidi tipo gonfiore nausea o dispepsia tipici della malattia da reflusso gastroesofageo obiettivamente non cambia molto" e inoltre sull'esigenza di fare una gastroscopia "il fare la gastroscopia può essere un ulteriore complemento di indagine ma non andiamo certamente a cercare in questo esame patologie strane o di particolare severità".
Ultimamente però è emerso un disagio psicologico che mi preoccupa.
Premetto che non ho paura di aver chissà che, anzi. Sono piuttosto stanca, stremata, dal fatto che non passi. Soprattutto in questo ultimo mese (visto che come vi ho scritto su si è ripresentato 3 volte in 8 mesi ma 2 di queste... passando dopo un po'!!!). Voglio precisare anche che non sto sempre a pensarci, anzi.
Ho avuto delle leggere crisi di panico nell'ultima settimana, consistenti in particolare in momenti in cui percepivo la realtà attorno a me in modo strano (sentivo il mio corpo venir meno, avevo una enorme paura incontrollabile di svenire\morire forse, e avevo paura di perdere il legame col mio corpo....e poi dei mal di testa, sonno fortissimo...) il tutto probabilmente accentuato dagli sbalzi ormonali dovuti alle mestruazioni che erano venute in anticipo di 5-6 giorni (preciso che però questi momenti li ho vissuti a mestruazione finita). Ho riflettuto per giorni, anche insieme a mia madre, per capire da cosa potessero essere causati questi improvvisi momenti di agitazione e panico e di depressione, mancanza di stimoli, tristezza enorme. Ho pensato che fossero legati al cambiamento di città che ho vissuto proprio aprile, che fosse una "realizzazione" improvvisa di tutti i cambiamenti, e allora ho cercato di distarmi farmi forza di trovare stimoli anche forzandomi. E in questi giorni ho anche interrotto la cura perché ho temuto fossero legati ai farmaci, ma ho visto, ahimè, accentuarsi i fastidi gastrici, stasera in particolare...che mi portano a scrivervi (infatti credo che domani ricomincerò).
Vi scrivo quindi per cercare un po' di conforto, più che consigli magici... ho fiducia nella mia specialista e sono anche convinta della diagnosi!
So poi della componente nervosa sui problemi gastrointestinali... io vorrei tanto affrontarla a questo punto! Perché potrebbe essere, tutto a livello inconscio perché per quanto possa essere un tipo ansioso o nervoso cerco anche di rilassarmi e parecchio! Ma cosa fare? Soprattutto ora che mi stanno venendo questi cedimenti psicologici? Ho paura di entrare in un circolo vizioso... e davvero non uscirne più! Ho solo 22 anni e il pensiero che questo stato fisiologico, che non è neanche chissà che in fondo, ci sono persone con veri problemi gravi e invalidanti, non passi più mi abbatte! E se mi impedisse di essere serena e di fare tutto quello che voglio? Ho rinunciato a tutte le cose più buone da mangiare in particolare biscotti da supermercato, cibi precotti, nutella (questa in particolare davvero mi fa malissimo, appena ne mangio un cucchiaio sento dolori forti all'intestino, un gonfiore che non vi dico! sono riuscita ad eliminarla proprio perché mi provocava qualcosa di terribile! a proposito di questo dovrei indagare su intolleranze?), dell'alcol non mi frega niente, tanto meno del fumo, mai fumato... vorrei soltanto davvero sentirmi come mi sentivo 8 mesi fa, prima che iniziasse tutto questo. Avevo i mal di pancia e tanto meteorismo... però riuscivo a gestirli.
Scusatemi davvero per il poema epico... ma ammetto di essermi sfogata un po'. Mi vergogno anche, vi dirò, perché sono una ragazza forte e ho superato problemi fisici più gravi oggettivamente ma sento come se stessi sventolando bandiera bianca... e me ne vergogno.
dopo 1 mese e mezzo di cura, scritta nei precedenti post, non riesco ancora mai a sentirmi benissimo. E' un continuo alternarsi di sintomi.
Ormai sono sempre più convinta che dipenda tutto dall'intestino, l'ho detto alla mia dottoressa (gastroenterologa) che mi visitò e diede la cura dei precedenti post e che aggiorno per email e anche lei mi ha scritto che il mio è "un problema essenzialmente di motilità , la cosiddetta sindrome dell intestino irritabile , che per propria natura coinvolge tutto il tratto intestinale dalla bocca all ano associando vari tipi di sintomi quali anche il reflusso".
Le ho chiesto, su spinta insistente del mio medico di base al quale chiedo le prescrizioni dei farmaci x la cura e si è quindi interessato del mio stato, se fosse necessaria una gastroscopia perché il medico di base, come dicevo, è convinto si tratti di ernia iatale. La specialista però mi ha detto "che associato al problema funzionale vi sia anche un problema a tutti gli effetti anatomico quale l ernia iatale con la possibilità di accentuare fastidi tipo gonfiore nausea o dispepsia tipici della malattia da reflusso gastroesofageo obiettivamente non cambia molto" e inoltre sull'esigenza di fare una gastroscopia "il fare la gastroscopia può essere un ulteriore complemento di indagine ma non andiamo certamente a cercare in questo esame patologie strane o di particolare severità".
Ultimamente però è emerso un disagio psicologico che mi preoccupa.
Premetto che non ho paura di aver chissà che, anzi. Sono piuttosto stanca, stremata, dal fatto che non passi. Soprattutto in questo ultimo mese (visto che come vi ho scritto su si è ripresentato 3 volte in 8 mesi ma 2 di queste... passando dopo un po'!!!). Voglio precisare anche che non sto sempre a pensarci, anzi.
Ho avuto delle leggere crisi di panico nell'ultima settimana, consistenti in particolare in momenti in cui percepivo la realtà attorno a me in modo strano (sentivo il mio corpo venir meno, avevo una enorme paura incontrollabile di svenire\morire forse, e avevo paura di perdere il legame col mio corpo....e poi dei mal di testa, sonno fortissimo...) il tutto probabilmente accentuato dagli sbalzi ormonali dovuti alle mestruazioni che erano venute in anticipo di 5-6 giorni (preciso che però questi momenti li ho vissuti a mestruazione finita). Ho riflettuto per giorni, anche insieme a mia madre, per capire da cosa potessero essere causati questi improvvisi momenti di agitazione e panico e di depressione, mancanza di stimoli, tristezza enorme. Ho pensato che fossero legati al cambiamento di città che ho vissuto proprio aprile, che fosse una "realizzazione" improvvisa di tutti i cambiamenti, e allora ho cercato di distarmi farmi forza di trovare stimoli anche forzandomi. E in questi giorni ho anche interrotto la cura perché ho temuto fossero legati ai farmaci, ma ho visto, ahimè, accentuarsi i fastidi gastrici, stasera in particolare...che mi portano a scrivervi (infatti credo che domani ricomincerò).
Vi scrivo quindi per cercare un po' di conforto, più che consigli magici... ho fiducia nella mia specialista e sono anche convinta della diagnosi!
So poi della componente nervosa sui problemi gastrointestinali... io vorrei tanto affrontarla a questo punto! Perché potrebbe essere, tutto a livello inconscio perché per quanto possa essere un tipo ansioso o nervoso cerco anche di rilassarmi e parecchio! Ma cosa fare? Soprattutto ora che mi stanno venendo questi cedimenti psicologici? Ho paura di entrare in un circolo vizioso... e davvero non uscirne più! Ho solo 22 anni e il pensiero che questo stato fisiologico, che non è neanche chissà che in fondo, ci sono persone con veri problemi gravi e invalidanti, non passi più mi abbatte! E se mi impedisse di essere serena e di fare tutto quello che voglio? Ho rinunciato a tutte le cose più buone da mangiare in particolare biscotti da supermercato, cibi precotti, nutella (questa in particolare davvero mi fa malissimo, appena ne mangio un cucchiaio sento dolori forti all'intestino, un gonfiore che non vi dico! sono riuscita ad eliminarla proprio perché mi provocava qualcosa di terribile! a proposito di questo dovrei indagare su intolleranze?), dell'alcol non mi frega niente, tanto meno del fumo, mai fumato... vorrei soltanto davvero sentirmi come mi sentivo 8 mesi fa, prima che iniziasse tutto questo. Avevo i mal di pancia e tanto meteorismo... però riuscivo a gestirli.
Scusatemi davvero per il poema epico... ma ammetto di essermi sfogata un po'. Mi vergogno anche, vi dirò, perché sono una ragazza forte e ho superato problemi fisici più gravi oggettivamente ma sento come se stessi sventolando bandiera bianca... e me ne vergogno.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 3.8k visite dal 17/11/2016.
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