Diarrea frequente e persistente
Gentili dottori
Dalla notte fra martedì 8 e mercoledì 9 lamento una sindrome influenzale febbre e diarrea persistente. Mentre la febbre non mi ha dato praticamente nessun fastidio (è regredita tranquillamente con la tachipirina e adesso arriva a non più di 38 anche senza), mi preoccupa e non poco la diarrea, esordita con la prima scarica martedì notte, proseguita con una o due scariche mercoledì, e degenerata da giovedì al momento in cui scrivo (notte fra sabato e domenica) a presentare una scarica (completamente liquida e molto esigua per durata e quantità) ogni ora e talvolta anche ogni 45 minuti. Ogni scarica termina con un fastidioso stimolo a defecare, come se ci fosse qualcosa di solido da smaltire, che però non c'è. A preoccuparmi, in particolare, è che visivamente la diarrea si presenta come "dissociata": si nota una parte "marrone" che si deposita sul fondo, e una parte "gialla" che macchia appena la superficie dell'acqua.
Al di là del fastidio, mi preoccupa il significato clinico della diarrea per come appare, e mi chiedo se basta reidratarmi per compensare la cospicua perdita di liquidi (ogni volta che corro in bagno mi stupisco di averne ancora da espellere), in attesa che l'influenza segua il suo decorso, o se invece devo prendere altri provvedimenti (ad esempio reintegrare altre cose oltre all'acqua, o prendere qualcosa per reintegrare la flora batterica)...
Mi scuso per la lunghezza del post e per la minutezza dei dettagli, è che non so proprio che pesci prendere.
Vi ringrazio tanto e vi auguro un buon fine settimana (quel che ne resta, intendo).
Dalla notte fra martedì 8 e mercoledì 9 lamento una sindrome influenzale febbre e diarrea persistente. Mentre la febbre non mi ha dato praticamente nessun fastidio (è regredita tranquillamente con la tachipirina e adesso arriva a non più di 38 anche senza), mi preoccupa e non poco la diarrea, esordita con la prima scarica martedì notte, proseguita con una o due scariche mercoledì, e degenerata da giovedì al momento in cui scrivo (notte fra sabato e domenica) a presentare una scarica (completamente liquida e molto esigua per durata e quantità) ogni ora e talvolta anche ogni 45 minuti. Ogni scarica termina con un fastidioso stimolo a defecare, come se ci fosse qualcosa di solido da smaltire, che però non c'è. A preoccuparmi, in particolare, è che visivamente la diarrea si presenta come "dissociata": si nota una parte "marrone" che si deposita sul fondo, e una parte "gialla" che macchia appena la superficie dell'acqua.
Al di là del fastidio, mi preoccupa il significato clinico della diarrea per come appare, e mi chiedo se basta reidratarmi per compensare la cospicua perdita di liquidi (ogni volta che corro in bagno mi stupisco di averne ancora da espellere), in attesa che l'influenza segua il suo decorso, o se invece devo prendere altri provvedimenti (ad esempio reintegrare altre cose oltre all'acqua, o prendere qualcosa per reintegrare la flora batterica)...
Mi scuso per la lunghezza del post e per la minutezza dei dettagli, è che non so proprio che pesci prendere.
Vi ringrazio tanto e vi auguro un buon fine settimana (quel che ne resta, intendo).
[#1]
In primo luogo è consigliabile una visita dal curante.
In questi casi conviene effettuare una reidratazione importante con sali minerali annessi (esistono molti preparati da banco adatti allo scopo).
Associare un trattamento con fermenti lattici e la sospensione dei latticini per 10 giorni.
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!
In questi casi conviene effettuare una reidratazione importante con sali minerali annessi (esistono molti preparati da banco adatti allo scopo).
Associare un trattamento con fermenti lattici e la sospensione dei latticini per 10 giorni.
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
Buongiorno dottore
La ringrazio per la sua risposta e mi scuso se la ringrazio solo ora.
Sorvolo sulla "visita" del mio medico curante (diciamo che, costretti dagli eventi a mettersi in mezzo agli altri pazienti che prendono invece appuntamento, i pazienti "imprevisti" causa influenza non è che godano di visite accuratissime, per usare un tenero eufemismo), nonostante tutto le cose sono migliorate, anche se non risolte, e tal proposito le chiedo:
Dopo otto-dieci giorni di diarrea continua (totalmente liquida e molto frequente), è normale che il "ritorno alla normalità" avvenga lentamente (episodi molto meno frequenti di prima ma comunque numerosi, in alternanza solidi e semiliquidi), o invece il fatto che l'intestino "se la prenda comoda" a rimettersi in riga è indice di qualche altro disordine?
La ringrazio
La ringrazio per la sua risposta e mi scuso se la ringrazio solo ora.
Sorvolo sulla "visita" del mio medico curante (diciamo che, costretti dagli eventi a mettersi in mezzo agli altri pazienti che prendono invece appuntamento, i pazienti "imprevisti" causa influenza non è che godano di visite accuratissime, per usare un tenero eufemismo), nonostante tutto le cose sono migliorate, anche se non risolte, e tal proposito le chiedo:
Dopo otto-dieci giorni di diarrea continua (totalmente liquida e molto frequente), è normale che il "ritorno alla normalità" avvenga lentamente (episodi molto meno frequenti di prima ma comunque numerosi, in alternanza solidi e semiliquidi), o invece il fatto che l'intestino "se la prenda comoda" a rimettersi in riga è indice di qualche altro disordine?
La ringrazio
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 12/11/2016.
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