Colon irritabile o IBD? Comparsa di sangue

Buonasera, ho già descritto in un vecchio post la mia situazione, che riassumo con aggiornamenti. Ho una diagnosi generica di colon irritabile a tendenza diarroica, con dolori urenti cronici, gonfiore. Da tanti anni seguo specialisti e terapie senza successo. Col tempo la condizione è peggiorata portandomi a un calo ponderale che si è ora spinto a -26 kg, dolori addominali cronici, evacuazioni molli e severe intolleranze alimentari con effetti anche sistemici (problemi alla pelle, letargia, nausee, sudorazioni ed altro).

Ho svolto bt lattosio (positivo) e glucosio per Sibo (negativo), esami ematici celiachia e egds con biopsie duodenali (negativi), eco addome completo ed eco anse, calprotectina fecale, esami di funzionalità epatica e pancreatica, esami feci per parassiti, batteri e miceti, chimico e fisico feci urine, elastasi pancreatica, altro che mi sfugge ma ho fatto veramente ogni cosa.

Ho ovviamente effettuato colonscopia con ileoscopia retrograda, ben 4 in 10 anni. Nessuno specialista ha mai ritenuto opportuno fare una biopsia del colon.

Ho provato tutte le terapie antispastiche, procinetiche, antidepressive (Paroxetina e amitriptilina) convenzionali, con risultati modesti.

Vengo ai quesiti.

Ho ottenuto unica parziale risposta in tanti anni con un protocollo dietetico con biologo nutrizionista in 8 mesi (non low-fodmap ma studiato individualmente), che comprende attualmente esclusione di glutine (si sospetta una sensibilità non celiaca), legumi, quasi tutti i latticini anche delattosati, bevande eccitanti o alcoliche, cereali integrali e zuccheri in eccesso, verdure troppo fibrose, cacao , alcolici ed altro.

La cosa più significativa però è stata una risposta terapeutica con l'integrazione cronica di biocurcumina complessata e di olio di krill: sotto l'assunzione di tali prodotti, è migliorato il mio stato generale, i dolori, le diarree e la tolleranza alimentare.

1) dato il conclamato effetto anti-infiammatorio delle due sostanze, posso sospettare un carattere infiammatorio della patologia, magari da semplice ibs a una qualche forma di colite indeterminata? La risposta ad una strategia anti-infiammatoria è molto evidente. Potrei chiedere al mio gastroenterologo di vagliare la possibilità di usare un farmaco specifico per una ibd, anche se dagli esami non si evince?

2)è opportuno sottopormi allo strazio di una ennesima colonscopia per pretendere una biopsia?

3)Da poco è comparso occasionale sanguinamento rosso vivo in feci, talvolta con muco. Il sangue non è frammisto ma superficiale anche se abbondante. Ho effettuato anche per questo motivo ultima colonscopia 3 mesi fa, negativa. Non ho emorroidi flogosate. A cosa posso imputare questo fenomeno? Devo pensare a una malattia infiammatoria o può trattarsi ugualmente di qualche vaso sanguigno nella zona rettale?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Indubbiamente un quadro complesso. Direi di si, anche perche' il colon irritabile stesso è considerato uno stato infiammatorio. Le biopsie potrebbero essere utili mentre la sede del sanguinamento andrebbe precisata, versimilmente retto anale, magari con una visita proctologica di controllo.
Infine la colonscopia, con adeguata sedazione, non dovrebbe essere uno 'strazio'. Prego

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta. Dico strazio solo perché ne ho già effettuate 4 in 10 anni, decisamente oltre la media per la mia etá (35 anni). Per l'ultima sono stato dal miglior endoscopista della mia regione, sotto sedazione totale con propofol. Ha escluso decisamente una malattia infiammatoria nel referto e mi detto di farmi bastare questa colonscopia per anni.

Io però, senza una biopsia rimango sempre perplesso e non convinto. Ho tutti i segnali che mi portano a pensare ad uno stato infiammatorio cronico, altalenante e di basso grado, che non si evince da esame macroscopico, ves, pcr e Calc. Non ho la classica colite di tipo spastico e le scariche giornaliere. Ho bruciori forti per 16-20 ore al giorno, feci molli e spossanti, gonfiori, fenomeni sistemici, difficoltà a mangiare normalmente, ora sangue ogni tanto. I gastroenterologi (sono stato da 4 specialisti negli anni) mi trattano come un pazzo. Ho svolto anche molti mesi di psicoterapia (senza alcun risultato) ma alla teoria somatica credo quasi nulla ormai. Questa patologia è organica perché ho una vita per il resto normalissima e serena.

Dalla visita endoscopica mi hanno detto di non aver trovato emorroidi (in passato le ho avute spesso e di 2 grado) ergo di non poter attribuire il sanguinamento con certezza a tale fenomeno.

Approfitto per due domande ancora.

1)Sono g6pd carente. I farmaci salicilati (mesazalina) per le ibd mi sono banditi? Esistono delle alternative? Ho saputo che i cortisonici vengono usati solo per problemi al colon ascendente o ho un informazione errata? (Sempre con la premessa che tratteró l'argomento con il mio attuale specialista, chiedo solo per andarci preparato).

2)Una colonscopia con biopsia è richiudibile tramite SSN? Se si, la necessità di biopsia si specifica in ricetta? Ci vuole una prescrizione specialista o è sufficiente il medico di base?

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Le sue perplessita'sono legittime, credo.
Si, nel suo caso la mesalazina va evitata.
i cortisonici possono essere utilizzati per qualsiasi localizzazione di malattia.
Certo, puo' utilizzare ricetta del ssn compilata dal medico di base, anche per la biopsia la cui decisione ultima tuttavia e' del medico che esegue l'esame. Prego.
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