Diagnosi morbo di chron, possibilità che sia erronea?

Salve,

da un paio di anni soffro di disturbi intestinali che comportano feci spesso non formate ed areose/grasse (con talvolta presenza lieve di muco), episodi di feci più "dure" abbastanza rari, meteorismo ed aerofagia (ma niente episodi violenti e/o dolorosi), con permanenza intestinale del cibo relativamente bassa (3 evacuazioni al giorno).

Tutto questo accompagnato ad un sensazione di stanchezza, malessere generale, molto spesso presenza di occhiaie (violacee) e borse (un dermatologo che vidi per altri problemi mi disse che secondo lui ero un soggetto "atopico").

Ho effettuato un po' di analisi con esiti negativi:
ricerca parassiti nelle feci, brucellosi, disbiosi test, ANTI GLIADINA DEAMIDATA (IgA ed IgG), ANTI ENDOMISIO (IgA ed IgG) ANTI TRANSGLUTAMINASI (IgA ed IgG) tutte negative, e,prima di effettuare ulteriori analisi mi convinco ad effettuare un colonscopia per andare immediatamente a fondo della questione.

L'esito è il seguente:

"COLONSCOPIA
Buona la toilette intestinale.
Il colonscopio viene inserito fino all'ultima ansa ileale che, esplorata per circa 20 cm, è rivestita da mucosa iperemica e con presenza di diverse erosioni.
I tratti colici esaminati sono normali.
E' presente congestione lieve dei casi del plesso emorroidario interno.

CONCLUSIONI
Colonscopia totale con ileoscopia.
Ileite erosiva (esame istologico in corso - Ileite di Chron?)
Emorroidi di II grado"

L'esito dell'esame istologico è il seguente:

"Materiale in esame (come da richiesta pervenuta)
1 3 frammenti di ileo
2 2 frammenti ceco
3 2 frammenti colon dx
4 4 frammenti colon sx
5 2 frammenti retto

Notizie cliniche:
Ileite di Chron

DIAGNOSI
1) Frammentini di mucosa ileale con aspetti del tutto focali di flogosi cronica attiva, superficiale con riduzione mucinica e IFL.
2-5) Mucos colica e rettale con focale IFL e normali architettura e patrimonio mucinico.
Il quadro istologico per quanto esiguo, non contrasta l'ipotesi clinica"

La Terapia è di Pentasa 500mg, 2compresse ogni 8 ore, il tutto per 12 settimane.
Al termine esami di emocromo, sideremia, ferritina, PCR, ASCA, vit.D

Ora, nella mia ignoranza (visto che lo specialista in questione è stato sbrigativo rispetto alla mia voglia di comprendere) volevo capire, in seguito ad un esame istologico del genere, la malattia di Chron è una diagnosi certa al 100% oppure c'è qualche possibilità che la condizione infiammatoria dell'intestino sia la conseguenza di un qualche altro processo (es. allergie/intolleranze alimentari, infezioni batteriche e/o parassiti,..).

Una tale condizione infiammatoria e dei tessuti intestinali (che tuttavia è ritenuta "esigua"), può avere come unica spiegazione tale malattia autoimmune?

Essendo più breve ed arrivando al dunque, devo arrendermi alla diagnosi o magari è il caso di effettuare ulteriori indagini per escludere qualche altra problematica? (che magari possa essere l'origine di tale condizione)

Ringrazio anticipatamente per la pazienza e la professionalità.
[#1]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
In medicina il "100%" non esiste.
Quella riferita è una diagnosi di compatibilità.
In genere per evitare queste incertezze si eseguono più esami che, se concordanti tra loro, portano ad una ragionevole "certezza"della diagnosi.
Io eseguire i altri due esami:
Entero-RMN (risonanza magnetica dell'intestino)
Ecografia delle anse intestinali con metodo SICUS.
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta,
provvederò a fare gli ulteriori esami che mi ha indicato per poter confermare la diagnosi, ma nel frattempo un dubbio mi rimane...

ovvero la condizione infiammatoria è una conseguenza, e nel caso della malattia di Chron non se ne conosce l'origine, piuttosto si sa che una predisposizione genetica ed una serie di condizioni causanti possono darle il via (mi corregga se sbaglio)... è opportuno quindi arrendersi alla diagnosi ed impegnarsi a contenere l'evoluzione oppure può avere senso indagare su eventuali cause che in un modo o nell'altro possono essere scatenanti per un processo infiammatorio intestinale (es allergie/intolleranze legate all'alimentazione) indipendentemente dal fatto che possa essere o meno riconducibile poi al morbo di Chron?

PS: Ho cominciato la cura con Pentasa (circa una quindicina di giorni) ed allo stato attuale avverto un marcato senso di debolezza (al risveglio sono più stanco di quando sono andato a letto), una sensazione di debolezza nelle mani, nello stringere (con fastidio alle articolazioni delle dita) e mi sveglio con la solita condizione di occhi gonfi ed annesse occhiaie violacee, devo preoccuparmi?

Grazie ancora,
[#3]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
Se la diagnosi è malattia di Crohn, non ha alcun senso, al momento, cercarne la causa.
Si sa solo che origina da un disordine immunitario causato da?
[#4]
Utente
Utente
Grazie per la risposta ma continuo a capirne poco,

mi spiego meglio:
il dubbio è proprio nella diagnosi... vorrei capire, dall'esame endoscopico e conseguente esame istologico (il cui esito è riportato nel primo post) cosa porta ad esprimersi in favore di una malattia di Chron piuttosto che ad un intestino irritabile?

A quanto ho capito si rileva della mucosa ileale infiammata, in modo cronico (presumibilmente infiammata da tempo quindi) ma cos'è che sposta la diagnosi verso il chron?
[#5]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
Nella fattispecie la riduzione mucinica.
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