Disturbi gastrointestinali da quache mese...solo ansia e stress o può esserci dell'altro?

Salve gentilissimi Dottori.
Vi scrivo per avere un vostro parere su una serie di disturbi che mi affliggono, in maniera discontinua, da circa 3 mesi.
Tutto è cominciato a Luglio di quest'anno, mese in cui ho perso dopo una lunga malattia il mio amato nonno, una figura a cui ero legata come a un padre. Da lì sono iniziati i miei primi disturbi, che poco avevano a che vedere con lo stomaco: ansia, insonnia, tachicardia ecc.
La situazione è precipitata per la prima volta nei primi giorni di Agosto, quando colta da fortissimi dolori allo stomaco che si irradiavano alle spalle e alla schiena, mi sono recata dal medico. La dottoressa che mi ha visitata (che in quel periodo sostituiva il mio medico curante), dopo averle riferito che qualche sera prima avevo mangiato molte noccioline, mi ha parlato di "disturbo funzionale gastrointestinale" e mi ha detto di fare una dieta ferrea (in bianco) per una settimana, aggiungendo che il mio dolore poteva essere imputabile al pancreas. Io ho seguito scrupolosamente il regime alimentare da lei suggerito e in una settimana i dolori sono scomparsi e ho potuto ricominciare gradualmente a mangiare come sempre.
La notte del 20 Agosto sono finita al Pronto Soccorso dopo cena, poiché avevo una forte tachicardia e la sensazione che il cibo mi si fermasse in gola, tant'è che smisi anche di cenare. Lì mi hanno subito fatto l'elettrocardiogramma dal quale non è risultato nulla di anomalo, solo un po' di tachicardia sinusale; poiché avevo la pressione molto alta (se non ricordo male 150/95) e i battiti acceleratissimi, mi hanno somministrato delle gocce calmanti; al momento delle dimissioni, mi hanno consigliato di fare le analisi degli ormoni tiroidei e, nel caso in cui fossero risultati alterati, di fare una visita cardiologica (ma mi hanno fatto capire che era un'ipotesi molto remota). Ho eseguito tutte le analisi, anche quelle di pancreas e fegato, e sono tutte perfette.
Il problema attuale è il seguente: sia il mese scorso che questo mese ho notato che, in prossimità del ciclo, avverto disturbi gastrointestinali: gastrite forte e dolorosa, mal di stomaco, fitte a fianchi e schiena, colite, "rumori" intestinali, diarrea alternata a stitichezza. Questo mese i disturbi sono particolarmente forti (aspettavo il ciclo per ieri, ma sono sempre stata un po' ritardataria), specialmente al mattino al risveglio. Sono stata già 3 volte dal mio medico che mi ha sempre detto che è il colon a "far le bizze", sicuramente a causa del trauma subìto 3 mesi fa e magari anche del clima. Sto andando avanti prendendo "Floretrix", ma sembra non far più molto effetto.
Ora mi chiedo: dato che effettivamente non ho mai sofferto di disturbi così forti e continui (pur essendo un tipo fondamentalmente ansioso), può un trauma grave sconvolgere realmente l'organismo a tal punto? Aggiungo che a Luglio avevo effettuato un'ecografia di routine sia pelvica che addominale e non era stato riscontrato nulla.
Vi ringrazio per l'attenzione, Cordiali Saluti.
[#1]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signorina sicuramente il problema di fondo è legato alla situazione emotiva conseguente alla morte del nonno. Ma i disturbi che accusa, che si accehntuano in coincidenza del ciclo, potrebbero essere correlati anche alla presenza di endometriosi a livello addomino pelvico. Quindi le consiglierei di andare dal ginecologo ed esporgli questi problemi. Nel caso fosse così potrebbe migliorare sostanzialmente la sua sintomatologia con l'uso della pillola. Cari saluti

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo, non sa quanto mi tranquillizza la sua risposta. Non avendo mai sofferto così tanto ho cominciato a diventare ipocondriaca e a pensarle davvero tutte (e tutte sul tragico)! Seguirò il suo consiglio, grazie ancora!
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto