Reflusso gastroesofageo refrattario ppi e colecisti

ho sempre sofferto di gastrite e reflusso gastroesofageo. nel corso degli ultimi 10 anni ho fatto due endoscopie. Di solito, con trattamenti ciclici a base di inibitori (pantoprazolo) i disturbi scomparivano. Ultimamente, invece, i miei sintomi (in particolare il reflusso) non rispondevano più a questi farmaci, nonostante l'aumento massiccio del dosaggio (fino a 80 mg). Il sintomo più fastidioso è quello del dolore allo sterno, soprattutto nelle ore notturne, accompagnato durante il giorno da: a) senso di vuoto allo stomaco che si placa ingerendo qualcosa b) cattiva digestione. Il gastroenterologo consultato ha suggerito, oltre agli esami ematici, una eco addome con prova colecistocinetica. Dalla prova è risultato che la colecisti, pur non presentando problemi organici, non ha risposto affatto, rimanendo ferma. A suo parere, il cattivo funzionamento della stessa impedisce una corretta digestione acuendo quindi il reflusso. Mi ha prescritto Discinil Complex per cercare di riattivare il corretto funzionamento della colecisti. Ma in pratica tale farmaco non è che un lassativo e sono un po' scettico che possa risolvere le mie problematiche, tenendo anche conto del fatto che soffro anche di colite (o per meglio dire di sindrome intestino irritabile) con a volte problemi di stitichezza e/o diarrea. Di recente ho letto che un nuovo farmaco (Baclofen) potrebbe essere utile e credo che forse potrebbe andare bene per il mio caso, che è caratterizzato da una personalità con forti sintomi di ansia generalizzata che forse influiscono sulla malattia gastrica.
La ringrazio anticipatamente per un suo parere sulla questione