Sibo e l'assunzione di aglio
Buonasera, vorrei esporvi un fatto che ultimamente mi ha fatto riflettere. Io soffro da tempo di una SIBO moderata che si manifesta principalmente con diarrea cronica e meteorismo. In passato lo specialista che mi ha visitato mi fece dei cicli di rifaximina, che però non ebbero alcun effetto. Da circa 3-4 settimane, su suggerimento, ho cominciato ad assumere aglio crudo a stomaco vuoto viste le sue proprietà antibatteriche. Visto che è qualcosa di naturale, un alimento quotidiano l'ho assunto. Nell'arco di pochi giorni ho cominciato veramente a stare meglio, in particolare avevo eliminato quasi del tutto la diarrea. Prendevo 2 spicchi d'aglio al giorno, dopo 7 giorni ho sospeso e nell'arco di 4-5 giorni ho cominciato ad avere di nuovo i classici sintomi appena descritti. Allora ho ripreso nuovamente l'aglio e di nuovo ho cominciato a sentire un pò di benessere. Questa terapia è durata circa 9-10 giorni e giovedì scorso l'ho sospesa. Come di "consuetudine", oggi, ho di nuovo il medesimo problema, cioè diarrea. Mi sembra abbastanza evidente che il miglioramento non era una coincidenza e visto che la mia SIBO in base alla documentazione del test risulta lieve, può essere attribuita secondo voi l'efficacia delle proprietà antibatteriche dell'aglio al mio caso? Apro questo dibattito in particolare perchè la rifaximina non mi ha mai fatto stare bene, invece finalmente assumendo aglio riesco a nutrire un sospiro di "sollievo". Potrebbe essere che la mia SIBO sia resistente alla rifaximina?
Vi ringrazio cordialmente.
Vi ringrazio cordialmente.
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La SIBO spesso è recidivante anche dopo una corretta terapia con rifaximina.
Poter dire che l'aglio sia più efficace è difficile in quanto non conosco studi di "confronto" aglio-rifaximina e, quindi non so dirle!
Resto a sua disposizione!
Cordiali saluti!
Poter dire che l'aglio sia più efficace è difficile in quanto non conosco studi di "confronto" aglio-rifaximina e, quindi non so dirle!
Resto a sua disposizione!
Cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
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Ex utente
Gentile Dr. Marco Bacosi, innanzitutto grazie mille per la sua risposta. Nel testo del consulto mi sono espresso male, intendevo chiedere se questo risultato possa voler dire che la mia SIBO presenti una resistenza specificatamente alla rifaximina e che quindi un altro antibiotico farmacologico possa essere più efficace, questo mi è stato ipotizzato da un medico in altra sede online, ma ovviamente è stata una ipotesi, non affermazione. La cosa più strana è che la rifaximina non solo non mi ha aiutato ma mi provocava brutti attacchi di diarrea, il che si ripeteva ad ogni ciclo. Quindi con rifaximina non solo non ho avuto miglioramenti, ma durante la terapia mi sentivo addirittura peggio. Premettendo che la seguente domanda è solo orientativa, l'approccio farmacologico per la SIBO è unicamente con rifaximina o esistono anche altre scelte terapeutiche?
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
[#6]
Ex utente
Gentile Dr. Bacosi,
A distanza di tempo le chiedo un'informazione. E' vero che fare cicli continui di rifaximina può abbassare i livelli di vitamina K nell'organismo? Dato che flora batterica sintetizza questa vitamina. Il medico di base mi ha fatto fare qualche ciclo, 4 o 5 da ottobre scorso al dosaggio di 400 mg/die. Al momento non ho bisogno di prenderne perchè sto abbastanza bene, ma le chiedo se un uso con questa frequenza possa dare il problema citato poc'anzi.
La ringrazio cordialmente.
A distanza di tempo le chiedo un'informazione. E' vero che fare cicli continui di rifaximina può abbassare i livelli di vitamina K nell'organismo? Dato che flora batterica sintetizza questa vitamina. Il medico di base mi ha fatto fare qualche ciclo, 4 o 5 da ottobre scorso al dosaggio di 400 mg/die. Al momento non ho bisogno di prenderne perchè sto abbastanza bene, ma le chiedo se un uso con questa frequenza possa dare il problema citato poc'anzi.
La ringrazio cordialmente.
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Ex utente
Mi perdoni dottore, sono stato impreciso nell'esposizione. La terapia di ciascun ciclo è stata di 400 mg/die per 15 gg, a cui è seguita (per ciascun ciclo) terapia probiotica per 20 giorni con VSL#3. In particolare gli ultimi due cicli sono stati consecutivi, ossia è stata fatta terapia con rifaximina, a seguire probiotici e poi subito di nuovo rifaximina per poi ricompletare con probiotici.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 6.8k visite dal 09/10/2016.
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