Tuttavia

Buongiorno. In seguito alla malattia ed alla morte di mia madre, deceduta un anno fa per carcinoma del pancreas, ho sviluppato una depressione di tipo reattivo curata con assunzione giornaliera di una compressa di Paroxetina. Ho rispettato le precauzioni del caso, vale a dire protezione gastrica ed assunzione della stessa dopo colazione. Ora, a distanza di un anno, lo psichiatra che mi segue ha ritenuto opportuno ridurre la dose (1/2 compressa a giorni alterni). Tuttavia, si è ripetuto il medesimo fenomeno già manifestatosi mentre assistevo mia madre durante la sua malattia, vale a dire un terribile senso di nausea (per ora senza vomito) che potrei paragonare al mal di mare, e che peggiora con il movimento, con i profumi, e perfino se fisso l'attenzione su alcune cose. Sono generalmente una persona d'appetito, ma questo sintomo è accompagnato da senso di pesantezza postprandiale, bocca amara ed anche da malessere che non mi consente di mangiare più di tanto. Finchè la mia povera mamma era viva, dovendo assistere impotente alle manifestazioni del suo male, tra cui il vomito e l'assoluta inappetenza, attribuivo il mio malessere al dolore provato che mi ha schiantata, ma oggi? E' inutile che dica come io tema l'ereditarietà del male ma anche la gastroscopia. Stomaco e testa sono sempre stati i miei punti deboli, ho comunque una digestione lenta e difficile e fin da bambina ho sempre sofferto di mal d'auto e di mal di mare. Ho il terrore dell'anestesia. Cosa mi consigliate di fare? Grazie.
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Dr.ssa Ida Fumagalli Gastroenterologo, Allergologo, Medico internista, Pneumologo, Diabetologo 908 19
A parte la paroxetina assumi altri farmaci ?
Da ragazza soffrivi di disturbi a carico dell'apparato digerente.
Questa nausea potrebbe essere di origine psicosomatica ma non è escluso che dipenda da altri fattori
Ti consiglio di sottoporti a una visita generale e a un controllo dei principali esami ematochimici ( probabilmente l'hai già fatto ) e se non l'hai già fatta a una ecografia dell'addome intero mirata soprattutto a fegato e pancreas.
Tra gli esami ti consiglio anche un esame delle urine completo
Per ora non ti dico la egds perchè è un esame invasivo
La nausea ti capita anche durante la notte ? Oltre alla nausea hai dolori ? disturbi dell'alvo?
La nausea può dipendere anche da un problema a carico del labirinto e della colonna cervicale visto che mi pare di capire che presenti anche un certo disturbo dell'equilibrio
Potresti provare una terapia leggera con un ansiolitico che agisce anche sulla sensazione di instabilità
Prova a seguire una dieta varia con pasti piccoli e frequenti di alimenti freschi poco conditi evitando alcolici e caffè
Prova a aggiungere dello zenzero nei cibi che ha un'azione antinausea e si usa persino nel mal di macchina .....
Se il disturbo non migliora andrebbe approfondito
Credo che ti farebbe bene anche dedicarti a una regolare attività fisica e anche allo yoga

Dr. Ida Fumagalli

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa Fumagalli, la ringrazio intanto per la cortesia e la tempestività nella risposta. Vengo alle sue domande. Oltre la paroxetina, ho assunto per un anno anche Laroxil 40 mg., 4 gocce la sera. Anche questo farmaco, sempre dietro prescrizione dello psichiatra, sto ora scalandolo allo scopo di eliminarlo del tutto. La notte non ho la nausea. Appena mi sveglio, però, comincia. Non accuso dolori tranne, occasionalmente, dei crampi allo stomaco molto simili alla sensazione di fame, ed ho rigurgiti d'aria subito dopo aver ingerito qualcosa, anche un bicchiere d'acqua. Per quanto riguarda l'equilibrio, beh, questo è un problema che si presentò per la prima volta a 30 anni d'età, sempre in seguito ad un evento doloroso. Sottoposta a scrupolosa visita medica da un medico internista, non si evidenziarono problemi dell'equilibrio. In realtà, i capogiri erano una mia sensazione di chiara origine psicosomatica. Lo psichiatra che ancora all'occorrenza mi segue, me ne liberò con una psicoterapia cognitiva. Per quanto riguarda l'attività fisica, che prima facevo regolarmente, ora pratico ginnastica posturale dal momento che, in seguito agli sforzi sostenuti per sollevare la mia mamma che cadeva, ed anche, molti anni prima, mio padre, ho riportato delle protrusioni discali. Lei ritiene che, avendo un precedente in famiglia, io sia più a rischio di altri di sviluppare il cancro del pancreas? Ed infine: come si assume lo zenzero?
La ringrazio ancora di cuore e perdoni le mie tante domande.
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Dr.ssa Ida Fumagalli Gastroenterologo, Allergologo, Medico internista, Pneumologo, Diabetologo 908 19
Per quanto riguarda la nausea che manca di notte questo mi tranquillizza abbastanza perchè in genere un disturbo su base organica non sparisce per ore
Faccio un esempio se uno ha l'appendicite acuta il dolore c'è anche di notte.....è un pò schematico ma era solo per un esempio
La sensazione di fame dolorosa può dipendere da un eccesso di secrezione gastrica su una mucosa infiammata
Se non ha fatto una egds le consiglio di programmarla e intanto le consiglio di provare una terapia che inibisca la secrezione gastrica che può chiedere al suo medico almeno per vedere se le da beneficio
Se non avesse fatto una ecografia addominale gliela consiglio per valutare soprattutto l'addome superiore in particolare fegato pancreas e vie biliari ma senza trascurare il resto
Se questo senso di instabilità che lei dice psicosomatico e potrebbe anche essere così ma non è certo non migliorasse andrebbe fatta una valutazione per valutare la colonna vertebrale cervicale con eventuale rmn
L'instabilità può dipendere da moltissime cose per es una PA alta o anche bassa......disturbi digestivi...anche disturbi legati all'orecchio...da terapie mediche
Insomma a distanza è difficile senza un esame fisico e una raccolta anamnestica esaustiva risolvere in breve
Per quanto riguarda lo zenzero che in effetti ha una azione digestiva e drenante e viene venduto persino nelle farmacie per la chinetosi (mal d'auto) può provare ad assumerlo durante i pasti come condimento (o in polvere o grattuggiando la radice che trova in tutti i supermercati)
Le consiglio di assumere una dieta molto varia in maniera di non incorrere in errori
Non ricordo se lei abbia fatto i test per la celiachia
Se non l'ha già fatto provi a non assumere latte e derivati per 2 sett per vedere se le giova L'intolleranza al lattosio è molto comune
Il tumore del pancreas non è detto che abbia familiarità Dipende che origine abbia avuto quello di sua madre
Intanto lei si sottoponga a una ecografia
Proverei a seguire un periodo di yoga
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Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
lei è stata molto molto chiara, molto esaustiva considerata l'impossibilità di una diagnosi a distanza. Contatterò il mio medico di base, che è internista, al fine degli esami da Lei consigliati.
Mia mamma è morta a 93 anni, il tumore è andato avanti per un anno senza alcun intervento chirurgico data la sua età molto elevata. Ora ricordo che cominciai a soffrire con lo stomaco anche durante la sua malattia, l'oncologa che la seguiva, cui lo raccontai, definì questo malessere "mamma".
Mia madre ha sempre mangiato poco perché non era, contrariamente a me, persona d'appetito e aveva una digestione eccezionale. Il decorso di questo terribile male è stato tutto sommato benigno perché lei non ha mai accusato alcun dolore, se non fosse stato per l'ittero sarebbe rimasto probabilmente silente. Ciò mi ha consentito di rifiutarne il ricovero nei centri per malati terminali. Ho preferito assisterla io stessa nutrendola come potevo e lei si è spenta serenamente nel suo letto, tra le mie braccia. In questi giorni d'ottobre ricorre un anno, a anche scriverne mi fa ancora piangere oltre ad accentuare il senso di peso allo stomaco. Per cui la smetto qui. Grazie di cuore
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Utente
Utente
Gentile Dottoressa Fumagalli, le scrivo per ragguagliarla ulteriormente.
Mi sono recata dal mio medico di base onde effettuare una visita. Alla palpazione, l'addome è risultato molto dolente nella parte sinistra e la dottoressa ha diagnosticato un'infiammazione del colon piuttosto forte. Dovrò effettuare urea breath test e HpSA , tuttavia il laboratorio di analisi cui mi sono rivolta potrà eseguire le analisi suddette soltanto tra 2/3 settimane circa, avendo io assunto nel frattempo farmaci per lo stomaco al fine di alleviare il senso di nausea. Per quest'ultimo mi ha prescritto Plasil 10, due volte al dì, prima di colazione e prima di cena. Al momento, il senso di nausea è leggermente diminuito ma non scomparso del tutto, e come lei mi ha consigliato sto assumendo anche gocce di Nausil, a base di zenzero, circa 40 al giorno. Permane la mia assoluta intolleranza ai profumi, ma non all'odore degli alimenti e confermo che la notte, quando dormo, mi sento bene. Sono tuttavia molto preoccupata, non tanto dall'esito degli esami quanto dal permanere della nausea, possibile non esista un rimedio che possa eliminarla del tutto? Ho anche il terrore del vomito, e se dovesse comparire? Grazie
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Dr.ssa Ida Fumagalli Gastroenterologo, Allergologo, Medico internista, Pneumologo, Diabetologo 908 19
Scusi, purtroppo non è facile non perdere il filo del discorso
La nausea è un sintomo che in genere origina dall'apparato digerente ma può avere altre origini da psicologiche a problemi di equilibrio......le parlo ora per una mia esperienza personale
Fin da piccola soffrivo di nausea quasi quotidiana che sopportavo stoicamente
All' età di 45 aa finalmente ho scoperto che togliendo latte e derivati la nausea spariva
Non ricordo se lei abbia provato Se non l' avesse ancora fatto provi per 2 settimane
L'intolleranza al lattosio è molto frequente
La dolorabilita' del colon sn sempre che davvero sia il colon a dolere e non un ovaio o altro può essere indagata se non passa con una colonscopia
Intanto se non già fatto faccia una ecografia addome intero, un dosaggio della calprotectina fecale
Se non fatti utile controllare IgA e IgG antitransglutaminasi e antigliadina per escludere ragionevolmente la celiachia e la sensibilità al glutine non celiaca......
Inoltre cerchi un centro dove almeno esami del sangue possa farli prima
Tra gli esami se non fatti di recente controllare anche quelli generali con anche la lipasi...
Comunque stia tranquilla
Ripeto se ha tempo faccia attività fisica anche il ballo



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Utente
Utente
Buongiorno Dr.ssa Fumagalli e grazie ancora per la sua risposta, sempre precisa e puntuale. Non ho mai sofferto d'intolleranze alimentari, anche se certo non è mai troppo tardi per cominciare. Ignoro dunque se io sia o meno intollerante al lattosio, posso solo dire che assumo pochissimo latte, giusto nel cappuccino la mattina ed una volta la settimana attraverso il formaggio (in genere ricotta, meno di un etto e non di più), per variare la dieta. Vado pazza per la panna, giusto un cucchiaino nel caffè la mattina, ma in questo momento mi dà fastidio l'idea. Comunque, sto seguendo un regime in bianco: pasta o riso senza pomodoro, verdure ridotte, pesce bollito o carne ai ferri, prosciutto crudo. A volte, dalla nausea passo alle "voglie", in genere per la pastasciutta, da sempre la mia passione, ma evito comunque di esagerare, anche perché il mio stomaco, in seguito ad una dieta dimagrante, non ritiene più di tanto. Il colon irritabile provoca la nausea? La sua è sparita togliendo latte e derivati oppure ha seguito una cura? Se dovesse comparire il vomito, sarebbe indizio di patologia grave? Scusi le tante domande, appena avrò dati più precisi le farò certamente sapere. Grazie di tutto.
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Dr.ssa Ida Fumagalli Gastroenterologo, Allergologo, Medico internista, Pneumologo, Diabetologo 908 19
Intanto la dieta in bianco non è più salutare di una normale anzi spesso contempla un aumento dei grassi
L'intolleranza al lattosio è un problema molto comune per cui credo che potrebbe servirle una prova per 2 sett durante la quale non assumerà per nulla latte burro panna formaggi freschi yogurt e alimenti che li contengono
C'è comunque un test per valutare la presenza dell'intolleranza cioè il breath test al lattosio
Essendo che io ho provato di persona questa situazione ho capito effettivamente il beneficio che deriva dalla dieta senza lattosio a chi soffre di tale intolleranza
Una volta poi capito se il problema c'è potra' riprenderlo ma a dose ridotta
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Utente
Utente
Grazie per i suoi consigli, Dr.ssa Fumagalli. Dunque la dieta in bianco è poco utile, da quanto capisco. Meglio così. Farò intanto a meno di latte e derivati, anche per andare per esclusione.
La farò sapere. Molti cordiali saluti
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