Una gastroscopia

Salve,
ho 36 anni e accuso da circa un mese bruciori di stomaco, soprattutto alla sera. Premetto che soffro dall'età di 18 anni di tali bruciori, ma che ho sempre superato attraverso una dieta attenta, attività sportiva e specifici esercizi di respirazione. Nel maggio 2013, all'età di 33 anni, però avendo accusato una maggiore frequenza dei bruciori su menzionati, ho deciso di effettuare una gastroscopia transnasale. Il referto evidenzia: "Agevole introduzione dell'endoscopia. L'esofago è normale per tutta la sua lunghezza. Il cardias è incontinente. La mucosa gastrica è lievemente iperemica. Il pirolo è normale. Il bulbo duodenale è normale. ". In quest'ultimo anno, non avendo seguito, per vari motivi, una dieta che tenesse conto del problema, e non avendo potuto dormire con la testata del letto inclinata di 20 cm (cosa che ho sempre fatto), ho dovuto ricorrere all'esomeprazolo compresse da 20mg. L'assunzione tuttavia è stata saltuaria, in sostanza non prendevo tutti i giorni la pillola ma solo quando i sintomi si facevano più evidenti. Negli ultimi 10 giorni, dopo aver sospeso completamente il farmaco, spaventato dalla scoperta che tale farmaco può essere il responsabile della formazione di polipi sul fondo gastrico, ho accusato un incremento dell'acidità gastrica. I sintomi che attualmente avverto sono: bruciori alla fine di ogni pasto, piccole (talvolta impercettibili) fitte sul lato destro dello sterno, maggiore sensazione di pesantezza e di gonfiore. Ho notato però anche una modesta faringite, gola arrossata e alito pesante. Mi è capitato inoltre di accusare talvolta sensazione di vertigini. Ora sto seguendo nuovamente un regime alimentare più adeguato e dormo con la testata del letto inclinata. Infine alla sera calmo i lievi bruciori con una camomilla oppure quando si fanno più insistenti con del gaviscon. Vorrei quindi sapere se dovrei sottopormi nuovamente ad una gastroscopia. Grazie.