Terapia hcv: pareri discordanti
gentili dottori,scrivo per mio padre affetto da hcv
ha 69 anni,valori di fibroscan 7,6 kpa agenesi renale sx,affetto da bcpo,lieve insufficienza renale e disturbo ossessivo compulsivo.e' affetto anche da crioglobulinemia hcv correlata (ultimo criocrito : 1,6% datato 1 settembre 2016).Genototipo 1B
ecografie addome completo normali, egds nei limiti della norma senza varici.
a marzo 2016 ci siamo rivolti ad un centro epatologico della citta' in cui viviamo (napoli) e l'epatologo ci ha manifestamente sconsigliato la terapia antivirale.si rivolse a me dicendo: se accade qualcosa finisce che lei viene da me e mi dice: perché ha fatto fare la terapia antivirale a mio padre?
dopo questa consulenza epatologica,ci siamo completamente spenti perché questo epatologo fu molto drastico.e ribadisco che questo medico lavora in un centro ospedaliero che affronta queste patologie ,fuori l'ambulatorio c'era una fiumana di gente purtroppo tutti affetti da hcv
il nefrologo che segue mio padre invece,ritiene che le condizioni di salute,nonostante i suoi problemi,siano ottime e ci ha spinto a chiedere un altro consulto epatologico che abbiamo effettuato in un altro centro epatologico sempre della nostra citta'.
il secondo epatologo,a differenza del primo,e' stato molto ottimista e ci ha detto subito che mio padre e' candidabile al trattamento.
noi ci troviamo un po' spiazzati,perche' il primo medico a marzo 2016 e' stato molto drastico,il secondo medico dopo 6 mesi ci sembra troppo ottimista e noi non sappiamo che fare.
non capiamo cosa potrebbe succedere.lo so avremmo dovuto chiedere al primo medico cosa sarebbe potuto succedere,ma in quel momento rimanemmo cosi male che non avemmo neanche la prontezza di chiedere.
vorremmo capire cosa potrebbe accadere in un paziente con le suddette patologie che viene trattato con antivirali.
potrebbe essere utile elencare i valori di tutti i valori ematochimici e i referti del pneumologo e nefrologo?
grazie
ha 69 anni,valori di fibroscan 7,6 kpa agenesi renale sx,affetto da bcpo,lieve insufficienza renale e disturbo ossessivo compulsivo.e' affetto anche da crioglobulinemia hcv correlata (ultimo criocrito : 1,6% datato 1 settembre 2016).Genototipo 1B
ecografie addome completo normali, egds nei limiti della norma senza varici.
a marzo 2016 ci siamo rivolti ad un centro epatologico della citta' in cui viviamo (napoli) e l'epatologo ci ha manifestamente sconsigliato la terapia antivirale.si rivolse a me dicendo: se accade qualcosa finisce che lei viene da me e mi dice: perché ha fatto fare la terapia antivirale a mio padre?
dopo questa consulenza epatologica,ci siamo completamente spenti perché questo epatologo fu molto drastico.e ribadisco che questo medico lavora in un centro ospedaliero che affronta queste patologie ,fuori l'ambulatorio c'era una fiumana di gente purtroppo tutti affetti da hcv
il nefrologo che segue mio padre invece,ritiene che le condizioni di salute,nonostante i suoi problemi,siano ottime e ci ha spinto a chiedere un altro consulto epatologico che abbiamo effettuato in un altro centro epatologico sempre della nostra citta'.
il secondo epatologo,a differenza del primo,e' stato molto ottimista e ci ha detto subito che mio padre e' candidabile al trattamento.
noi ci troviamo un po' spiazzati,perche' il primo medico a marzo 2016 e' stato molto drastico,il secondo medico dopo 6 mesi ci sembra troppo ottimista e noi non sappiamo che fare.
non capiamo cosa potrebbe succedere.lo so avremmo dovuto chiedere al primo medico cosa sarebbe potuto succedere,ma in quel momento rimanemmo cosi male che non avemmo neanche la prontezza di chiedere.
vorremmo capire cosa potrebbe accadere in un paziente con le suddette patologie che viene trattato con antivirali.
potrebbe essere utile elencare i valori di tutti i valori ematochimici e i referti del pneumologo e nefrologo?
grazie
[#1]
Se la terapia a cui si fa riferimento è interferone più ribavirina direi che suo padre non rientra nel protocollo per i seguenti motivi:
Età
Malattia psichiatrica
Insufficienza renale.
Se si fa riferimento ai nuovi antivirali sicuramente occorre prestare attenzione agli stessi fattori anche se in maniera meno "stringente".
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!
Età
Malattia psichiatrica
Insufficienza renale.
Se si fa riferimento ai nuovi antivirali sicuramente occorre prestare attenzione agli stessi fattori anche se in maniera meno "stringente".
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#6]
Gentile Utente,
Da sempre tutti i soggetti affetti da epatite C sono potenziali candidati alla terapia antivirale. In epoca preutilizzo dei farmaci antivirali ad azione diretta (DAA) vi erano delle controindicazioni all'uso dell'interferone e della ribavirina e tanti pazienti non potevano essere sottoposti a trattamento . Oggi utilizzando i DAA, tali controindicazioni sono quasi inesistenti, la tollerabilità è ottima e l'eradicazione virale si ottiene in una percentuale superiore al 90-95% . Purtroppo il costo eccessivo di tale cura impone di dare la precedenza ai pazienti con malattia più grave, cioè con fibrosi avanzata o cirrosi. Per valutare tale situazione si ricorre alla biopsia epatica oppure più facilmente e senza far correre alcun rischio al fibroscan. Suo padre risulta avere una fibrosi lieve, quindi non potrebbe essere sottoposto alla terapia. Vi sono delle eccezioni.
la TERAPIA DEL PAZIENTE CON EPATITE CRONICA può essere effettuata se vi sono " GRAVI MANIFESTAZIONI EXTRA-EPATICHE HCV-CORRELATE (SINDROME CRIOGLOBULINEMICA CON DANNO D'ORGANO, SINDROMI LINFOPROLIFERATIVE A CELLULE B)", indipendentemente dal grado di fibrosi.
Forse l'insufficienza renale di cui è affetto suo padre potrebbe essere una complicazione della presenza della crioglubulinemia o alla lunga potrebbe aggravare tale patologia. Pertanto, anche in passato, tali pazienti venivano trattati con i farmaci che avevamo a disposizione, cioè con l'interferone e la ribavirina. Per ciò che attiene la ribavirina la sua indicazione principe è l'anemia grave in soggetti con insufficienza renale avanzata o in dialisi. Il suo utilizzo durante terapia per l'epatite C è off label, cioè usata in maniera non conforme a quanto previsto dal riassunto delle caratteristiche del prodotto e sotto responsabilità del medico. Nel caso di suo padre la ribavirina non trova indicazione e per non essere prolisso, in questo contesto, non spiego il motivo. Quindi affidi il suo genitore ad un centro di riferimento regionale per la prescrizione dei nuovi farmaci antivirali. Dopo attenta valutazione del grado di insufficienza renale, prescriveranno i farmaci adatti. Non abbia remora di contattarmi se non sono stato chiaro in qualche passaggio.
Cordialità
Ludovico Tallarico
Da sempre tutti i soggetti affetti da epatite C sono potenziali candidati alla terapia antivirale. In epoca preutilizzo dei farmaci antivirali ad azione diretta (DAA) vi erano delle controindicazioni all'uso dell'interferone e della ribavirina e tanti pazienti non potevano essere sottoposti a trattamento . Oggi utilizzando i DAA, tali controindicazioni sono quasi inesistenti, la tollerabilità è ottima e l'eradicazione virale si ottiene in una percentuale superiore al 90-95% . Purtroppo il costo eccessivo di tale cura impone di dare la precedenza ai pazienti con malattia più grave, cioè con fibrosi avanzata o cirrosi. Per valutare tale situazione si ricorre alla biopsia epatica oppure più facilmente e senza far correre alcun rischio al fibroscan. Suo padre risulta avere una fibrosi lieve, quindi non potrebbe essere sottoposto alla terapia. Vi sono delle eccezioni.
la TERAPIA DEL PAZIENTE CON EPATITE CRONICA può essere effettuata se vi sono " GRAVI MANIFESTAZIONI EXTRA-EPATICHE HCV-CORRELATE (SINDROME CRIOGLOBULINEMICA CON DANNO D'ORGANO, SINDROMI LINFOPROLIFERATIVE A CELLULE B)", indipendentemente dal grado di fibrosi.
Forse l'insufficienza renale di cui è affetto suo padre potrebbe essere una complicazione della presenza della crioglubulinemia o alla lunga potrebbe aggravare tale patologia. Pertanto, anche in passato, tali pazienti venivano trattati con i farmaci che avevamo a disposizione, cioè con l'interferone e la ribavirina. Per ciò che attiene la ribavirina la sua indicazione principe è l'anemia grave in soggetti con insufficienza renale avanzata o in dialisi. Il suo utilizzo durante terapia per l'epatite C è off label, cioè usata in maniera non conforme a quanto previsto dal riassunto delle caratteristiche del prodotto e sotto responsabilità del medico. Nel caso di suo padre la ribavirina non trova indicazione e per non essere prolisso, in questo contesto, non spiego il motivo. Quindi affidi il suo genitore ad un centro di riferimento regionale per la prescrizione dei nuovi farmaci antivirali. Dopo attenta valutazione del grado di insufficienza renale, prescriveranno i farmaci adatti. Non abbia remora di contattarmi se non sono stato chiaro in qualche passaggio.
Cordialità
Ludovico Tallarico
Dr. Ludovico Giorgio Tallarico
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.7k visite dal 29/09/2016.
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