Reflusso e dispnea
Gentili dottori,
Sono una ragazza di 31 anni, normo peso e senza problemi fisici degni di nota.Da anni ormai, a periodi alterni, ho problemi di reflusso gastrico accertati nel 2010 da gastroscopia dove si evidenziava una esofagite di grado A. I sintomi che accusavo all'epoca e che accuso tutt'oggi erano per lo più bruciore a livello epigastrico, eruttazioni frequenti e continui sospiri inquadrabili come una sorta di fame d'aria. Feci a suo tempo una cura con lucen x 8 settimane ma senza ridurre di fatto i sintomi, soprattutto la dispnea che mi ha perseguitato x anni. Nonostante ciò, dopo qualche tempo dalla fine della cura risolsi il problema nel suo complesso, con tre anni di totale benessere.purtroppo da febbraio sono di nuovo alle prese con i medesimi problemi...con l'aggiunta di sensazione molto forte di corpo estraneo in gola che talvolta mi genera conati di vomito. Sono quindi andata da un gastroenterologo il quale mi ha diagnosticato una dispepsia funzionale e una MRGE ( alla luce degli esami fatti in precedenza). Mi ha quindi prescritto la cura con pantorc e levopraid. Solo con l'aggiunta di questo farmaco mi sono sentita davvero meglio con la scomparsa della sintomatologia. Ho fatto di nuovo la gastrscopia con biopsie al termine della terapia (giugno 2016) da cui è emersa una lieve flogosi cronica quiescente in sede pre cardiale. Quello che volevo sapere è per quale motivo se interrompo la terapia con ipp i sintomi riappaiono e anche con il procinetico che occasionalmente e al bisogno riutilizzo i sintomi (da circa un mese riapparsi) non passano. Mi da fastidio soprattutto questa dispnea che si traduce in bisogno di ispirare profondamente soprattutto lontano dai pasti e la forte componente gassosa che mi induce a ruttare più volte.per il problema respiratorio avevo anche fatto visita cardiologica completa risultata negativa...cosa devo fare? Non vorrei nemmeno continuare in eterno con gli ipp senza mai interrompere, anche perché l'effetto benefico dell'ultimo mese è quasi nullo. Potrebbe ancge esserci una componente ansiosa ad alimentare questa condizione? Grazie
Sono una ragazza di 31 anni, normo peso e senza problemi fisici degni di nota.Da anni ormai, a periodi alterni, ho problemi di reflusso gastrico accertati nel 2010 da gastroscopia dove si evidenziava una esofagite di grado A. I sintomi che accusavo all'epoca e che accuso tutt'oggi erano per lo più bruciore a livello epigastrico, eruttazioni frequenti e continui sospiri inquadrabili come una sorta di fame d'aria. Feci a suo tempo una cura con lucen x 8 settimane ma senza ridurre di fatto i sintomi, soprattutto la dispnea che mi ha perseguitato x anni. Nonostante ciò, dopo qualche tempo dalla fine della cura risolsi il problema nel suo complesso, con tre anni di totale benessere.purtroppo da febbraio sono di nuovo alle prese con i medesimi problemi...con l'aggiunta di sensazione molto forte di corpo estraneo in gola che talvolta mi genera conati di vomito. Sono quindi andata da un gastroenterologo il quale mi ha diagnosticato una dispepsia funzionale e una MRGE ( alla luce degli esami fatti in precedenza). Mi ha quindi prescritto la cura con pantorc e levopraid. Solo con l'aggiunta di questo farmaco mi sono sentita davvero meglio con la scomparsa della sintomatologia. Ho fatto di nuovo la gastrscopia con biopsie al termine della terapia (giugno 2016) da cui è emersa una lieve flogosi cronica quiescente in sede pre cardiale. Quello che volevo sapere è per quale motivo se interrompo la terapia con ipp i sintomi riappaiono e anche con il procinetico che occasionalmente e al bisogno riutilizzo i sintomi (da circa un mese riapparsi) non passano. Mi da fastidio soprattutto questa dispnea che si traduce in bisogno di ispirare profondamente soprattutto lontano dai pasti e la forte componente gassosa che mi induce a ruttare più volte.per il problema respiratorio avevo anche fatto visita cardiologica completa risultata negativa...cosa devo fare? Non vorrei nemmeno continuare in eterno con gli ipp senza mai interrompere, anche perché l'effetto benefico dell'ultimo mese è quasi nullo. Potrebbe ancge esserci una componente ansiosa ad alimentare questa condizione? Grazie
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Il suo disturbo più che al reflusso sembra legato ad un rallentato svuotamento gastrico con distensione dello stomaco e successiva reazione cardio-respiratoria "benigna", come nella sindrome di Roemheld.
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/6459-la-sindrome-gastro-cardiaca-o-sindrome-di-roemheld.html
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/6459-la-sindrome-gastro-cardiaca-o-sindrome-di-roemheld.html
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
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Utente
Grazie mille per la risposta.
avevo già sospettato tale sindrome ma volevo appunto una conferma da un medico. a questo punto volevo chiederle, dato che è da febbraio che sto assumendo pantorc da 20 e in maniera alternata levopraid (solo al bisogno), potrei interrompere per il momento l'antiacido e al bisogno assumere solo il procinetico?
non nascondo che ho problemi di natura ansiogena e sono quasi certa che questa sintomatologia sia legata anche a tale fattore. vorrei quindi intraprendere anche un percorso per curare questo problema. pensa possa essere utile?
grazie ancora.
avevo già sospettato tale sindrome ma volevo appunto una conferma da un medico. a questo punto volevo chiederle, dato che è da febbraio che sto assumendo pantorc da 20 e in maniera alternata levopraid (solo al bisogno), potrei interrompere per il momento l'antiacido e al bisogno assumere solo il procinetico?
non nascondo che ho problemi di natura ansiogena e sono quasi certa che questa sintomatologia sia legata anche a tale fattore. vorrei quindi intraprendere anche un percorso per curare questo problema. pensa possa essere utile?
grazie ancora.
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Utente
buongiorno dottore e grazie per la risposta. avrei un'altra domanda da fare dato che in questi giorni i sintomi si fanno sentire con particolare insistenza. la dispnea fino a che punto può essere forte e invalidante in caso di reflusso gastrico o in caso di sindrome di roemheld? e fino a che punto può essere dovuta a tali patologie? perchè in questi giorni respirare mi risulta molto complicato e devo sforzarmi ogni 2 minuti per incamerare aria...il che mi da molto fastidio....accuso anche dei dolori retrosternali, come se avessi un peso...tutto questo sempre in presenza di forti rutti che appaiono come strozzati...anche solo bevendo un bicchiere d'acqua sembra che ci impieghi una vita ad attraversare esofago e stomaco e devo fare dei rutti continui una volta ingerito. è sempre tutto inquadrabile con i problemi di reflusso e di distensione gastrica o ciò meriterebbe un'ulteriore approfondimento? premetto che in questi giorni in cui i sintomi si sono esacerbati non sto prendendo ne gli ipp ne il procinetico. grazie.
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Utente
gentile Dottore,
come da lei suggeritomi ho ripreso la terapia con ipp e procinetico. nello specifico ho da poco iniziato la seconda confezione di pantorc da 40 e da circa 2 settimane in associazione levopraid da 25 2 volte al giorno. devo dire che il problema respiratorio si è abbastanza ridimensionato. la cosa che mi da più fastidio e che mi preoccupa un pochino sono i dolori/fastidi retrosternali. quando accuso questo sintomo, talvolta non ho mal di stomaco ma solo questa sensazione alla schiena. in generale non sto avendo in pratica una soddisfacente risposta alla terapia...secondo lei dovrei ripetere una gastroscopia? tenendo conto che l'ho eseguita in data 10 giugno? oppure dovrei associare un altro farmaco che possa alleviarmi questa sensazione di bruciore alla schiena?
grazie ancora
come da lei suggeritomi ho ripreso la terapia con ipp e procinetico. nello specifico ho da poco iniziato la seconda confezione di pantorc da 40 e da circa 2 settimane in associazione levopraid da 25 2 volte al giorno. devo dire che il problema respiratorio si è abbastanza ridimensionato. la cosa che mi da più fastidio e che mi preoccupa un pochino sono i dolori/fastidi retrosternali. quando accuso questo sintomo, talvolta non ho mal di stomaco ma solo questa sensazione alla schiena. in generale non sto avendo in pratica una soddisfacente risposta alla terapia...secondo lei dovrei ripetere una gastroscopia? tenendo conto che l'ho eseguita in data 10 giugno? oppure dovrei associare un altro farmaco che possa alleviarmi questa sensazione di bruciore alla schiena?
grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 61.9k visite dal 14/09/2016.
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