Reflusso causa tachicardia?

Buongiorno Dottori. Dopo aver ricevuto risposta dai cardiologi del sito che mi hanno assicurato sullo stato del mio cuore dopo aver letto la mia storia, vorrei chiedere in questa sezione se, eseguendo una gastroscopia che farò il 22 settembre, consigliata dal gastroenterologo, potrò finalmente sapere come risolvere i miei sintomi, dopo ben sette mesi dalla prima “crisi”. Questa è la mia storia: da fine gennaio, dopo un episodio di bruciore di stomaco accompagnato da tachicardia che mi ha costretto a recarmi in Pronto Soccorso (avevo 120 bpm al minuto), risolto in modo naturale verso sera (esami sangue, tiroide, adrenalina, ecg, eco, e monitoraggio holter senza anomalie), soffro praticamente quasi tutte le mattine di accelerazione del battito cardiaco fino a 90/95 bpm al minuto dalle ore 7.30 alle ore 9 dopo la colazione, con senso di bruciore e tensione allo stomaco, e poi passa tutto... Sono andato da due cardiologi ed ho fatto ecg, due volte l’ecocardio, una prova da sforzo e un Holter 24 ore (131 bpm massimo dopo avere fatto due rampe di scale nel centro dove ho messo l’Holter; 43 bpm minimo mentre dormivo. Media finale della giornata: 72 bpm. Battiti tutti nella norma). Risultato: mi è stato detto che il mio cuore è sanissimo. Ho 39 anni, non fumo, mangio sano, faccio sport, ho il battito in media sui 65/70 e la pressione sui 125/70. Ora mi sono rivolto ad un gastroenterologo perché, sempre quasi tutti i giorni, ho bruciore di stomaco e qualche episodio di tachicardia postprandiale anche dopo pranzo, con senso di gonfiore e tensione che mi sale alla gola e alle tempie. Lui mi ha detto che, escluse le cause cardiache dopo gli esami fatti, la “spina” che irrita il cuore potrebbe essere localizzata nello stomaco o nell’esofago (eventuale ernia o reflusso). Mi ha consigliato una gastroscopia che farò appunto il 22 settembre (Nel 2010, dopo gastro e sintomi simili, avevo l'Helycobacter che è stato eradicato con la terapia antibiotica).
Chiedo: ernia, reflusso e compagnia bella possono effettivamente causare questo disturbo “cronico” di battito cardiaco accelerato? Ci sono altre cause che devo cercare? Non so più che risposta darmi… Grazie per la vostra risposta e buon lavoro.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signore, il reflusso gastroesfageo per lo più legato alla presenza di una ernia iatale da luogo ai sintomi che lei accusa, ovvero bruciore retrosternale, bruciore alla "bocca dello stomaco", tachicardia particolarmente postprandiale. quindi ritengo che la gastroscopia le permetterà di fare una diagnosi di certezza. nel caso le indagini potrebbero non finire li, in quanto potrebbe essere utile associare una PH METRIA ed eventualmente una manometria esofagea per definire l'entità della situazione correlata alla eventuale alterazione di quello che si chiama iato esofageo, ovvero il buco attraverso il quale l'esofago dall'addome passa in torace. Questo per capire meglio l'entità del problema. l'importante è comunque eseguire la gastroscopia e dopo si vedrà cosa fare e come trattare la patologia. cari saluti

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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Utente
Utente
Buongiorno Prof. Gerunda. la ringrazio per l'accurata risposta. Le farò sapere l'esito della gastroscopia. Spero di risolvere il mio problema perché questi sintomi cronici quotidiani, dopo sette mesi. mi hanno veramente stufato... A presto e buon lavoro.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Cordiali saluti.
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