Sangue nel vomito e (forse) nelle feci
Buongiorno,
avevo già scritto in.passato, ma non mi ricordavo più i dati dell'account.
Ho un dubbio, è da diverso tempo che soffro di mal di stomaco, per un certo periodo ogni pasto completo che mangiavo lo vomitavo, ora mangio un po' di tutto, ma in quantitativi ridotti e molto dilazionati nella giornata, se mangio di più poi me ne pento nelle ore successive.
Ho perso circa 12 chili in 4 mesi (non consecutivi, a periodi mi sono stabilizzata),ma questo onestamente non mi dispiace.
Ora però sono un paio di settimane che ho forti dolori retrosternali e nella schiena, li sembra come se avessi un coltello conficcato. Non sono costanti nella giornata, vanno a momenti, però quando succede mi blocco come in un crampo e inizio a sudare.
Ho vomitato sangue, solo tracce.
In passato ho sofferto di bulimia e mi capitava, non me ne sono mai preoccupata perché lo vedevo come segno di microlesioni all'esofago. Però lì il sangue era misto a saliva, ora è mischiato al cibo e parzialmente digerito.
Ho fatto il test per l'helycobacter ma non ho ancora i risultati, quindi deduco che erano negativi se no mi avrebbero chiamata (ma per curiosità: il test su siero è valido come quello respiratorio o nelle feci?).
Per me non è una novità avere problemi gastrointestinali, ho passato anche lunghi periodi con diarrea e altri dove avevo feci scure, tipo fango (ho pensato potesse essere melena, ma non ne sono certa) e ho fatto dei test del sangue occulto anche su feci normali (2 su 3 positivi), ho dovuto fare sostituzione di ferro e vitamine.
Il fatto è che non.me ne sono mai preoccupata perché il problema era piuttosto intermittente, avevo problemi di tipo nervoso e un disturbo alimentare, quindi poteva essere tutto imputato a quello.
Ora non sono bulimica da un bel pezzo, sono stressata, ma nella norma.
Voi dite che dovrei approfondire o aspettare, magari chiedendo degli inibitori delle pompe protoniche (in.passato ho usato ranitidina)?
Sinceramente non vorrei passare per ipocondriaca e preferirei evitare endoscopie (le avevo rifiutate in passato).
Che faccio?
Grazie
avevo già scritto in.passato, ma non mi ricordavo più i dati dell'account.
Ho un dubbio, è da diverso tempo che soffro di mal di stomaco, per un certo periodo ogni pasto completo che mangiavo lo vomitavo, ora mangio un po' di tutto, ma in quantitativi ridotti e molto dilazionati nella giornata, se mangio di più poi me ne pento nelle ore successive.
Ho perso circa 12 chili in 4 mesi (non consecutivi, a periodi mi sono stabilizzata),ma questo onestamente non mi dispiace.
Ora però sono un paio di settimane che ho forti dolori retrosternali e nella schiena, li sembra come se avessi un coltello conficcato. Non sono costanti nella giornata, vanno a momenti, però quando succede mi blocco come in un crampo e inizio a sudare.
Ho vomitato sangue, solo tracce.
In passato ho sofferto di bulimia e mi capitava, non me ne sono mai preoccupata perché lo vedevo come segno di microlesioni all'esofago. Però lì il sangue era misto a saliva, ora è mischiato al cibo e parzialmente digerito.
Ho fatto il test per l'helycobacter ma non ho ancora i risultati, quindi deduco che erano negativi se no mi avrebbero chiamata (ma per curiosità: il test su siero è valido come quello respiratorio o nelle feci?).
Per me non è una novità avere problemi gastrointestinali, ho passato anche lunghi periodi con diarrea e altri dove avevo feci scure, tipo fango (ho pensato potesse essere melena, ma non ne sono certa) e ho fatto dei test del sangue occulto anche su feci normali (2 su 3 positivi), ho dovuto fare sostituzione di ferro e vitamine.
Il fatto è che non.me ne sono mai preoccupata perché il problema era piuttosto intermittente, avevo problemi di tipo nervoso e un disturbo alimentare, quindi poteva essere tutto imputato a quello.
Ora non sono bulimica da un bel pezzo, sono stressata, ma nella norma.
Voi dite che dovrei approfondire o aspettare, magari chiedendo degli inibitori delle pompe protoniche (in.passato ho usato ranitidina)?
Sinceramente non vorrei passare per ipocondriaca e preferirei evitare endoscopie (le avevo rifiutate in passato).
Che faccio?
Grazie
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Potrebbe trattarsi di reflusso ed il sangue è legato alla rottura di qualche capillare. Deve comunque essere seguita da un gastroenterologo
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroent. Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Clinica Zucchi)- Roma (Villa Benedetta) Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.6k visite dal 12/09/2016.
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