Senso di gonfiore addominale dopo pasti
Buongiorno e grazie per l'attenzione.
Scrivo per un problema cui non riesco a trovare risposta e il mio medico curante continua a minimizzare e a fornire ogni volta una spiegazione diversa.
Io ho 31 anni, sono piccolo di corporatura ma molto in forma, quasi atletico direi. Ho un'alimentazione sana e abbastanza equilibrata e l'attività fisica è regolare e intensa. Non fumo né bevo alcool. Da alcuni anni il mio corpo mi "impone" di mangiare con moderazione, ossia appena mi azzardo a mangiare più del solito sento immediatamente un forte senso di gonfiore e costrizione al lato destro, in corrispondenza delle ultime costole. Se il pasto è stato davvero abbondante questa sensazione è così forte quasi da impedirmi di respirare e passa SOLO col normale progredire della digestione. Ora, a questo mi ero abbastanza abituato, e mangiare il giusto unito alla mia attività fisica mi ha conferito un fisico e una salute invidiabile. Il problema è che da un paio di settimane a questa parte quella fastidiosa sensazione si presenta dopo QUALSIASI pasto, anche moderato! stesso senso di gonfiore e costrizione, ma più lieve rispetto a quando il pasto è abbondante. Questa nuova condizione può essere causata, o aggravata, da una temporanea stitichezza? (ultimamente ho mangiato ancora meno, e soprattutto meno verdure e fibre, ma prima sono sempre andato di corpo regolarmente). Sto già provando a mangiare più verdura, e più "liquido", ma gli effetti ancora non si sono visti. Potrebbe influire il fatto che ultimamente ho aumentato l'esercizio degli addominali e quindi potrei avere i muscoli un po' irrigiditi (anche quelli del dorso), e da qui il fastidio non appena lo stomaco si gonfia? In famiglia ho una caso, mia madre, di calcoli e sabbia alla colecisti e anche io l'anno scorso ho avuto un calcolo renale. Vi ringrazio per la pazienza, ho cercato di scrivere tutte le informazioni che mi sembravano rilevanti. Aggiungo che di recente (un anno o meno) ho fatto un'ecografia all'addome superiore da cui non è risultato nulla.
Grazie ancora
Scrivo per un problema cui non riesco a trovare risposta e il mio medico curante continua a minimizzare e a fornire ogni volta una spiegazione diversa.
Io ho 31 anni, sono piccolo di corporatura ma molto in forma, quasi atletico direi. Ho un'alimentazione sana e abbastanza equilibrata e l'attività fisica è regolare e intensa. Non fumo né bevo alcool. Da alcuni anni il mio corpo mi "impone" di mangiare con moderazione, ossia appena mi azzardo a mangiare più del solito sento immediatamente un forte senso di gonfiore e costrizione al lato destro, in corrispondenza delle ultime costole. Se il pasto è stato davvero abbondante questa sensazione è così forte quasi da impedirmi di respirare e passa SOLO col normale progredire della digestione. Ora, a questo mi ero abbastanza abituato, e mangiare il giusto unito alla mia attività fisica mi ha conferito un fisico e una salute invidiabile. Il problema è che da un paio di settimane a questa parte quella fastidiosa sensazione si presenta dopo QUALSIASI pasto, anche moderato! stesso senso di gonfiore e costrizione, ma più lieve rispetto a quando il pasto è abbondante. Questa nuova condizione può essere causata, o aggravata, da una temporanea stitichezza? (ultimamente ho mangiato ancora meno, e soprattutto meno verdure e fibre, ma prima sono sempre andato di corpo regolarmente). Sto già provando a mangiare più verdura, e più "liquido", ma gli effetti ancora non si sono visti. Potrebbe influire il fatto che ultimamente ho aumentato l'esercizio degli addominali e quindi potrei avere i muscoli un po' irrigiditi (anche quelli del dorso), e da qui il fastidio non appena lo stomaco si gonfia? In famiglia ho una caso, mia madre, di calcoli e sabbia alla colecisti e anche io l'anno scorso ho avuto un calcolo renale. Vi ringrazio per la pazienza, ho cercato di scrivere tutte le informazioni che mi sembravano rilevanti. Aggiungo che di recente (un anno o meno) ho fatto un'ecografia all'addome superiore da cui non è risultato nulla.
Grazie ancora
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Senza una visita diretta è difficile dare un parere corretto. Potrebbe essere consigliabile eseguire i test per le intolleranze alimentari come primo step diagnostico.
Dr. Roberto Rossi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 30/08/2016.
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