Problemi intestinali dopo ricanalizzazione intestinale causa radioterapia

Buongiorno, le scrivo per conto di mia mamma, 51 anni, operata Circa 2 anni fa. Le spiego brevemente la sua storia clinica. Nel 2012 le hanno diagnosticato un carcinoma della cervice uterina, trattato con brachiterapia, chemioterapia e radioterapia anche a livello addominale per presenza di linfonodi positivi. Per quanto riguarda la patologia tumorale tutto si è risolto. Il problema è che circa due anni e mezzo fa ha cominciato ad avere crampi addominali con nausea e vomito. Più ingressi in ps e sempre rimandata a casa senza diagnosi, fino a quando un chirurgo ha deciso di Operarla e ha riscontrato necrosi di parte del colon discendente e sigma. Fatta colonstomia, poi ileostomia di protezione e poi ricanalizzazione dopo circa 6 mesi. Il chirurgo ha detto che la necrosi c'è stata per una difficoltà di circolazione sanguigna a livello del colon a causa della radioterapia, per di più ha trovato i tessuti dell'ileo e del colon molto rigidi, sempre a causa della radio. Le ha prescritto l'Ascriptin che sta tutt'ora prendendo. Da quando ha avuto questa operazione mia mamma è dimagita, pesa sui 47 kg, dai quasi 60 di partenza, 1,75 di altezza. Mangia e spesso deve andare in bagno subito dopo e si scarica come se avesse mangiato moltissimo. Alterna periodi di stipsi, con periodi di diarrea. Si scarica più volte al giorno, come se "non arrivasse tutta in una volta". Ogni tanto ricopaiono i crampi addominali. A mia mamma sembra che le feci faticano a passare dove ha le cicatrici delle stomie. Non riesce più a prendere peso. I medici parlano di malassorbimento intestinale, poi di aderenze intestinali, di infiammazione cronica, ma continuano a non dare risposte esaustive, a non prescrivere farmaci che potrebbero farla star meglio o a consigliare alimenti che infiammino meno l'intestino. Se mia mamma deve abituarsi a vivere con questi problemi, che però ci diano delle dritte per vivere il meglio possibile. Integratori per il malassorbimento? Lassativi per i periodi di stipsi si o no? O peggiorano la situazione ? Antibiotici intestinali? Asacol? Cibi da evitare assolutamente? Fibre si per evitare la stipsi o fibre no per non creare meteorismo e affaticare l'intestino? Esami da eseguire per tenere controllata la situazione? Ogni medico o chirurgo che sentiamo ci dà risposte diverse!!! Mia mamma ha solo 51 anni e una vita davanti ancora da vivere!!! Grazie.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Cara Signora sua mamma dovrebbe fare una risonanza magnetica intestinale per verificare la situazione intestinale, la presenza di stenosi e di indurimento dell'intestino, la presenza di aderenze. l'alternanza di stipsi e diarrea fa pensare alla presenza di restringimento intestinali, ma è difficile dirlo in assenza di una documentazione radiologica chiara. la radioterapia ha fatto sicuramente danni, ma era necessario farla. Per migliorare l'assorbimento intestinale può prendere degli integratori alimentari (aminoacidi) e integratori vitaminici.
ma prima di pensare di assumere farmaci le faccia eseguire la risonanza e dopo si potrà valutare cosa fare. cari saluti

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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Utente
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Grazie dottore! Mia mamma sta facendo delle rmn dell'addome e della pelvi come follow up, ma non ho a portata di mano adesso come adesso i referti. Appena li ho a disposizione glieli copio..anche se credo debba eseguirla proprio specifica per l'intestino perché di solito la fanno per controllare l'arresto della malattia, i linfonodi ecc. e non per vedere i problemi intestinali. A prestissimo! Buona serata!
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signora, la RNM intestinale è diversa da quella fatta per la ricerca di metastasi o masse pelviche od epatiche ecc. . quindi il suo medico deve richiederla specificamente. richiede una preparazione simile a quella che si fa per la colonscopia. mi faccia sapere. cari saluti
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