Dieta pre colecistectomia
Buongiorno,
dopo un'ecografia di cui incollo il referto:
"La colecisti è in sede con alcuni grossolani calcoli di 20 mm immersi in fango e detriti biliari che riempiono quasi interamente il lume colecistico; la parete della colecisti appare ispessita e iperecogena in quadro di colecistite cronica litiasica.
Le vie biliari ed extraepatiche non sono dilatate."
ho effettuato una visita chirurgica e sono stata messa in lista d'attesa per l'intervento di colecistectomia.
Da novembre scorso ho avuto più episodi di dolore acuto, della durata variabile da qualche minuto a mezz'ora-un'ora, in zona epigastrica (a partire dal basso sterno - bocca dello stomaco si irradiavano a tutto il "piano" orizzontalmente e dietro la schiena, tanto che la prima volta pensai al cuore, ma il cardiologo escluse la cosa). Ora il dolore non si presenta più da un paio di mesi, ma già in precedenza è stato silente per mesi per poi ritornare 2-3 volte a distanza di giorni e scomparire ancora per un periodo. Ponendo che, com'è probabile, si tratti di coliche dovute ai calcoli, che dieta devo seguire fino all'intervento? Mi è stato detto di ridurre grassi e proteine (non bevo alcol) ma, ripensandoci poi a casa, non mi è chiaro quantitativamente quanto deve essere rigorosa la cosa. Posso mangiare una porzione di proteine al giorno? Posso consumare affettati non grassi come prosciutto, bresaola, manzo affumicato, o devo limitarmi a pollo bollito una volta ogni tanto? Posso mangiare latticini come i formaggi freschi e consumare latte parzialmente scremato e yogurt magro? Tè e caffè sono proibiti assolutamente o uno al giorno posso prenderlo (eventualmente decaffeinato/deteinato)? E il gelato?
Inoltre, a fine agosto dovrei andare al mare per una settimana. Posso farlo? In caso di ulteriore colica che passa da sé devo comunque andare al pronto soccorso?
Grazie infinite, in realtà sono combattuta, da un lato non vorrei rovinare la vacanza ma dall'altro sono preoccupata...
dopo un'ecografia di cui incollo il referto:
"La colecisti è in sede con alcuni grossolani calcoli di 20 mm immersi in fango e detriti biliari che riempiono quasi interamente il lume colecistico; la parete della colecisti appare ispessita e iperecogena in quadro di colecistite cronica litiasica.
Le vie biliari ed extraepatiche non sono dilatate."
ho effettuato una visita chirurgica e sono stata messa in lista d'attesa per l'intervento di colecistectomia.
Da novembre scorso ho avuto più episodi di dolore acuto, della durata variabile da qualche minuto a mezz'ora-un'ora, in zona epigastrica (a partire dal basso sterno - bocca dello stomaco si irradiavano a tutto il "piano" orizzontalmente e dietro la schiena, tanto che la prima volta pensai al cuore, ma il cardiologo escluse la cosa). Ora il dolore non si presenta più da un paio di mesi, ma già in precedenza è stato silente per mesi per poi ritornare 2-3 volte a distanza di giorni e scomparire ancora per un periodo. Ponendo che, com'è probabile, si tratti di coliche dovute ai calcoli, che dieta devo seguire fino all'intervento? Mi è stato detto di ridurre grassi e proteine (non bevo alcol) ma, ripensandoci poi a casa, non mi è chiaro quantitativamente quanto deve essere rigorosa la cosa. Posso mangiare una porzione di proteine al giorno? Posso consumare affettati non grassi come prosciutto, bresaola, manzo affumicato, o devo limitarmi a pollo bollito una volta ogni tanto? Posso mangiare latticini come i formaggi freschi e consumare latte parzialmente scremato e yogurt magro? Tè e caffè sono proibiti assolutamente o uno al giorno posso prenderlo (eventualmente decaffeinato/deteinato)? E il gelato?
Inoltre, a fine agosto dovrei andare al mare per una settimana. Posso farlo? In caso di ulteriore colica che passa da sé devo comunque andare al pronto soccorso?
Grazie infinite, in realtà sono combattuta, da un lato non vorrei rovinare la vacanza ma dall'altro sono preoccupata...
[#1]
Può assumere quanto ha riferito eliminando in modo assoluto le uova. Se la colica si risolve non vi é necessità di andare in pronto soccorso.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Grazie mille, allora eliminerò uova, fritti e cibi contenenti molti grassi ma senza diventare ossessiva sul resto (oltretutto in questi ultimi tre mesi ho mangiato di tutto con moderazione, comprese uova e fritti, e mai un problema).
Mi permetto un'altra domanda che mi è sorta riflettendo sulla questione. So che esiste una terapia farmacologica per "sciogliere" i calcoli, ma che raramente è efficace in quanto i calcoli si riformano. Io, però (e ho scordato di menzionarlo al chirurgo) ho iniziato a soffrire di questi sintomi al termine di un lungo periodo (un paio di anni) in cui ho mangiato veramente malissimo tant'è che ho preso circa 30 kg nei suddetti due anni (in cui consumavo, soprattutto la sera tardi, fritti, patatine, dolciumi da supermercato, merendine, snack al cioccolato, insomma tutto il junk food immaginabile, infatti la dietologa che consultai mi parlò di binge eating) e altri 10 nell'anno precedente (in cui non ero ancora così patologica ma comunque, viaggiando molto per lavoro, consumavo frequentemente pasti poco sani tipo McDonald, fritti eccetera, illudendomi di poterlo fare senza problemi perché non avevo mai avuto problemi di peso in vita mia, avendo sempre oscillato tra i 50 e i 55 kg senza pormi alcuna restrizione, ma va detto che mangiavo sicuramente meglio). Quindi quello che mi chiedo è: può essere che questi calcoli si siano formati a causa del "bombardamento" di cibi malsani, e che non si formerebbero più se mangiassi normalmente (quindi rendendo sensato un "tentativo" con la terapia farmacologica)?
Grazie ancora per l'aiuto!
Mi permetto un'altra domanda che mi è sorta riflettendo sulla questione. So che esiste una terapia farmacologica per "sciogliere" i calcoli, ma che raramente è efficace in quanto i calcoli si riformano. Io, però (e ho scordato di menzionarlo al chirurgo) ho iniziato a soffrire di questi sintomi al termine di un lungo periodo (un paio di anni) in cui ho mangiato veramente malissimo tant'è che ho preso circa 30 kg nei suddetti due anni (in cui consumavo, soprattutto la sera tardi, fritti, patatine, dolciumi da supermercato, merendine, snack al cioccolato, insomma tutto il junk food immaginabile, infatti la dietologa che consultai mi parlò di binge eating) e altri 10 nell'anno precedente (in cui non ero ancora così patologica ma comunque, viaggiando molto per lavoro, consumavo frequentemente pasti poco sani tipo McDonald, fritti eccetera, illudendomi di poterlo fare senza problemi perché non avevo mai avuto problemi di peso in vita mia, avendo sempre oscillato tra i 50 e i 55 kg senza pormi alcuna restrizione, ma va detto che mangiavo sicuramente meglio). Quindi quello che mi chiedo è: può essere che questi calcoli si siano formati a causa del "bombardamento" di cibi malsani, e che non si formerebbero più se mangiassi normalmente (quindi rendendo sensato un "tentativo" con la terapia farmacologica)?
Grazie ancora per l'aiuto!
[#3]
Si sono formati certamente per la sua predisposizione e per la sorretta alimentazione. Il risultato della terapia farmacologica, anche con dieta adeguata, non é certo e ad ogni modo il trattamento deve essere a ....vita.
[#4]
Utente
Oh, allora non fa per me. Preferisco tagliare la testa al toro con l'intervento che assumere una terapia a vita e comunque sempre con la spada di Damocle sulla testa di un intervento in urgenza perché magari qualche calcolo si è riformato e infilato dove non doveva tra un controllo e l'altro.
Grazie ancora per la consulenza!
Grazie ancora per la consulenza!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.9k visite dal 08/08/2016.
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