Sindrome gastro cardiaca è possibile?
Buongiorno,
ho 41 anni, da 7 soffro di episodi di aritmia, ho avuto diversi tipi di manifestazione aritmica: AISV, TPSV, flutter atriale, fibrillazione atriale, quasi sempre a risoluzione spontanea. Ho fatto svariate visite cardiologiche e due studi elettrofisiologici con la speranza di procedere all'ablazione; nel primo tentativo non è stata indotta l'aritmia, nel secondo, dopo protocollo più aggressivo, è stato indotto con fatica un flutter atriale. Nell'atrio destro non si è trovata nessuna via anomala, pertanto si è interrotta la procedura rimandando un'eventuale ablazione a successiva potenziale seduta in cui si dovrebbe transitare dall'atrio destro, raggiungere il sinistro aprendo il “forame ovale” ora chiuso etc...procedura invasiva, per ora da evitarsi!
Due anni fa è stata tentata la terapia farmacologica con antiaritmici di classe 1C interrotta dopo breve tempo per intollerabilità della stessa (oltre ad efficacia non risolutiva).
Di base ho in modo più o meno costante extrasistoli (BESV etc...) che per fortuna non avverto salvo che diventino veramente molto ravvicinate. Le stesse pare facciano da trigger per indurre le aritmie più complesse di cui soffro.
La frequenza è varia, di media circa 2 episodi al mese, l'intensità e durata altrettanto varia, dai pochi secondi o minuti a massimo 3 ore (per i quali mi sono recata al PS), la F.C. è arrivata anche piuttosto alta oltre 200 bpm.
Casualmente nell'estate del 2014 scopro tramite visita dall'otorinolaringoiatra di avere problemi di reflusso, inizio cura con inibitori di pompa, alginati e dieta appropriata, poi tramite visita internistica si arriva ad effettuare una gastroscopia. L'esito è stato: ernia iatale da scivolamento di medie dimensioni, gastrite, reflusso gastroesofageo (esofagite precedentemente curata con inibitori di pompa). L'internista ha ritenuto plausibile il collegamento tra manifestazioni aritmiche e problemi gastrici. Da sempre inoltre soffro di stipsi.
Inizio pertanto una cura, che prosegue tutt'ora, con assunzione costante prima di Pantorc 20/40 poi di Mepral 40 - 1/die, Gaviscon alla sera o al bisogno.
Da allora ho notato che gli episodi aritmici si associano sempre a disguidi gastrointestinali (mangiato cibi inadatti, cena pesante o a tarda ora, gonfiore, stipsi particolarmente ostinata….). Oppure che la comparsa è legata ad atteggiamenti non corretti (es: piegamento improvviso, seduta repentina etc..)
Da allora scopro casualmente che se durante l'episodio aritmico mi corico sul fianco sinistro nel giro di poco tempo (nei casi fortunati entro i max 5 minuti) il ritmo torna sinusale e inizio ad eruttare copiosamente.
Noto di non avere una respirazione corretta (profonda - di pancia), ma superficiale, corta e a volte quasi trattenuta (come se stessi in apnea).
Nonostante l’assunzione costante di gastroprotettore e alginato, comunque gli episodi, seppur di intensità più modesta e sempre a risoluzione spontanea, sono rimasti.
Vi chiedo è possibile che soffra di sindrome gastro cardiaca?
Nel caso quale cura dovrei fare per avere maggiori risultati? Quale atteggiamento dovrei tenere, che cibi evitare?
ho 41 anni, da 7 soffro di episodi di aritmia, ho avuto diversi tipi di manifestazione aritmica: AISV, TPSV, flutter atriale, fibrillazione atriale, quasi sempre a risoluzione spontanea. Ho fatto svariate visite cardiologiche e due studi elettrofisiologici con la speranza di procedere all'ablazione; nel primo tentativo non è stata indotta l'aritmia, nel secondo, dopo protocollo più aggressivo, è stato indotto con fatica un flutter atriale. Nell'atrio destro non si è trovata nessuna via anomala, pertanto si è interrotta la procedura rimandando un'eventuale ablazione a successiva potenziale seduta in cui si dovrebbe transitare dall'atrio destro, raggiungere il sinistro aprendo il “forame ovale” ora chiuso etc...procedura invasiva, per ora da evitarsi!
Due anni fa è stata tentata la terapia farmacologica con antiaritmici di classe 1C interrotta dopo breve tempo per intollerabilità della stessa (oltre ad efficacia non risolutiva).
Di base ho in modo più o meno costante extrasistoli (BESV etc...) che per fortuna non avverto salvo che diventino veramente molto ravvicinate. Le stesse pare facciano da trigger per indurre le aritmie più complesse di cui soffro.
La frequenza è varia, di media circa 2 episodi al mese, l'intensità e durata altrettanto varia, dai pochi secondi o minuti a massimo 3 ore (per i quali mi sono recata al PS), la F.C. è arrivata anche piuttosto alta oltre 200 bpm.
Casualmente nell'estate del 2014 scopro tramite visita dall'otorinolaringoiatra di avere problemi di reflusso, inizio cura con inibitori di pompa, alginati e dieta appropriata, poi tramite visita internistica si arriva ad effettuare una gastroscopia. L'esito è stato: ernia iatale da scivolamento di medie dimensioni, gastrite, reflusso gastroesofageo (esofagite precedentemente curata con inibitori di pompa). L'internista ha ritenuto plausibile il collegamento tra manifestazioni aritmiche e problemi gastrici. Da sempre inoltre soffro di stipsi.
Inizio pertanto una cura, che prosegue tutt'ora, con assunzione costante prima di Pantorc 20/40 poi di Mepral 40 - 1/die, Gaviscon alla sera o al bisogno.
Da allora ho notato che gli episodi aritmici si associano sempre a disguidi gastrointestinali (mangiato cibi inadatti, cena pesante o a tarda ora, gonfiore, stipsi particolarmente ostinata….). Oppure che la comparsa è legata ad atteggiamenti non corretti (es: piegamento improvviso, seduta repentina etc..)
Da allora scopro casualmente che se durante l'episodio aritmico mi corico sul fianco sinistro nel giro di poco tempo (nei casi fortunati entro i max 5 minuti) il ritmo torna sinusale e inizio ad eruttare copiosamente.
Noto di non avere una respirazione corretta (profonda - di pancia), ma superficiale, corta e a volte quasi trattenuta (come se stessi in apnea).
Nonostante l’assunzione costante di gastroprotettore e alginato, comunque gli episodi, seppur di intensità più modesta e sempre a risoluzione spontanea, sono rimasti.
Vi chiedo è possibile che soffra di sindrome gastro cardiaca?
Nel caso quale cura dovrei fare per avere maggiori risultati? Quale atteggiamento dovrei tenere, che cibi evitare?
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Da come descrive potrebbe realmente essere un sindrome gastro-cardiaca e nell'articolo al link troverà anche le modalità di controllo:
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/6459-la-sindrome-gastro-cardiaca-o-sindrome-di-roemheld.html
Cordialmente
Felice Cosentino - Milano
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/6459-la-sindrome-gastro-cardiaca-o-sindrome-di-roemheld.html
Cordialmente
Felice Cosentino - Milano
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Grazie molte per la celere risposta,
ho ri-letto l'articolo indicato.
Quindi nel mio caso, ovviamente previo consulto con il mio medico, potrebbe essere utile un trattamento farmacologico mirato (procinetici, antimeteorici, ecc.), in aggiunta alla cura che già sto facendo per il reflusso? La cura che sto facendo va bene?
Per quanto riguarda l'alimentazione, oltre ai cibi che già sto evitando per il reflusso (acidi, speziati, grassi, eccitanti etc..), ci sono altri cibi che è meglio non assumere, ad es. che gonfiano o fermentano? Esistono delle linee guida da consultare?
Per quanto riguarda l'attività fisica, oltre alle passeggiate post pasti (che alla sera sto cercando di fare), ci sono attività più indicate o meno? ad es. lo Yoga può essere utile (per la respirazione) o dannoso per le posizioni assunte?
Se durante l'aritmia non riesco a digerire (è capitato) posso provare ad utilizzare bicarbonato o simili?
Aggiungo che nel 2015 ho fatto un ecografia addome completo, nell'esito si riportava: "Esame parzialmente limitato da interposto meteorismo intestinale....omissis..... Milza e rene sn parzialmente mascherati da interposto meteorismo intestinale, per quanto valutabile nei limiti."
ho ri-letto l'articolo indicato.
Quindi nel mio caso, ovviamente previo consulto con il mio medico, potrebbe essere utile un trattamento farmacologico mirato (procinetici, antimeteorici, ecc.), in aggiunta alla cura che già sto facendo per il reflusso? La cura che sto facendo va bene?
Per quanto riguarda l'alimentazione, oltre ai cibi che già sto evitando per il reflusso (acidi, speziati, grassi, eccitanti etc..), ci sono altri cibi che è meglio non assumere, ad es. che gonfiano o fermentano? Esistono delle linee guida da consultare?
Per quanto riguarda l'attività fisica, oltre alle passeggiate post pasti (che alla sera sto cercando di fare), ci sono attività più indicate o meno? ad es. lo Yoga può essere utile (per la respirazione) o dannoso per le posizioni assunte?
Se durante l'aritmia non riesco a digerire (è capitato) posso provare ad utilizzare bicarbonato o simili?
Aggiungo che nel 2015 ho fatto un ecografia addome completo, nell'esito si riportava: "Esame parzialmente limitato da interposto meteorismo intestinale....omissis..... Milza e rene sn parzialmente mascherati da interposto meteorismo intestinale, per quanto valutabile nei limiti."
[#3]
Sono utili i procinetici ed un'alimentazione che riduca il meteorismo:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1858-pancia-gonfia-colon-irritabile-la-dieta-fodmap-puo-essere-una-soluzione.html
Può provare anche con lo yoga e va bene il bicarbonato.
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1858-pancia-gonfia-colon-irritabile-la-dieta-fodmap-puo-essere-una-soluzione.html
Può provare anche con lo yoga e va bene il bicarbonato.
[#6]
Utente
Di nuovo buongiorno dott. Cosentino,
mi chiedevo, come i cardiologi suggerirebbero l'ablazione per l'aritmia, ponendo che la stessa derivi da una ipotetica sindrome gastro cardiaca, esistono rimedi più efficaci, risolutivi o definitivi rispetto ai PPI e alginati? (proverò anche i procinetici).
Per quanto riguarda l'alimentazione, vedo nell'articolo che mi ha indicato che ci sono dei cibi indicati come da assumere per ridurre il meteorismo, che invece sarebbero "vietati" per la MRGE....quindi cosa mangiare, ma soprattutto NON mangiare?
Sarebbe utile un nutrizionista che adatti una dieta ad hoc? (che non sia acida, che non rallenti lo svuotamento gastrico, che non diminuisca il tono dello sfintere - anche se sulla gastroscopia c'è scritto cardias completamente incontinente)
Grazie di nuovo
cordiali saluti
mi chiedevo, come i cardiologi suggerirebbero l'ablazione per l'aritmia, ponendo che la stessa derivi da una ipotetica sindrome gastro cardiaca, esistono rimedi più efficaci, risolutivi o definitivi rispetto ai PPI e alginati? (proverò anche i procinetici).
Per quanto riguarda l'alimentazione, vedo nell'articolo che mi ha indicato che ci sono dei cibi indicati come da assumere per ridurre il meteorismo, che invece sarebbero "vietati" per la MRGE....quindi cosa mangiare, ma soprattutto NON mangiare?
Sarebbe utile un nutrizionista che adatti una dieta ad hoc? (che non sia acida, che non rallenti lo svuotamento gastrico, che non diminuisca il tono dello sfintere - anche se sulla gastroscopia c'è scritto cardias completamente incontinente)
Grazie di nuovo
cordiali saluti
[#8]
Utente
Perfetto, mi informerò!
E per "mi chiedevo, come i cardiologi suggerirebbero l'ablazione per l'aritmia, ponendo che la stessa derivi da una ipotetica sindrome gastro cardiaca, esistono rimedi più efficaci, risolutivi o definitivi rispetto ai PPI e alginati? (proverò anche i procinetici)."
E per "mi chiedevo, come i cardiologi suggerirebbero l'ablazione per l'aritmia, ponendo che la stessa derivi da una ipotetica sindrome gastro cardiaca, esistono rimedi più efficaci, risolutivi o definitivi rispetto ai PPI e alginati? (proverò anche i procinetici)."
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 13.8k visite dal 30/07/2016.
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