Il medico gli ha eseguito la biopsia dell'esofago il quale esito e'
Buonasera vi volevo porre una domanda il 3 di febbraio mio suocero di 76 anni ha effettuato una gastroscopia perche' aveva dolori allo stomaco sempre +riccorenti l'esito e' stato ernia iatale +2 ulcere+esofagite da reflusso il medico gli ha eseguito la biopsia dell'esofago il quale esito e' di displasia di grado moderato so che sono cellule precancerose e non tumore e che sono da tenere sotto controllo ma so anche che bisogna tenerle sotto controllo ma secondo lei qual'e' la cura migliore
la ringrazio per la sua eventuale risposta
la ringrazio per la sua eventuale risposta
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Gentile Utente,
a quanto ho capito il collega ha eseguito la biopsia a livello di ulcere esofagee. Come Lei giustamente ha intuito bisogna curare le ulcere e fare in modo che il quadro infiammatorio prolungato che ha portato alla displasia regredisca. Non c'è da allarmarsi ma da curarsi. Suggerirei una cura con un inibitore di pompa protonica (ad ex. Pariet da 20 mg da assumersi prima di colazione e prima di cena per un tempo prolungato) ed un protettore di parete (ad ex. Gadral da 800 mg 3 volte al dì). L'inibizione dell'acidità fa si che il reflusso non sia acido e non dia fastidio alla parete esofagea, la quale non è avvezza (come lo stomaco) a sopportare forti acidità.
Comunque resti in stretto contatto con il suo gastroenterologo di fiducia.
Un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
a quanto ho capito il collega ha eseguito la biopsia a livello di ulcere esofagee. Come Lei giustamente ha intuito bisogna curare le ulcere e fare in modo che il quadro infiammatorio prolungato che ha portato alla displasia regredisca. Non c'è da allarmarsi ma da curarsi. Suggerirei una cura con un inibitore di pompa protonica (ad ex. Pariet da 20 mg da assumersi prima di colazione e prima di cena per un tempo prolungato) ed un protettore di parete (ad ex. Gadral da 800 mg 3 volte al dì). L'inibizione dell'acidità fa si che il reflusso non sia acido e non dia fastidio alla parete esofagea, la quale non è avvezza (come lo stomaco) a sopportare forti acidità.
Comunque resti in stretto contatto con il suo gastroenterologo di fiducia.
Un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5k visite dal 23/02/2006.
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