Reflusso gastroesofageo patologico in età pediatrica (1 mese)

Preg.mi professionisti,
mia figlia è nata il 10 giugno 2016 con parto spontaneo. Peso alla nascita: 2910 g.
Sino al 15° giorno di vita tutto bene, ma a partire dal 16° giorno appariva via via più insofferente, dolorante, “inappetente” (invero era affamata, ma rinunciava al pasto per paura del dolore) e, da ultimo, anche sempre più sonnolenta. Sino a divenire, lunedì 4 luglio (24° giorno di vita), autenticamente letargica: assumeva solo 130 g di latte materno (di cui fin qui si era nutrita in via esclusiva con successo) in 24 ore nette. Lo stesso giorno registravamo un calo di ben 60 g negli ultimi 7 giorni.
Tentavamo quindi il biberon, con esiti scadenti: martedì 5 luglio, dopo essere faticosamente riuscita ad assumere 50 ml intorno alle 11, li vomitava due ore dopo. Pertanto la portavamo in ospedale, dove sarà ricoverata per 11 giorni (TIN).

Veniva dimessa il 16 luglio con una diagnosi di candidosi del cavo orale, infezione delle vie urinarie da E. Coli e reflusso gastroesofageo (che il suddetto reparto qualificava come “importante”, ragione principale dei suoi problemi di alimentazione e causa di un'esofagite) ed una terapia da proseguire a casa di Ranidil sciroppo (1 ml due volte al dì), Perfecto gocce (10 gocce/die per 10 gg) e posizione antireflusso. Risultavano invece risolte sia la candidosi che l’infezione urinaria (trattate rispettivamente con Daktarin gel e Augmentin). Frattanto riprendeva peso: 3530 g alle dimissioni.

Ora mia figlia appare globalmente meno sonnolenta, per quanto ancora palesemente debilitata, ma insofferente almeno quanto prima: piange spesso un pianto inconsolabile; mostra ritrosia a poppare (che le procura dolore sin dall'ingresso del latte in bocca); si avvertono i reflussi risalire continuamente lungo l’esofago (con relativa reazione di dolore della piccola); è disturbata ininterrottamente da singhiozzi e singulti; durante il sonno ha frequenti "scatti" con gli arti, talvolta apre ripetutamente gli occhi senza risvegliarsi ed emette rumori che fanno pensare ad un respiro "sporco" ed episodicamente a qualche breve episodio di apnea.

I reflussi sono estremamente frequenti e la svegliano nel sonno, pregiudicando in modo significativo la qualità del riposo sia diurno che notturno. Alimentarla in modo sufficiente significa dedicarsi esclusivamente a questa causa: le sue poppate (indicativamente sei al giorno, una ogni 3 ore e mezza con una pausa più lunga di notte) non durano mai meno di un'ora e mezza, durante le quali la bambina si attacca e si stacca violentemente dal seno/biberon, si lamenta e piange, cade nel sonno, rifiuta il pasto per poi richiederlo poco dopo (e magari rifiutarlo nuovamente) etc.

Si può forse approfondire l’indagine sulle sue condizioni di salute? Se sì, come? La terapia indicata è corretta e sufficiente? Vi sono altri rimedi a cui potremmo ricorrere per darle sollievo?

Certo di Vs. cortese riscontro, ringrazio fin d’ora e invio cordiali saluti.
[#1]
Dr. Carmelo Favara Gastroenterologo 866 30
Le devo fare una domanda: ha problemi di diarrea?? se si, è stato valutato se la bambina ha un'intolleranza al lattosio??
La malattia da reflusso a quasta età è quasi fisiologica in quanto gli organi deputati al contenimento non sono idonei, la terapia và bene ma mi rivolgerei ad un centro di pediatria che si occupa di reflusso patologico.
cordialità

Dr. Carmelo Favara
www.gastroenterologi.altervista.org

[#2]
Utente
Utente
Buonasera. No, nessun episodio di diarrea. Ha avuto problemi sin dai primissimi giorni di vita in termini di coliche gassose, che ci hanno spesso costretto a stimolarla. All'epoca la consistenza delle feci era piuttosto liquida in quanto la bimba si nutriva esclusivamente di latte materno, mentre ora (latte materno + formulato) le evacuazioni sono molto diminuite di numero e le feci hanno una densità più consistente. Il lattosio si trova maggiormente nel latte materno o in quello formulato?
Dove possiamo trovare un centro specializzato in reflusso pediatrico in Abruzzo o su Roma?
Grazie.
[#3]
Utente
Utente
Piccola curiosità: perché la mia richiesta è stata "etichettata" con Ansia?

Intanto mi è buona l'occasione per aggiungere che l'ipereccitabilità di mia figlia pare peggiorare di giorno in giorno, influenzando sia il sonno che l'alimentazione.
Le poppate diventano sempre più lunghe e faticose e la bambina accusa dolore all'ingresso del latte in bocca, cosicché ingaggia ogni volta una sorta di lotta intestina tra la sua fame e il suddetto dolore.
Si stanno moltiplicando anche fenomeni "accessori", come scatti poderosi e improvvisi degli arti (sia da sveglia che nel sonno), momenti di trance con gli occhi sbarrati (o sonno ad occhi aperti), brevi (ma frequenti) episodi di apnea ed altri in cui sembra che latte (o Ranidil o latte refluito) le vadano "di traverso", ha cominciato a russare nel sonno e durante la poppata e, in generale, ha un respiro "sporco".
Inoltre la patina bianca sulla sua lingua, unita a certe espressioni e gestualità della piccola (mani in bocca durante pianti inconsolabili, nonché il suo tipico dolore all'ingresso del latte in bocca) ci suggerisce una recidiva di mughetto, per il quale era già stata curata con Daktarin durante il suo ricovero in TIN dal 5 al 12 luglio.
Abbiamo consultato ben quattro pediatri diversi, che tuttavia hanno mostrato tutti la tendenza a minimizzare i sintomi suddetti, nonché una scarsissima attitudine all'ascolto, ed una ottusa ostinazione a considerare ogni problema emerso come slegato da tutti gli altri.
Impressioni? È il caso di procedere a qualche visita specialistica? Grazie. Saluti.
[#4]
Dr. Carmelo Favara Gastroenterologo 866 30
L'unico consiglio,che tramite questo mezzo le possa dare, è di affidarsi ad un centro specialistico pediatrico che possa tenere sotto controllo i sintomi della piccola... mi creda non è facile poterla aiutare così...
si affidi a chi ha esperienza e possa stare accanto a voi e alla bimba con attenzione e professionalità
auguri
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