Una gastroscopia, mi ha diagnosticato un reflusso gastroesofageo
Salve. Da circa due settimane, dopo aver bevuto una piccola birra da 33 cl (4,5% alcool) e aver mangiato della pizza, all'improvviso ho provato come un intenso bruciore per tutto l'esofago, che via via si è andato acuendo; allarmato, mi sono subito recato dal mio medico di base, che, senza prescrivermi una gastroscopia, mi ha diagnosticato un reflusso gastroesofageo (complice anche la familiarità della patologia, dato che mia mamma e mio padre ne soffrono), dicendomi di assumere delle pillole, chiamate Zaprol, per una settimana consecutiva e poi comunicarle gli esiti. Dopo una settimana e mezzo, ho sicuramente trovato giovamento, ma sospendendo la terapia ho notato che il reflusso si riacuisce, anche senza ingurgitare cibo vietato (alcool, caffeina e dolciumi vari su tutti); devo però far presente che quest'ultimo periodo è stato fonte di tanto stress, complice anche l'università, il caldo e i preparativi per un viaggio che (si spera, dopo l'esordio di questa sintomatologia) dovrò fare in Ungheria per una settimana ad Agosto; come devo comportarmi? Quali sono i cibi che devo evitare? E' una cosa transitoria o me la dovrò portare dietro per tutta la vita?
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Si tratta di reflusso e la terapia deve essere continuata almeno per altri 30 giorni. Potrebbe essere un problema transitorio.
Ecco gli accorgimenti alimentari:
https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html
Cordialmente
Felice Cosentino - Milano
Ecco gli accorgimenti alimentari:
https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html
Cordialmente
Felice Cosentino - Milano
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
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Utente
Grazie per la risposta; volevo comunque informarla di aver sospeso gli inibitori di pompa poichè fastidiosi per il mio stomaco, sostituendo la terapia con NeoCarvi sotto indicazione del medico, medicinale che ha fatto sì che il bruciore scomparisse. Quel che rimane, invece, è una sensazione di pesantezza alla bocca dello stomaco e un'eccessiva eruttazione, che risultano molto fastidiose poichè costanti per tutto il giorno: a cosa possono essere dovute? Possono essere un rimasuglio dell'azione degli inibitori, che in totale ho preso per una settimana e poco più come accennato precedentemente?
P.S. Nel primo post ho omesso di soffrire di una blanda forma di Morbo di Gilbert,
P.S. Nel primo post ho omesso di soffrire di una blanda forma di Morbo di Gilbert,
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Utente
Gentile Dr. Cosentino, mi permetto di recuperare questa discussione risalente quasi a due mesi fa per aggiornarla riguardo la mia sintomatologia.
Dopo aver passato le pene dell'inferno per quasi un mese e mezzo, giorno 31 Agosto ho deciso di andare dal gastroenterologo per l'aggravarsi dei sintomi: se dapprima per qualche giorno stavo bene, riuscendo a digerire tutto (due i casi particolari, tra i tanti: uno in vacanza dai miei parenti, periodo in cui avevo sospeso l'esomeprazolo, e uno in Ungheria, dove mi è capitato di mangiare una cotoletta fritta insieme a del cibo piccante, oltre a bere Coca Cola e mangiare cioccolato, tutto questo sempre dopo aver sospeso il sopracitato medicinale a causa di un'infezione polmonare che mi ha obbligato ad una terapia antibiotica di una settimana) ora non riesco a digerire più niente, oltre ad avere la costante sensazione di dover ruttare per liberare lo stomaco, un peso a livello del cardias e tutta la regione addominale superiore contratta con continui spasmi e dolorini, che mi provocano una sensazione di paralisi dello stomaco.
Il medico, dopo mezzora di colloquio, mi ha diagnosticato la tanto famigerata Malattia da Reflusso Gastroesofageo, e mi ha prescritto una cura/bomba con Pantoprazolo 40 mg mezzora prima della colazione, Raxar 5 minuti prima e Gaviscon un'ora dopo i pasti principali, oltre ad una dieta morigeratissima, per due mesi; se eventualmente la cura dovesse fallire, si procederà con una gastroscopia.
Ora, nonostante tutte le rassicurazioni che il medico mi abbia fatto, ho una paura profonda e radicata: quella di avere un tumore, perchè mi sembra strano passare così radicalmente da uno stato di piena salute ad uno stato di sofferenza, soprattutto alla mia età (24 anni), anche se non ho nè sangue nelle feci (che sono del tutto regolari, forse un po' più morbide da quando prendo il Raxar) nè ho mai vomitato sangue o cose simili; inoltre non mi sento stanco o spossato e le analisi del sangue risalenti al 18 Luglio sono del tutto regolari.
Altra ipotesi è quella delle intolleranze alimentari, che dovrei valutare, anche se non ho quasi mai gonfiore e, come già detto in precedenza, le feci hanno colore regolare, così come è regolare l'alvo.
Ultima cosa, Sabato scorso ho avvertito un violento bruciore alla bocca dello stomaco che è risalito fino all'esofago, risoltosi poi con una bustina di Gaviscon, ma da là sono cominciate, ancora più violente, tutte le sintomatologie che ho descritto sopra.
Ora, le chiedo: entro quando dovrebbero vedersi i primi risultati della terapia? Quali esami posso fare nel frattempo per evitare di impressionarmi ulteriormente?
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
P.S. durante la terapia antibiotica per l'infezione polmonare non ho quasi mai avvertito bruciore o crampi.
Dopo aver passato le pene dell'inferno per quasi un mese e mezzo, giorno 31 Agosto ho deciso di andare dal gastroenterologo per l'aggravarsi dei sintomi: se dapprima per qualche giorno stavo bene, riuscendo a digerire tutto (due i casi particolari, tra i tanti: uno in vacanza dai miei parenti, periodo in cui avevo sospeso l'esomeprazolo, e uno in Ungheria, dove mi è capitato di mangiare una cotoletta fritta insieme a del cibo piccante, oltre a bere Coca Cola e mangiare cioccolato, tutto questo sempre dopo aver sospeso il sopracitato medicinale a causa di un'infezione polmonare che mi ha obbligato ad una terapia antibiotica di una settimana) ora non riesco a digerire più niente, oltre ad avere la costante sensazione di dover ruttare per liberare lo stomaco, un peso a livello del cardias e tutta la regione addominale superiore contratta con continui spasmi e dolorini, che mi provocano una sensazione di paralisi dello stomaco.
Il medico, dopo mezzora di colloquio, mi ha diagnosticato la tanto famigerata Malattia da Reflusso Gastroesofageo, e mi ha prescritto una cura/bomba con Pantoprazolo 40 mg mezzora prima della colazione, Raxar 5 minuti prima e Gaviscon un'ora dopo i pasti principali, oltre ad una dieta morigeratissima, per due mesi; se eventualmente la cura dovesse fallire, si procederà con una gastroscopia.
Ora, nonostante tutte le rassicurazioni che il medico mi abbia fatto, ho una paura profonda e radicata: quella di avere un tumore, perchè mi sembra strano passare così radicalmente da uno stato di piena salute ad uno stato di sofferenza, soprattutto alla mia età (24 anni), anche se non ho nè sangue nelle feci (che sono del tutto regolari, forse un po' più morbide da quando prendo il Raxar) nè ho mai vomitato sangue o cose simili; inoltre non mi sento stanco o spossato e le analisi del sangue risalenti al 18 Luglio sono del tutto regolari.
Altra ipotesi è quella delle intolleranze alimentari, che dovrei valutare, anche se non ho quasi mai gonfiore e, come già detto in precedenza, le feci hanno colore regolare, così come è regolare l'alvo.
Ultima cosa, Sabato scorso ho avvertito un violento bruciore alla bocca dello stomaco che è risalito fino all'esofago, risoltosi poi con una bustina di Gaviscon, ma da là sono cominciate, ancora più violente, tutte le sintomatologie che ho descritto sopra.
Ora, le chiedo: entro quando dovrebbero vedersi i primi risultati della terapia? Quali esami posso fare nel frattempo per evitare di impressionarmi ulteriormente?
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
P.S. durante la terapia antibiotica per l'infezione polmonare non ho quasi mai avvertito bruciore o crampi.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.2k visite dal 12/07/2016.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.