A giorni mi recherò dal mio medico
Gent.mi dottori, ho effettuato l'esame in oggetto che ha dato il seguente risultato:
ESOFAGO: presenza di strie iperemiche a carico della mucosa precardiale.Giunzione esofago gastrica in sede, ma ipotonica. STOMACO: strie iperemiche a carico della mucosa antrale. DUODENO: nulla da segnalare sino alla II porzione. La ricerca dell'HP risulta negativa.
A giorni mi recherò dal mio medico,intanto vi chiedo cortesemente di chiarirmi in termini accessibili tale diagnosi. vi ringrazio anticipatamente
ESOFAGO: presenza di strie iperemiche a carico della mucosa precardiale.Giunzione esofago gastrica in sede, ma ipotonica. STOMACO: strie iperemiche a carico della mucosa antrale. DUODENO: nulla da segnalare sino alla II porzione. La ricerca dell'HP risulta negativa.
A giorni mi recherò dal mio medico,intanto vi chiedo cortesemente di chiarirmi in termini accessibili tale diagnosi. vi ringrazio anticipatamente
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Gentile Utente,
partiamo dal principio...per quale sintomatologia ha eseguito questa indagine endoscopica? Il referto dice in parole spero più comprensibili ai non addetti ai lavori che è presente una infiammazione a livello dell'ultima parte dell'esofago prima di entrare nello stomaco e lo stesso dicasi a livello dell'ultima porzione dello stomaco. L'esofago e lo stomaco sono separati tra loro da una sorta di valvola detta cardias che serve a bloccare il refluire del contenuto gastrico verso l'esofago. L'esofago non è in grado di sopportare la stessa acidità dello stomaco ed un reflusso di sostanze acide verso di esso fa infiammare la sua parete interna. Nel suo caso il cardias è un pò "debole", nel senso che non chiude bene come dovrebbe. Aggiungo che questo tipo di alterazioni sono molto comuni nella popolazione e le raccomando tranqullità. Di sicuro è opportuno agire di concerto con il suo medico di famiglia. Lo consulti.
Un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
partiamo dal principio...per quale sintomatologia ha eseguito questa indagine endoscopica? Il referto dice in parole spero più comprensibili ai non addetti ai lavori che è presente una infiammazione a livello dell'ultima parte dell'esofago prima di entrare nello stomaco e lo stesso dicasi a livello dell'ultima porzione dello stomaco. L'esofago e lo stomaco sono separati tra loro da una sorta di valvola detta cardias che serve a bloccare il refluire del contenuto gastrico verso l'esofago. L'esofago non è in grado di sopportare la stessa acidità dello stomaco ed un reflusso di sostanze acide verso di esso fa infiammare la sua parete interna. Nel suo caso il cardias è un pò "debole", nel senso che non chiude bene come dovrebbe. Aggiungo che questo tipo di alterazioni sono molto comuni nella popolazione e le raccomando tranqullità. Di sicuro è opportuno agire di concerto con il suo medico di famiglia. Lo consulti.
Un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Gent.mo dott. Pastore, la ringrazio per la chiara e rapida risposta al mio quesito.La informo che l'esame mi è stato prescritto dal mio medico in seguito a ripetuti fenomeni di reflusso gastroesofageo verificatesi in quest'ultimo periodo.
Approfitterei ancora per chiederle se lei condivide la cura che il mio medico di base, da me consultato, mi ha prescritto.
Pantorc 40 una scatola
Pantorc 20 una scatola
Gaviscon
la ringrazio e porgo distinti saluti
Approfitterei ancora per chiederle se lei condivide la cura che il mio medico di base, da me consultato, mi ha prescritto.
Pantorc 40 una scatola
Pantorc 20 una scatola
Gaviscon
la ringrazio e porgo distinti saluti
[#3]
Caro Utente,
si, sono in accordo con il suo medico curante. L'associazione proposta è tra un inibitore di pompa protonica (pantorc) che abbassa l'acidità gastrica, ed un protettore di barriera (gaviscon) che protegge direttamente la parete dello stomaco. Tale cura ritengo debba essere proseguita per almeno 1 mese. Il fatto che le abbia prescritto due dosaggi di pantorc è motivato dal fatto che il dosaggio da 40 mg è la dose di attacco, quello da 20 è la dose di mantenimento. Resti in stretto contatto con il suo curante per valutare l'opportunità di proseguire eventualmente la cura oltre il mese o ripeterla di tanto in tanto.
Cordialità,
Dr. Carlo Pastore
si, sono in accordo con il suo medico curante. L'associazione proposta è tra un inibitore di pompa protonica (pantorc) che abbassa l'acidità gastrica, ed un protettore di barriera (gaviscon) che protegge direttamente la parete dello stomaco. Tale cura ritengo debba essere proseguita per almeno 1 mese. Il fatto che le abbia prescritto due dosaggi di pantorc è motivato dal fatto che il dosaggio da 40 mg è la dose di attacco, quello da 20 è la dose di mantenimento. Resti in stretto contatto con il suo curante per valutare l'opportunità di proseguire eventualmente la cura oltre il mese o ripeterla di tanto in tanto.
Cordialità,
Dr. Carlo Pastore
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Concordo con quanto detto dal Collega che mi ha preceduto. Mi permetto di aggiungere che probabilmente, vista la sintomatologia da reflusso e la risposta endoscopica, potrà essere necessario prolungare la terapia pe run periodo più lungo. E' importante evitare i fattori di rischio eventuali quali il fumo, eccedenza ponderale, l'uso di bevande gassate e cibi grassi, la menta e la cioccolata. E'altresi importante verificare se vi sono altri fattori che possano aver favorito i reflussi (ad esempio farmaci assunti per altri motivi).
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Roberto Mangiarotti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.1k visite dal 21/02/2006.
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