Replicazione epatica
Mio padre, 83 anni, da circa venti giorni accusa forte debolezza e giramenti di testa. Ha effettuato delle analisi che danno valori alterati nella ves (85), proteine (50), proteina C reattiva (133), ferro (12), anti tiroide tg (98), anti tiroide tpo (78).
Ecografia addome completo: "presenza di multiple tumefazioni linfonodali delle stazioni lomboaortiche esaminate, la maggiore di 6 cm. Milza di dimensioni aumentate (diametro bipolare 14,5 cm) con ecostruttura omogenea, milza accessoria di 16 mm. Fegato di dimensioni nei limiti della norma con ecostruttura disomogenea per la presenza in sede ilare di formazione nodulare di circa 3 cm. Reni in sede senza evidenti segni di idronefrosi; presenza di formazione cistica corticale a sinistra di circa 37 mm. Vescica poco distesa. Presenza di ectasia dell'aorta addominale che mostra diametro massimo di circa 3 cm. I reperti descritti necessitano di essere integrati mediante esame TC con mezzo di contrasto".
Ha eseguito la tac all'addome ed una gastroscopia il cui referto è il seguente:
"Esofago con aspetto regolare. Cardias competente. Stomaco con lume regolare. Mucosa iperemica in sede antrale. Presenza di compressione abestrinseca delle dimensioni di circa 5 cm a livello del corpo-fondo. Piloro regolare. Bulbo duodenale e duodeno II porzione con aspetto nella norma". Conclusioni: Gastropatia antrale. Compressione estrinseca del fondo gastrico. Note anamnestiche: presenza di verosimile replicazione epatica.
Oggi ha eseguito una biopsia ed il referto sarà pronto tra qualche giorno. Il dottore mi ha detto che nella migliore delle ipotesi si tratta di un linfoma e nella peggiore un cancro alle vie biliari.
Può gentilmente darmi un suo parere? Inoltre vorrei capire cosa significa replicazione epatica. Aggiungo che mio padre ha sempre goduto di buona salute, non ha mai avuto malattie importanti, nessun problema particolare fino a venti giorni fa. Nel caso dovesse trattarsi di un cancro alle vie biliari, quale sarebbe la possibilità di sopravvivenza?
Grazie della sua attenzione
Ecografia addome completo: "presenza di multiple tumefazioni linfonodali delle stazioni lomboaortiche esaminate, la maggiore di 6 cm. Milza di dimensioni aumentate (diametro bipolare 14,5 cm) con ecostruttura omogenea, milza accessoria di 16 mm. Fegato di dimensioni nei limiti della norma con ecostruttura disomogenea per la presenza in sede ilare di formazione nodulare di circa 3 cm. Reni in sede senza evidenti segni di idronefrosi; presenza di formazione cistica corticale a sinistra di circa 37 mm. Vescica poco distesa. Presenza di ectasia dell'aorta addominale che mostra diametro massimo di circa 3 cm. I reperti descritti necessitano di essere integrati mediante esame TC con mezzo di contrasto".
Ha eseguito la tac all'addome ed una gastroscopia il cui referto è il seguente:
"Esofago con aspetto regolare. Cardias competente. Stomaco con lume regolare. Mucosa iperemica in sede antrale. Presenza di compressione abestrinseca delle dimensioni di circa 5 cm a livello del corpo-fondo. Piloro regolare. Bulbo duodenale e duodeno II porzione con aspetto nella norma". Conclusioni: Gastropatia antrale. Compressione estrinseca del fondo gastrico. Note anamnestiche: presenza di verosimile replicazione epatica.
Oggi ha eseguito una biopsia ed il referto sarà pronto tra qualche giorno. Il dottore mi ha detto che nella migliore delle ipotesi si tratta di un linfoma e nella peggiore un cancro alle vie biliari.
Può gentilmente darmi un suo parere? Inoltre vorrei capire cosa significa replicazione epatica. Aggiungo che mio padre ha sempre goduto di buona salute, non ha mai avuto malattie importanti, nessun problema particolare fino a venti giorni fa. Nel caso dovesse trattarsi di un cancro alle vie biliari, quale sarebbe la possibilità di sopravvivenza?
Grazie della sua attenzione
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<<Fegato di dimensioni nei limiti della norma con ecostruttura disomogenea per la presenza in sede ilare di formazione nodulare di circa 3 cm. >>
E' plausibile che si tratti di un problema neoplastico dell'ilo epatico e che per "replicazione epatica" l'endoscopista abbia voluto intendere una presuta ulteriore nodulazione neoplastica di tale origine.
Troppo poco sul piano diagnostico per poter esprimere qualunque sensato giudizio diagnostico e, men che meno, prognostico.
Deve necessariamente completare l'iter diagnostico.
Cordialità
Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista Digestivo
www.enterologia.it
www.transnasale.it
E' plausibile che si tratti di un problema neoplastico dell'ilo epatico e che per "replicazione epatica" l'endoscopista abbia voluto intendere una presuta ulteriore nodulazione neoplastica di tale origine.
Troppo poco sul piano diagnostico per poter esprimere qualunque sensato giudizio diagnostico e, men che meno, prognostico.
Deve necessariamente completare l'iter diagnostico.
Cordialità
Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista Digestivo
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 23/06/2016.
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