Parare su EGDS e visita
Buongiorno gentili Dottori.
Vorrei un vostro parere sui miei problemi.
Da alcuni anni soffro di problemi digestivi, che mi provocano dbruciori di stomaco, ritorno di acido, nausea, sensazione di pesantezza e digestione lunga. Così, nel 2011 ho esguito una EGDS dal seguente referto:
"Esofago regolare: Cardias incontinente con ernia iatale di medie dimensioni. Stomaco con abbondante reflusso biliare e mucosa iperemica in sede antrale. Bulbo duodenale e duodeno discendente regolare. Biopsie in duodeno discendente e stomaco" All'esame istologico "lembi di mucosa gastrica con note di flogosi cronica superficiale inattiva". Da allora mi è stato prescritto il RAXAR, due compresse prima dei pasti e il debridat una prima dei pasti. Gaviscon a Plasil al bisogno. Ho eseguito nel 2014 gli esami per la ricerca della malattia celiaca, risultati negativi. E' risultata una intolleranza al lattosio e al pomodoro che tengo sotto controllo cercando di eliminare il più possibile tali alimenti. Per l'intolleranza al lattosio mi hanno consigliato il LACDIGEST prima di una eventuale assunzione di latte. Esami ripetuti a gennaio 2016 con gli stessi risultati. Esguiti diverse volte esami per la ricerca di helycobacter risultati sempre negativi.
Visto il perdurare di questi problemi, ad Aprile ho fatto una nuova EGDS e il referto dice "Esofago regolare, linea Z regolare. Cardias incontinente con minima ernia iatale. Stomaco distensibile a plicatura conservata, importante ristagno biliare. Lieve gastrite biliare. Piloro regolare. Duodenite fino alla seconda porzione. Biopsie in antro e duodeno". All'esame istologico, tutto negativo. Terapia rimasta invariata.
Premetto che il mio alvo è sempre stato piuttosto regolare. Ma da circa un mese e mezzo ,a questi sintomi si sono aggiunti dolori addominali, gonfiore e stipsi (anche quattro giorni di distanza tra una e l'altra evaquazione). Il dolore si localizza maggiormente in regione sx e dx dell'addome, difficilmente in quella centrale. Ad aprile dell'anno passato ho affettuato un ecografia addome da cui è risultato "lieve ingrossamento epatico, valori epatici nella norma".
Ho esguito una vistita gastroenterologica qualche settimana fa da cui si dice: "pz affatto da matattia reflusso GE e colon irritabile: EO addome piano ben trattabile senza reazione di difesa. Ecograficamente non inspessimenti delle anse intestinali: Eseguire ricerca sangue occulto nelle feci su tre campioni e aggiungere alla terapia in atto Benefibra, una bustina die la settimana". Il grastroenterologo avrebbe anche detto che "l'ingrossamento epatico" visto nell'ecografia precedente potrebbe invece essere dovuto al fatto che secondo lui il mio fegato è più basso rispetto alla norma.
Attualmente, i sintomi sono sempre gli stessi, più o meno presenti, ma sempre presenti. Chiedo un vostro parere in merito a tutto questo, a quello che è stato fatto fino ad ora. Se ci sono ulteriori esami da fare o terapie migliori.
Ringrazio fin da ora per la disponibilità.
Vorrei un vostro parere sui miei problemi.
Da alcuni anni soffro di problemi digestivi, che mi provocano dbruciori di stomaco, ritorno di acido, nausea, sensazione di pesantezza e digestione lunga. Così, nel 2011 ho esguito una EGDS dal seguente referto:
"Esofago regolare: Cardias incontinente con ernia iatale di medie dimensioni. Stomaco con abbondante reflusso biliare e mucosa iperemica in sede antrale. Bulbo duodenale e duodeno discendente regolare. Biopsie in duodeno discendente e stomaco" All'esame istologico "lembi di mucosa gastrica con note di flogosi cronica superficiale inattiva". Da allora mi è stato prescritto il RAXAR, due compresse prima dei pasti e il debridat una prima dei pasti. Gaviscon a Plasil al bisogno. Ho eseguito nel 2014 gli esami per la ricerca della malattia celiaca, risultati negativi. E' risultata una intolleranza al lattosio e al pomodoro che tengo sotto controllo cercando di eliminare il più possibile tali alimenti. Per l'intolleranza al lattosio mi hanno consigliato il LACDIGEST prima di una eventuale assunzione di latte. Esami ripetuti a gennaio 2016 con gli stessi risultati. Esguiti diverse volte esami per la ricerca di helycobacter risultati sempre negativi.
Visto il perdurare di questi problemi, ad Aprile ho fatto una nuova EGDS e il referto dice "Esofago regolare, linea Z regolare. Cardias incontinente con minima ernia iatale. Stomaco distensibile a plicatura conservata, importante ristagno biliare. Lieve gastrite biliare. Piloro regolare. Duodenite fino alla seconda porzione. Biopsie in antro e duodeno". All'esame istologico, tutto negativo. Terapia rimasta invariata.
Premetto che il mio alvo è sempre stato piuttosto regolare. Ma da circa un mese e mezzo ,a questi sintomi si sono aggiunti dolori addominali, gonfiore e stipsi (anche quattro giorni di distanza tra una e l'altra evaquazione). Il dolore si localizza maggiormente in regione sx e dx dell'addome, difficilmente in quella centrale. Ad aprile dell'anno passato ho affettuato un ecografia addome da cui è risultato "lieve ingrossamento epatico, valori epatici nella norma".
Ho esguito una vistita gastroenterologica qualche settimana fa da cui si dice: "pz affatto da matattia reflusso GE e colon irritabile: EO addome piano ben trattabile senza reazione di difesa. Ecograficamente non inspessimenti delle anse intestinali: Eseguire ricerca sangue occulto nelle feci su tre campioni e aggiungere alla terapia in atto Benefibra, una bustina die la settimana". Il grastroenterologo avrebbe anche detto che "l'ingrossamento epatico" visto nell'ecografia precedente potrebbe invece essere dovuto al fatto che secondo lui il mio fegato è più basso rispetto alla norma.
Attualmente, i sintomi sono sempre gli stessi, più o meno presenti, ma sempre presenti. Chiedo un vostro parere in merito a tutto questo, a quello che è stato fatto fino ad ora. Se ci sono ulteriori esami da fare o terapie migliori.
Ringrazio fin da ora per la disponibilità.
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I disturbi riferiti sembrano attribuibili ad una IBS. Molto importante è l'attività fisica per migliorare i problemi di difficoltà di evacuazione. Sarebbe opportuno considerare, se il gastroenterologo che la segue è d'accordo, l'opportunità di eseguire uno studio del transito intestinale onde valutare la presenza di un rallentato transito o una ODS.
Dr. Roberto Rossi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 22/06/2016.
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