Stipsi, IBS-C, occlusione, Ogilvie
Buongiorno.
Scrivo per un problema grave di costipazione.
Ho 39 anni e da ottobre 2014 la mia sindrome di colon irritabile a variante mista si é degenerata in quella stitica. La diagnosi viene dalla gastroenterologia di un'azienda ospedaliera universitaria del N.Est sulla base principalmente di sintomi che qui riassumo.
In quest'ultimo periodo circa una volta alla settimana ho una crisi di simil-occlusione intestinale (termine utilizzato dalla GE) con vomito preceduto da un paio d'ore di nausea e emicrania fortissima. Gli episodi si risolvono in circa 6h in cui avvengono ripetute dolorose defecazioni di minime quantità di feci non dure. Notevole la tensione addominale e i crampi.
All'inizio, da ottobre 2014, gli episodi avvenivano circa ogni 2 mesi ma nel 2015 si sono fatti più frequenti (1 al mese). Presente quasi tutti i giorni la sensazione di svuotamento incompleto.
Mi è stato prescritto Constella che si dimostra utile ma difficile da dosare. Se assunto subito dopo un pasto procura una diarrea che si protrae per 6/7 ore. Se assunto lontano dal pasto, produce gonfiore e nessuna evacuazione. A volte anche con un beneficio parziale immediato, capita che il giorno dopo io sia "bloccato" e con nessuna evacuazione.
Essendo difficile regolarsi con Constella, a gennaio 2016 la stessa GE mi ha prescritto Resolor 1mg. Inizialmente le cose sono andate bene (evacuazione quotidiana e "completa") ma dopo ca 3 settimane l'effetto si è ridotto; sono passato a 2mg/die ma di nuovo dopo ca un mese l'effetto si è quasi azzerato. Mi trovo ora con i sintomi indicati sopra pur assumendo Resolor 2mg/die.
Altri dettali forse utili: i classici borbottii intestinali erano ricomparsi nei primi periodi di assunzione di resolor ma sono di nuovo cessati. L'aria non viene espulsa. Quanto al vomito, si tratta di quel poco cibo e liquidi che tento di assumere la mattina stessa o la sera prima.
La colonscopia di febbraio 2015 dice: "esame moderatamente difficoltoso per sigma convoluto, flessura sx angolata, flessura dx ad ampia voluta. Valvola ileocecale regolare. Ileo terminale regolare. Al colon haustratura conservata, peristalsi regolare. Mucosa rosea con reticolo vasale visibile...", biopsie negative e "non rilevate lesioni endoscopicamente evidenti. Dolicocolon".
Già provati in passato: semi di lino, psyllium, levopraid, onligol.
La mia attività fisica consiste in: 4,5 km a piedi tutti i giorni più 2 giorni a settimana di attività sportiva da 1h e mezza.
Nel 2009 una sfinterectomia risolse un problema di ragadi ma prima del 2014 non ci fu nessun problema di mancato "svuotamento"/ostruzione.
La dieta FODMAPs dall'agosto 2015 limita il gonfiore addominale ma non incide sulla stipsi.
Domando: 1) quali altre indagini potrebbero essere utili; 2) se esistono indicazioni per una assunzione di Constella meno impattante, il quale resta ora l'ultima spiaggia per prevenire le crisi di ostruzione di cui ho detto sopra.
Ringrazio per l'attenzione e saluto con cordialità
Scrivo per un problema grave di costipazione.
Ho 39 anni e da ottobre 2014 la mia sindrome di colon irritabile a variante mista si é degenerata in quella stitica. La diagnosi viene dalla gastroenterologia di un'azienda ospedaliera universitaria del N.Est sulla base principalmente di sintomi che qui riassumo.
In quest'ultimo periodo circa una volta alla settimana ho una crisi di simil-occlusione intestinale (termine utilizzato dalla GE) con vomito preceduto da un paio d'ore di nausea e emicrania fortissima. Gli episodi si risolvono in circa 6h in cui avvengono ripetute dolorose defecazioni di minime quantità di feci non dure. Notevole la tensione addominale e i crampi.
All'inizio, da ottobre 2014, gli episodi avvenivano circa ogni 2 mesi ma nel 2015 si sono fatti più frequenti (1 al mese). Presente quasi tutti i giorni la sensazione di svuotamento incompleto.
Mi è stato prescritto Constella che si dimostra utile ma difficile da dosare. Se assunto subito dopo un pasto procura una diarrea che si protrae per 6/7 ore. Se assunto lontano dal pasto, produce gonfiore e nessuna evacuazione. A volte anche con un beneficio parziale immediato, capita che il giorno dopo io sia "bloccato" e con nessuna evacuazione.
Essendo difficile regolarsi con Constella, a gennaio 2016 la stessa GE mi ha prescritto Resolor 1mg. Inizialmente le cose sono andate bene (evacuazione quotidiana e "completa") ma dopo ca 3 settimane l'effetto si è ridotto; sono passato a 2mg/die ma di nuovo dopo ca un mese l'effetto si è quasi azzerato. Mi trovo ora con i sintomi indicati sopra pur assumendo Resolor 2mg/die.
Altri dettali forse utili: i classici borbottii intestinali erano ricomparsi nei primi periodi di assunzione di resolor ma sono di nuovo cessati. L'aria non viene espulsa. Quanto al vomito, si tratta di quel poco cibo e liquidi che tento di assumere la mattina stessa o la sera prima.
La colonscopia di febbraio 2015 dice: "esame moderatamente difficoltoso per sigma convoluto, flessura sx angolata, flessura dx ad ampia voluta. Valvola ileocecale regolare. Ileo terminale regolare. Al colon haustratura conservata, peristalsi regolare. Mucosa rosea con reticolo vasale visibile...", biopsie negative e "non rilevate lesioni endoscopicamente evidenti. Dolicocolon".
Già provati in passato: semi di lino, psyllium, levopraid, onligol.
La mia attività fisica consiste in: 4,5 km a piedi tutti i giorni più 2 giorni a settimana di attività sportiva da 1h e mezza.
Nel 2009 una sfinterectomia risolse un problema di ragadi ma prima del 2014 non ci fu nessun problema di mancato "svuotamento"/ostruzione.
La dieta FODMAPs dall'agosto 2015 limita il gonfiore addominale ma non incide sulla stipsi.
Domando: 1) quali altre indagini potrebbero essere utili; 2) se esistono indicazioni per una assunzione di Constella meno impattante, il quale resta ora l'ultima spiaggia per prevenire le crisi di ostruzione di cui ho detto sopra.
Ringrazio per l'attenzione e saluto con cordialità
[#1]
Appare importante capire se la stipsi è da rallentato transito o ODS . Utile eseguire valutazione rx del transito intestinale e una defecografia per avere un quadro di partenza.
Dr. Roberto Rossi
[#2]
Utente
Buongiorno
ringrazio anzitutto per la risposta al consulto di tre mesi fa perché mi ha incoraggiato a cambiare l'approccio al mio problema e a rivolgermi ad altri specialisti. A questo punto vorrei di nuovo fare il punto della situazione e chiedere ancora qualche indicazione.
Mi sono recato a luglio dal proctologo che nel 2009 mi aveva operato per doppia sfinterectomia (che aveva risolto un problema dolorosissimo di ragadi) il quale dopo anoscopia ha segnalato: "ipertono marcato, prolasso mucoso occulto, ampolla libera" diagnosticando una “stipsi probabilmente mista da blocco all’uscita e da rallentamento di transito” e consigliando manometria e visita fisiatrica.
Sospeso il Constella, in luglio e agosto ho ridotto gradualmente l'assunzione di Resolor. Questo non ha portato alcun peggioramento dei sintomi; attualmente prendo 1 misurino/die di Psyllogel ma sono ancora costretto ad utilizzare un dilatatore ogni mattina per 10’ per poter poi, puntualmente, andare di corpo. La defecazione resta incompleta, con un senso di pesantezza in basso, e sono necessarie varie visite al gabinetto ogni giorno per poter liberare l’intestino; anche una certa tensione addominale è ancora spesso presente.
La manometria di due mesi fa ha indicato i seguenti valori:
"Profilo: lunghezza z.a. 4,8 cm – pressione media interna allo s. 73 cmH2O; Test di chiusura: press. media di chiusura 73 cmH2O – press. max di chiusura 388 cmH2O; Test di durata della chiusura: press. di chiusura max. 548 cmH2O – tempo di chiusura 16,7 s – press. di chiusura dopo test: patologica – pendenza della fatica – 16,39 cmH2O/s – press. di sforzo minima 85 cmH2O; RAIR: % di rilassamento 68% - volume rettale: patologico" con conclusioni: “aumentato il tono a risposo dello sfintere; normale capacità contrattile volontaria dello s.; presente il RAIR; ridotta compliance rettale.”
Con questo referto ho rivisto il proctologo che ha mi ha indirizzato a una fisiatra per una rieducazione pelvica con biofeedback che ho attualmente in corso. Tale fisioterapia, a detta della fisiatra, dovrebbe evolvere in una psicoterapia –da farsi con lei - dato che il mio problema è “senz’altro anche psicosomatico”.
Io non sono convinto di questa soluzione. Il proctologo stesso ha segnalato un prolasso interno specificando che anche quello potrebbe contribuire a peggiorare la situazione.
Nessun medico tra quelli che mi hanno visto mi ha ancora consigliato una defecografia che, chiedo conferma, dovrebbe invece proprio indicare quanto conta l’ipertono sfinterico e quanto conta il prolasso interno -più in alto - per generare la mia stipsi. Posso insistere col mio medico affinché mi prescriva questo esame? Possiamo concludere, inoltre, che la mia stipsi sia da ostruzione e non da rallentato transito?
Vorrei anche una opinione su questo tipo di riabilitazioni a biofeedback perché a me sembra che siano le dilatazioni mattutine, iniziate tre mesi fa, a darmi qualche beneficio.
Ringrazio per l'attenzione ancora una volta e saluto con cordialità.
ringrazio anzitutto per la risposta al consulto di tre mesi fa perché mi ha incoraggiato a cambiare l'approccio al mio problema e a rivolgermi ad altri specialisti. A questo punto vorrei di nuovo fare il punto della situazione e chiedere ancora qualche indicazione.
Mi sono recato a luglio dal proctologo che nel 2009 mi aveva operato per doppia sfinterectomia (che aveva risolto un problema dolorosissimo di ragadi) il quale dopo anoscopia ha segnalato: "ipertono marcato, prolasso mucoso occulto, ampolla libera" diagnosticando una “stipsi probabilmente mista da blocco all’uscita e da rallentamento di transito” e consigliando manometria e visita fisiatrica.
Sospeso il Constella, in luglio e agosto ho ridotto gradualmente l'assunzione di Resolor. Questo non ha portato alcun peggioramento dei sintomi; attualmente prendo 1 misurino/die di Psyllogel ma sono ancora costretto ad utilizzare un dilatatore ogni mattina per 10’ per poter poi, puntualmente, andare di corpo. La defecazione resta incompleta, con un senso di pesantezza in basso, e sono necessarie varie visite al gabinetto ogni giorno per poter liberare l’intestino; anche una certa tensione addominale è ancora spesso presente.
La manometria di due mesi fa ha indicato i seguenti valori:
"Profilo: lunghezza z.a. 4,8 cm – pressione media interna allo s. 73 cmH2O; Test di chiusura: press. media di chiusura 73 cmH2O – press. max di chiusura 388 cmH2O; Test di durata della chiusura: press. di chiusura max. 548 cmH2O – tempo di chiusura 16,7 s – press. di chiusura dopo test: patologica – pendenza della fatica – 16,39 cmH2O/s – press. di sforzo minima 85 cmH2O; RAIR: % di rilassamento 68% - volume rettale: patologico" con conclusioni: “aumentato il tono a risposo dello sfintere; normale capacità contrattile volontaria dello s.; presente il RAIR; ridotta compliance rettale.”
Con questo referto ho rivisto il proctologo che ha mi ha indirizzato a una fisiatra per una rieducazione pelvica con biofeedback che ho attualmente in corso. Tale fisioterapia, a detta della fisiatra, dovrebbe evolvere in una psicoterapia –da farsi con lei - dato che il mio problema è “senz’altro anche psicosomatico”.
Io non sono convinto di questa soluzione. Il proctologo stesso ha segnalato un prolasso interno specificando che anche quello potrebbe contribuire a peggiorare la situazione.
Nessun medico tra quelli che mi hanno visto mi ha ancora consigliato una defecografia che, chiedo conferma, dovrebbe invece proprio indicare quanto conta l’ipertono sfinterico e quanto conta il prolasso interno -più in alto - per generare la mia stipsi. Posso insistere col mio medico affinché mi prescriva questo esame? Possiamo concludere, inoltre, che la mia stipsi sia da ostruzione e non da rallentato transito?
Vorrei anche una opinione su questo tipo di riabilitazioni a biofeedback perché a me sembra che siano le dilatazioni mattutine, iniziate tre mesi fa, a darmi qualche beneficio.
Ringrazio per l'attenzione ancora una volta e saluto con cordialità.
[#4]
Utente
Buonasera dottore,
scrivo per riferire gli ultimi sviluppi e chiedere ancora aiuto. La defecografia - ancora senza impegnativa - ha evidenziato:
"In situazione basale, giunzione ano rettale in posizione nei limiti della norma rispetto alla linea pubo coccigea. In contrazione, valida l'impronta del muscolo pubo rettale. In ponzamento, paziente continente. In evacuazione, lieve latenza dell'apertura del canale anale con persistenza dell'impronta del muscolo pubo rettale durante l'evacuazione e vuotamento frazionato con ricorso al torchio addominale, in un quadro compatibile con dissinergia addomino-pelvica. Non riconoscibili significative alterazioni parietali dell'ampolla. Cospicuo il ristagno baritato specie nelle anse sigmoidee a monte dell'ampolla rettale."
Per quanto riguarda la fisioterapia che sto effettuando da metà settembre è costituita da esercizi di biofeedback con relativi esercizi a casa e elettrostimolazione dello sfintere; la mia domanda è se una frequenza di una volta a settimana delle sedute può spiegare l'assenza di risultati positivi e quale sarebbe, nel caso, una frequenza più appropriata data la severità della situazione e dei sintomi. Ho avuto infatti due settimane a ottobre in qui riuscivo a liberarmi abbastanza bene - pur con qualche sporadico Resolor e clistere - ma ora di nuovo le crisi mi creda insopportabili di simil-occlusione sono diventate molto frequenti (due a settimana), ho dovuto rifiutare un lavoro che si svolgeva la mattina e se la situazione non migliora rischio anche di non riuscire a presenziare al mio attuale impiego pomeridiano. Le dilatazioni che mesi fa aiutavano nell'immediato ora sono inutili: le feci pur molli non escono se non in quantità minime e con ripetute visite in bagno, proprio come accaduto con il bario nella defecografia.
Ringrazio ancora per il tempo e l'attenzione.
scrivo per riferire gli ultimi sviluppi e chiedere ancora aiuto. La defecografia - ancora senza impegnativa - ha evidenziato:
"In situazione basale, giunzione ano rettale in posizione nei limiti della norma rispetto alla linea pubo coccigea. In contrazione, valida l'impronta del muscolo pubo rettale. In ponzamento, paziente continente. In evacuazione, lieve latenza dell'apertura del canale anale con persistenza dell'impronta del muscolo pubo rettale durante l'evacuazione e vuotamento frazionato con ricorso al torchio addominale, in un quadro compatibile con dissinergia addomino-pelvica. Non riconoscibili significative alterazioni parietali dell'ampolla. Cospicuo il ristagno baritato specie nelle anse sigmoidee a monte dell'ampolla rettale."
Per quanto riguarda la fisioterapia che sto effettuando da metà settembre è costituita da esercizi di biofeedback con relativi esercizi a casa e elettrostimolazione dello sfintere; la mia domanda è se una frequenza di una volta a settimana delle sedute può spiegare l'assenza di risultati positivi e quale sarebbe, nel caso, una frequenza più appropriata data la severità della situazione e dei sintomi. Ho avuto infatti due settimane a ottobre in qui riuscivo a liberarmi abbastanza bene - pur con qualche sporadico Resolor e clistere - ma ora di nuovo le crisi mi creda insopportabili di simil-occlusione sono diventate molto frequenti (due a settimana), ho dovuto rifiutare un lavoro che si svolgeva la mattina e se la situazione non migliora rischio anche di non riuscire a presenziare al mio attuale impiego pomeridiano. Le dilatazioni che mesi fa aiutavano nell'immediato ora sono inutili: le feci pur molli non escono se non in quantità minime e con ripetute visite in bagno, proprio come accaduto con il bario nella defecografia.
Ringrazio ancora per il tempo e l'attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 18.8k visite dal 18/06/2016.
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Approfondimento su Colon irritabile
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