Test gastrinemia con valore basso, terapia a base di IPP enefficace e passaggio alla ranitidina

Gentilissimi Dottori,
vorrei che mi faceste un po' di chiarezza sull'efficacia degli inibitori di pompa protonica e della ranitidina.
Purtroppo, ad oggi, i miei medici curanti non mi hanno tolto nessun dubbio, anzì sono aumentati.
Circa un anno fa, dopo una gastroscopia, mi fu diagnosticata una GASTRITE EROSIVA ANTRALE ed ULCERA DUODENALE IN FASE ATTIVA (FORREST III), la terapia consigliata dallo specialista fu un ciclo di PPI per 8 settimane. Il mio medico di base mi prescrisse Lucen 40mg. ma dopo 5 settimane di cura non avvertivo miglioramenti, così mi recai nuovamente dal medico e gli chiesi di prescrivermi l'esame della gastrina, per capire se il Lucen su di me aveva o meno efficacia. Il risultato della gastrinemia fu 38. Il test della gastrinemia fu fatto con terapia IPP in corso.
Un valore così basso dovrebbe significare che su di me l'esomeprazolo non ha alcun effetto. E così decisi da quel momento di passare alla ranitidina, il medico mi prescrisse 300mg di ranitidina al giorno. Feci quasi due mesi di cura di ranitidina e quando andai a fare la seconda gastroscopia, la gastrite e l'ulcera risultarono perfettamente guarite.
A seguito del test della gastrinemia devo considerare inefficaci su di me tutti gli inibitori di pompa protonica, vedi esameprazolo, pantoprazolo etc e prendere sempre e solo in considerazione la ranitidina?
Il mio medico di base, sul test della gastrinemia, l'ho completamente trovato spiazzato, non capiva il collegamento gastrina bassa/inibitori inefficaci ed ancora oggi insiste nel dire che quel test non vuole dire nulla e che posso tranquillamente assumere l'esomeprazolo o similari. Stessa reazione la notai nello specialista che mi fece la seconda gastro, il quale sostenne che non era necessario nessun test della gastrina e che avrei potuto continuare la cura assumendo il Lucen, e che il risultato sarebbe stato il medesimo, ossia guarigione completa.
Ora, alla luce di tutto ciò, vorrei che qualcuno di voi mi dicesse che quel test è assolutamente attendibile e che un valore così basso con terapia in corso di IPP sta a significare che su di me nessun inibitore di pompa protonica può avere effetto, se non provando con la Ranitidina, che agisce sfruttando un meccanismo completamente diverso.
Grazie
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Ha ragione lei......La gastrinemia é attendibile e gli IPP in lei sono inefficaci. Quindi deve procedere con la ranitidina.

Coirdialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Buonasera Dott. Cosentino, la sua risposta mi tranquillizza, ma non del tutto, considerato che molti suoi colleghi tentennano e parecchio su questa cosa.
Sono un soggetto "debole di pancia" e mi capita spesso durante l'anno di mangiare fuori e quindi non sempre in modo salutare e alcuni momenti di stress peggiorano lo stato di salute del mio stomaco ed intestino. In questi momenti è pensabile fare dei cicli di cura di ranitidina, anche per brevi periodi, 10/15 giorni o ritiene che il periodo sia troppo breve per una terapia di prevenzione e/o di mantenimento?
La dose di ranitidina che normalmente assumo in questi periodi è di 150gr in un unico momento.

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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
La dose é di 300 mg...

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Utente
Utente
Buongiorno,il foglietto illustrativo del ranibloc, per una terapia di mantenimento, consiglia come dose giornaliera 150mg. Dottore riesce a darmi una risposta al mio quesito che le ho posto nel messaggio precedente? Grazie mille.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Possono anche andare bene i 10/15 giorni....

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Utente
Utente
Buongiorno,

chiedo se lo spezzare il Ranibloc 300 in due comporti qualche conseguenza, ad esempio un assorbimento minore.
Avendo in casa alcune scatole di Ranibloc 300mg e dovendone assumere 150mg al dì, vorrei dividere in due la compressa.
Grazie
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
L'efficacia del farmaco può diminuire.

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Utente
Utente
Buonasera, premetto che ho 34 anni e 22 giorni fa, dopo alcuni giorni in cui le mie feci erano picee, mi sono recato al PS dove, tramite gastroscopia,mi hanno diagnosticato al duodeno la presenza di ulcera del passaggio I/III porzione con fondo ricoperto da fibrina, non tracce ematiche endoluminali. Nel 2015 mi fu diagnosticata una GASTRITE EROSIVA ANTRALE ed ULCERA DUODENALE IN FASE ATTIVA (FORREST III).
L'emoglobina era 11,4 Ematocrito 33,6 Eritrociti 3,75

Ho controllato in questi giorni l'emocromo, ferritina e sideremia e tutti i valori son rientrati nella norma.

A giorni devo effettuare il prelievo del sangue per controllare la gastrina e il pepsinogeno.
Siccome è già la seconda ulcera al duodeno che mi viene diagnosticata in pochi anni, e dato che non fumo, né bevo alcolici, né mangio fritti, sono stato assalito da tanti dubbi in queste settimane e spero che qualche specialista possa chiarirmi le idee, visto che fino adesso, ahimè, non è successo.

Ho iniziato da 22 giorni la cura a base di ranitidina 150x2 mattino e sera, ma tra 8 giorni dovrò eseguire gli esami del sangue dove verrà calcolato il dosaggio della gastrina e pepsinogeno. So che, per quanto riguarda la gastrina, onde evitare risultati falsati, occorre sospendere la terapia a base di gastroprotettori (nel mio caso appunto ranitidina). Quanti giorni di sospensione devo fare prima di eseguire il prelievo venoso?

In passato feci la titolazione della gatrinemia con terapia in corso a base di ranitidina, la sospesi solo per 24h. Il risultato fu 18. Come lo si deve interpretare questo valore?

La sospensione di qualche giorno della ranitidina non comporterà alcun problema purchè sia seguita da una ancora più attenta dieta?

L'altra domanda è se l'ulcera che mi è stata diagnosticata questa volta si trova nello stesso punto di quella precedente.

La prima ulcera duodenale che mi fu diagnosticata era accompagnata da gastrite erosiva antrale; questa volta invece l'ulcera, pur essendo ben più grave,essendo sanguinante, non era accompagnata da alcuna gastrite. Ma com'è possibile che il duodeno che è collocato subito dopo lo stomaco, contenga un' ulcera sanguinante, mentre lo stomaco risulti assolutamente perfetto?Non capisco.

Nel 2015, dato che non ottenevo alcun risultato migliorativo dopo le prime 4 settimane a base di esomeprazolo feci, con terapia in corso, la titolazione della gatrinemia ed il risultato rientrava nell'intervallo di riferimento. Voleva dire quindi che gli IPP su di me non avevano alcun effetto, passai così alla ranitidina. Quindi anche tutti gli altri IPP: pantoprazolo, rabeprazolo etc? Non tutti i gatroenterologi interpellati la pensano così però ed insistono affinchè provi ad assumere qualche altro IPP.

E' ragionevole dopo 4 settimane a base di ranitidina 150x2, ridurre la dose per le restanti 4 settimane a 150 alla mattina?

Gentili dottori, scusate per i tanti quesiti, ma sarei davvero felice se poteste rispondermi e fare finalmente un po' di chiarezza nella mia testa, dove, al momento regna un caos terribile.
Grazie
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