Dolori addominali cronici
Buongiorno,
espongo brevemente il mio problema. Ho 37 anni, da circa quattro anni sono soggetto a disturbi periodici con sintomi del tutto simili a quelli descritti nella cosiddetta "sindrome del colon irritabile". Il tutto iniziò con un ricovero in ospedale per crampi addominali e febbre. I medici diagnosticarono un'infezione e, effettuate alcune indagini diagnostiche, tutte negative, mi dimisero dopo cinque giorni di antibiotici. I disturbi continuarono (o meglio, da lì iniziarono), soprattutto nei periodi di maggiore stress, però senza febbre: crampi localizzati sempre nella fossa iliaca sinistra e alterazione dell'alvo, di durata variabile dai due ai cinque giorni, con remissione spontanea senza assunzione di farmaci. Finché, all'inizio di quest'anno, ho avuto un episodio acuto, con febbre alta e dolori molto intensi. Ricovero in ospedale, esami vari, intervento di appendicectomia in laparoscopia. I medici erano giustamente convinti che gli episodi del passato fossero dovuti ad appendicite cronica e che con l'operazione tutti i disturbi sarebbero cessati. Non è andata così, i disturbi si sono ripresentati anche successivamente all'intervento, ma con una novità: oltre ai dolori soliti, avverto nuovi dolori-bruciori, a volte simili a scariche elettriche, nella zona pelvica (direi delle vie urinarie, ma non ne sono certo), che si presentano insieme a quelli "soliti" (a questo proposito puntualizzo che, dopo l'intervento, mi è stato applicato un catetere e che, dopo la rimozione dello stesso, ho perso piccole quantità di sangue con le urine per tre o quattro giorni). Al che, il mio medico curante mi ha prescritto un clisma opaco del colon a doppio mezzo di contrasto, che ho effettuato con esito negativo. Tutto nella norma. Eppure qualcosa ci deve essere. Il mio curante, dato l'esito negativo dell'esame del colon, non ritiene di effettuare altre indagini. Sta di fatto che, dopo due ricoveri ed una serie di esami, io ancora non so quale sia il problema. Per questo, vorrei chiedere gentilmente anche un vostro parere.
Cordialità.
espongo brevemente il mio problema. Ho 37 anni, da circa quattro anni sono soggetto a disturbi periodici con sintomi del tutto simili a quelli descritti nella cosiddetta "sindrome del colon irritabile". Il tutto iniziò con un ricovero in ospedale per crampi addominali e febbre. I medici diagnosticarono un'infezione e, effettuate alcune indagini diagnostiche, tutte negative, mi dimisero dopo cinque giorni di antibiotici. I disturbi continuarono (o meglio, da lì iniziarono), soprattutto nei periodi di maggiore stress, però senza febbre: crampi localizzati sempre nella fossa iliaca sinistra e alterazione dell'alvo, di durata variabile dai due ai cinque giorni, con remissione spontanea senza assunzione di farmaci. Finché, all'inizio di quest'anno, ho avuto un episodio acuto, con febbre alta e dolori molto intensi. Ricovero in ospedale, esami vari, intervento di appendicectomia in laparoscopia. I medici erano giustamente convinti che gli episodi del passato fossero dovuti ad appendicite cronica e che con l'operazione tutti i disturbi sarebbero cessati. Non è andata così, i disturbi si sono ripresentati anche successivamente all'intervento, ma con una novità: oltre ai dolori soliti, avverto nuovi dolori-bruciori, a volte simili a scariche elettriche, nella zona pelvica (direi delle vie urinarie, ma non ne sono certo), che si presentano insieme a quelli "soliti" (a questo proposito puntualizzo che, dopo l'intervento, mi è stato applicato un catetere e che, dopo la rimozione dello stesso, ho perso piccole quantità di sangue con le urine per tre o quattro giorni). Al che, il mio medico curante mi ha prescritto un clisma opaco del colon a doppio mezzo di contrasto, che ho effettuato con esito negativo. Tutto nella norma. Eppure qualcosa ci deve essere. Il mio curante, dato l'esito negativo dell'esame del colon, non ritiene di effettuare altre indagini. Sta di fatto che, dopo due ricoveri ed una serie di esami, io ancora non so quale sia il problema. Per questo, vorrei chiedere gentilmente anche un vostro parere.
Cordialità.
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A distanza e senza poterla visitare, ipotizzerei una sindrome dell'intestino irritabile come già le fu detto tempo addietro.
Non pensi al catetere e/o al pregresso intervento.
I sintomi descritti sono tipici.
In ogni caso si faccia visitare da un gastroenterologo.
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!
Non pensi al catetere e/o al pregresso intervento.
I sintomi descritti sono tipici.
In ogni caso si faccia visitare da un gastroenterologo.
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 19/05/2016.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.