colite e colecistectomia

Buongiorno,
ho 27 anni e da dieci anni soffro di gastrite con reflusso gastroesofageo, fastidiosa ma gestibile con i farmaci. Purtroppo da circa tre anni alla gastrite si è aggiunta la colite, caratterizzata da scariche diarroiche la mattina e da gonfiore addominale alcune volte accompagnato da meteorismo. Non posso negare che la mia colite abbia una forte componente psicologica: avverto molto di più i sintomi se mi trovo fuori casa, specialmente in luoghi in cui non posso avere facilmente accesso al bagno. Per la colite inoltre le varie cure che ho provato (spasmomen, fermenti lattici, duspatal) non hanno dato grandi risultati.
Da giugno dell'anno scorso la gastrite è notevolmente peggiorata e si dimostra resistente ai farmaci (attualmente assumo peptazol 40 tutte le mattine, levopraid prima dei pasti, gaviscon e buscopan al bisogno); oltre ai sintomi di cui ho sempre sofferto si sono aggiunti di recente: occasionali fitte al centro del costato qualche ora dopo i pasti, senso di sazietà dopo aver mangiato poco (nel corso dell'inverno ho perso, senza rendermene conto, circa 6 kg)e eruttazioni forti dopo quasi ogni pasto. Dagli esami del sangue risulta tutto apposto, non soffro di problemi alla tiroide e non ho allergie alimentari. Il gastroenterologo che ho consultato in ottobre (prima quindi della perdita di peso) ha confermato la diagnosi del mio medico curante di gastrite con reflusso e colite da stress e non ha ritenuto necessario ripetere la gastroscopia (fatta 10 anni fa) né eseguire la colonscopia.
Vengo ora al punto principale: due settimane fa, a seguito di una brutta colica, con dolore molto forte localizzato al centro del petto e che si irradiava su tutto l'addome e sulla schiena, il mio medico ha ritenuto opportuno farmi fare un'ecografia addominale completa dalla quale è emerso: "colecisti contenente alcune formazioni litiasiche (diametri massimi di circa 16 mm); vie biliari intra ed extraepatiche non dilatate". Ora il mio medico è assolutamente dell'opinione che si deve ricorrere all'intervento chirurgico per evitare le complicazioni dei calcoli e perché sostiene che nella mia situazione non potrebbe che darmi giovamento. Sono in attesa della visita chirurgica, ma nel frattempo ci sono due questioni che mi assillano:
1. i calcoli fino a che punto possono influire sui problemi digestivi? C'è una reale speranza che dopo l'intervento io stia un po' meglio?
2. So che esiste la sindrome post-colecistectomia e ne sono terrorizzata. La mia paura non riguarda il dovermi limitare nei pasti (peggio di così non credo si possa), ma l'idea di ritrovarmi con una diarrea cronica ingestibile, dato che già la colite mi crea forti disagi. Sapreste dirmi quanto è comune questa sindrome? chi soffre già di disturbi intestinali è più a rischio di altri? Su internet si trovano dati contrastanti e non so regolarmi con le fonti.
Vi ringrazio sentitamente,
Distinti saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
I calcoli alla colecisti possono avere responsabilità nella sua sintomatologia addominale e l'intervento è INDISPENSABILE. Non è possibile prevedere il dopo post-colecistectomia......



Cordialmente


Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio sentitamente per la veloce risposta. Da quanto capisco devo per forza rassegnarmi ad affrontare l'intervento non sapendo come andranno le cose dopo. Confido nella buona sorte.
La ringrazio ancora.
Cordiali saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Rischia di meno a fare l'intervento che rimanere in attesa, cosa che potrebbe comportare complicanze ancora molto più gravi.....

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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente. Sono consapevole del fatto che devo operarmi e che aspettare è inutile e rischioso ... mi piacerebbe solo poter affrontare l'intervento con un po' più di tranquillità, ma mi rendo conto che né lei né il mio medico curante né il chirurgo potete darmi delle false speranze sul fatto che dopo l'intervento non avrò alcun disturbo.
La ringrazio ancora per la disponibilità, buona giornata.
[#5]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Auguroni...

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