Reflusso gastroesofageo: cosa fare, ora?
Buongiorno,
ormai dal 2009 soffro di reflusso gastroesofageo di cui riduco i sintomi con l'assunzione di IPP (inizialmente Pantoprazolo, poi Esomeprazolo ed ora Rabeprazolo).
Per una serie di motivazioni ho proseguito questa terapia senza preoccuparmi troppo degli effetti a lungo termine ma senza mai essere completamente sodisfatto.
Ho iniziato ad "allarmarmi" recentemente perché, già predisposto allo sviluppo di ginecomastia, ho letto che gli IPP possono a loro volta far aumentare il volume del petto.
Tralasciando il fatto che, comunque, sono intenzionato ad approfondire con l'aiuto del medico questo tema della ginecomastia, ho deciso di provare a ridurre il quantitativo di Rabeprazolo assunto prendendone 20mg a giorni alterni. Per circa 5 giorni è andato tutto bene e non ho avvertito particolari cambiamenti ma ora che sono al 10 giorno comincio ad avvertire i classici sintomi quali bruciore alla bocca dello stomaco, faringite (soprattutto di mattina).
Quindi mi stavo domandando: è possibile che non esista un modo per capire da cosa origini questa produzione eccessiva di acido ed evitarla senza l'assunzione a vita di pastiglie?
Segnalo che in passato ho effettuato 2 gastroscopie che hanno rilevato rispettivamente un lieve scivolamento della mucosa gastrica in esofago all'inversione e possibile MRGE, la prima, e l'ultima (a gennaio dello scorso anno) una esofagite di grado A sec. Los Angeles con mucosa iperemica a 40 cm dagli incisivi e cardias continente. "lo stomaco è ben distensibile con mucosa regolare al corpo marezzata e con strie iperemiche che convergono sul piccolo antro (bio antro e corpo). Piloro bulbo e seconda porzione duodenale nella norma."
La biopsia in entrambi i casi era "pulita".
Un saluto e ringrazio per l'aiuto.
ormai dal 2009 soffro di reflusso gastroesofageo di cui riduco i sintomi con l'assunzione di IPP (inizialmente Pantoprazolo, poi Esomeprazolo ed ora Rabeprazolo).
Per una serie di motivazioni ho proseguito questa terapia senza preoccuparmi troppo degli effetti a lungo termine ma senza mai essere completamente sodisfatto.
Ho iniziato ad "allarmarmi" recentemente perché, già predisposto allo sviluppo di ginecomastia, ho letto che gli IPP possono a loro volta far aumentare il volume del petto.
Tralasciando il fatto che, comunque, sono intenzionato ad approfondire con l'aiuto del medico questo tema della ginecomastia, ho deciso di provare a ridurre il quantitativo di Rabeprazolo assunto prendendone 20mg a giorni alterni. Per circa 5 giorni è andato tutto bene e non ho avvertito particolari cambiamenti ma ora che sono al 10 giorno comincio ad avvertire i classici sintomi quali bruciore alla bocca dello stomaco, faringite (soprattutto di mattina).
Quindi mi stavo domandando: è possibile che non esista un modo per capire da cosa origini questa produzione eccessiva di acido ed evitarla senza l'assunzione a vita di pastiglie?
Segnalo che in passato ho effettuato 2 gastroscopie che hanno rilevato rispettivamente un lieve scivolamento della mucosa gastrica in esofago all'inversione e possibile MRGE, la prima, e l'ultima (a gennaio dello scorso anno) una esofagite di grado A sec. Los Angeles con mucosa iperemica a 40 cm dagli incisivi e cardias continente. "lo stomaco è ben distensibile con mucosa regolare al corpo marezzata e con strie iperemiche che convergono sul piccolo antro (bio antro e corpo). Piloro bulbo e seconda porzione duodenale nella norma."
La biopsia in entrambi i casi era "pulita".
Un saluto e ringrazio per l'aiuto.
[#1]
La terapia a giorni alterni non è consigliabile.
Il sovrappeso e la dieta eventualmente non corretta sono fattori aggravanti.
Un quadro preciso si puo' ottenere facendo una phmetria.
Prego
Il sovrappeso e la dieta eventualmente non corretta sono fattori aggravanti.
Un quadro preciso si puo' ottenere facendo una phmetria.
Prego
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Gent. Dottore,
la phmetria mi era stata consigliata dal medico che mi fece l'ultima gastroscopia ma il medico di base mi disse che è molto difficile trovare qualcuno che abbia gli strumenti per eseguirla a caua dell'elevato costo delle sonde e della delicatezza dello strumento (abito in prov. di Venezia) il che mi è sembrato assurdo già allora ma, fidandomi, non ho approfondito. Fatto sta che il consiglio rimase quello di prendere gli IPP e cambiammo la terapia passando da Esomeprazolo 40mg a Rabeprazolo 20mg 1cp/die.
la ringrazio comunque per il consiglio.
Saluti
Filippo Giadrossi
la phmetria mi era stata consigliata dal medico che mi fece l'ultima gastroscopia ma il medico di base mi disse che è molto difficile trovare qualcuno che abbia gli strumenti per eseguirla a caua dell'elevato costo delle sonde e della delicatezza dello strumento (abito in prov. di Venezia) il che mi è sembrato assurdo già allora ma, fidandomi, non ho approfondito. Fatto sta che il consiglio rimase quello di prendere gli IPP e cambiammo la terapia passando da Esomeprazolo 40mg a Rabeprazolo 20mg 1cp/die.
la ringrazio comunque per il consiglio.
Saluti
Filippo Giadrossi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 08/05/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.