Celiachia???
Salve dottore,
scrivo per chiedere un consulto in quanto in gen. 2016 eseguo l'autoimmunità per celiachia (sulla base del sospetto del mmg di un malassorbimento di levotiroxina assunta per tiroidite di Hashimoto); ecco i risultati: IgA 2.23 (0.80-4.00), IgA antiendomisio assenti, Transglutaminasi (IgA) 37,3 (v.n. <20.0).
In seguito effettuo visita gastroenterologica in cui mi viene prescritta una gastroscopia.
Esito istologico: architettura ghiandolare conservata (rapporto villo cripta 3:1), quota linfoplasmacellulare della lamina propria normorappresentata in assenza di significativa iperplasia delle cripte; linfociti T( CD3+) intraepiteliali:nei limiti fisiologici.
Dunque tutto negativo. Su prescrizione del mmg, in aprile 2016 eseguo nuovamente autoanticorpi con conferma della positività delle transglutaminasi: 30.6 (v.n. <20.0). A questo punto mi viene prescritta analisi genetica DQ2-DQ8, con l'avvertimento che in caso di positivo sarà necessaria dieta priva di glutine. Ecco la mia richiesta: l'eventuale positività non starebbe solo ad indicare una suscettibilità genetica invece che la presenza di malattia anche alla luce dell'esame istologico negativo? Devo davvero iniziare una dieta priva di glutine? La letteratura internazionale e le linee guida come possono orientare?
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
NP
scrivo per chiedere un consulto in quanto in gen. 2016 eseguo l'autoimmunità per celiachia (sulla base del sospetto del mmg di un malassorbimento di levotiroxina assunta per tiroidite di Hashimoto); ecco i risultati: IgA 2.23 (0.80-4.00), IgA antiendomisio assenti, Transglutaminasi (IgA) 37,3 (v.n. <20.0).
In seguito effettuo visita gastroenterologica in cui mi viene prescritta una gastroscopia.
Esito istologico: architettura ghiandolare conservata (rapporto villo cripta 3:1), quota linfoplasmacellulare della lamina propria normorappresentata in assenza di significativa iperplasia delle cripte; linfociti T( CD3+) intraepiteliali:nei limiti fisiologici.
Dunque tutto negativo. Su prescrizione del mmg, in aprile 2016 eseguo nuovamente autoanticorpi con conferma della positività delle transglutaminasi: 30.6 (v.n. <20.0). A questo punto mi viene prescritta analisi genetica DQ2-DQ8, con l'avvertimento che in caso di positivo sarà necessaria dieta priva di glutine. Ecco la mia richiesta: l'eventuale positività non starebbe solo ad indicare una suscettibilità genetica invece che la presenza di malattia anche alla luce dell'esame istologico negativo? Devo davvero iniziare una dieta priva di glutine? La letteratura internazionale e le linee guida come possono orientare?
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
NP
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La positività indica realmente al predisposizione alla celiachia. Con istologia negativa e con anticorpi appena sopra il limite non si può parlare di celiachia a meno che non abbia una sintomatologia eclatante. Altrimenti si sta in attesa.Quali sono i suoi sintomi ?
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 08/05/2016.
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