Valpinax al bisogno

Buongiorno e grazie per l'attenzione prestata.
Da circa un anno e mezzo soffro di una dispepsia cronica, non digerisco più nulla di quello che mangio, con periodi particolarmente intensi in cui non riesco praticamente ad alimentarmi per il senso di peso sullo stomaco e oppressione toracica che si protrae per ore.
Ho effettuato tutti, ma davvero tutti gli esami possibili (gastro con biopsie per celiachia, colonscopia, videocapsula, eco addome e anse intestinali), tutti negativi a eccezione di un infiltrato linfoplasmocitario nella mucosa del duodeno e una lieve flogosi nel colon alle quali nessuno dei vari gastroenterologi che mi ha seguito ha dato importanza.
Ho eseguito anche diete a esclusione di glutine e lattosio, senza risultati.
I procinetici prescritti non mi hanno mai dato grossi risultati, ad eccezione del levopraid che ha migliorato solo lievemente la situazione ma quanto meno mi ha reso tollerabile qualche cena in compagnia.
Il mio medico di base mi ha consigliato di provare come ultima possibilità il valpinax, finora sconsigliato da tutti gli specialisti a causa della mia lentezza digestiva con stipsi. L'ho assunto per qualche giorno: la mia digestione rimane lenta e difficoltosa,con tanto gonfiore e senso di oppressione, ma ho l'impressione che il dolore sia un po' più tollerabile, forse a causa dell'effetto del diazepam contenuto.

Vorrei farvi una una domanda: visto che a quanto ho capito tanto il levopraid quanto il valpinax sono farmaci sintomatici, che quindi non curano il disturbo e anzi rischiano di dare assuefazione, è possibile assumerli solo al bisogno o è necessario fare una terapia continuativa?
Ovvero: posso limitarmi ad assumerli (l'uno o l'altro, si intende) quando so che ho una cena con amici o devo andare fuori città per lavoro o per un viaggio?
Tutte le terapie a lungo termine che ho fatto (in primis quella con ipp) non hanno portato ad alcun risultato e vorrei evitare di prendere farmaci che non mi aiutano davvero, mentre mi conforterebbe sapere di poter contare su un lieve sollievo quando sto con gli altri.
Grazie per la vostra cortese attenzione.
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Il farmaco citato è un antispastico con associato sedativo .
Ne sconsiglio l'uso continuativo.
Come igni prodotto per la cura del colon irritabile ha funzioni palliative, ovvero di cura del sintomo e va assunto
sotto precisa indicazione del suo medico di fiducia.

Cordialità
Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista Digestivo
www.enterologia.it
www.transnasale.it

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
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