Possibile colite?
Buonasera a tutti,
Mi ritrovo a chiedere nuovamente un consulto qui dopo che l'ultima visita dal mio medico curante non è stata esaustiva.
Provo a spiegare il mio problema.
Da novembre avverto un fastidio (una sensazione di bruciore interna),durante l'eiaculazione, al ventre sul lato destro (più o meno un 7/8 cm al di sopra del pene per intenderci), inoltre ho un linfonodo all'inguine ingrossato.
Inizialmente mi è stato prescritto un antibiotico (Tavanic) per 10 gg, in quanto si ipotizzava un'infezione delle vie seminali. Purtroppo il fastidio è persistito ed allora ho effettuato diversi esami:analisi delle urine, del sangue ed un'ecografia ad addome e pelvica.
Gli esami non hanno evidenziato nulla, l'ecografia ha solo riscontrato la presenza di un linfonodo reattivo di 1.4cm.
A questo punto mi sono rivolto al mio urologo (fine dicembre 2015) che mi ha detto di effettuare uno spermiogramma e anche lui mi ha sottoposto ad ecografia riscontrando sempre e soltanto questo linfonodo reattivo. Nel frattempo, poiché in estate avevo avuto la clamidia, ipotizzando che potesse non essere stata debellata del tutto, mi è stato prescritta l'azitromicina (per 3 gg per due cicli). Anche con questa cura nessun beneficio. Dallo spermiogramma non è emerso nulla di negativo, per cui il mio medico curante mi ha detto di aspettare poiché poteva essere solo una reazione ad un'infezione.
Negli ultimi due mesi sembravano esserci dei miglioramenti, però nelle ultime settimane la sensazione di bruciore è riapparsa anche se il linfonodo appare più "sgonfio" al tatto.
Sono stato di nuovo dal mio medico curante che, dopo una palpazione della zona interessata (in cui ho avvertito anche dolore alla pressione), mi ha detto che potrebbe essere colite, però reputa il dolore in fase di eiaculazione legato sempre ad una infezione delle vie urinarie e l'unica cosa prescrittami sono delle compresse di mirtillo rosso.
A questo punto vorrei sapere se potrebbe trattarsi di colite o qualcosa di simile e quali ulteriori esami potrei fare.
Come sempre, grazie mille per le risposte.
Un saluto
Mi ritrovo a chiedere nuovamente un consulto qui dopo che l'ultima visita dal mio medico curante non è stata esaustiva.
Provo a spiegare il mio problema.
Da novembre avverto un fastidio (una sensazione di bruciore interna),durante l'eiaculazione, al ventre sul lato destro (più o meno un 7/8 cm al di sopra del pene per intenderci), inoltre ho un linfonodo all'inguine ingrossato.
Inizialmente mi è stato prescritto un antibiotico (Tavanic) per 10 gg, in quanto si ipotizzava un'infezione delle vie seminali. Purtroppo il fastidio è persistito ed allora ho effettuato diversi esami:analisi delle urine, del sangue ed un'ecografia ad addome e pelvica.
Gli esami non hanno evidenziato nulla, l'ecografia ha solo riscontrato la presenza di un linfonodo reattivo di 1.4cm.
A questo punto mi sono rivolto al mio urologo (fine dicembre 2015) che mi ha detto di effettuare uno spermiogramma e anche lui mi ha sottoposto ad ecografia riscontrando sempre e soltanto questo linfonodo reattivo. Nel frattempo, poiché in estate avevo avuto la clamidia, ipotizzando che potesse non essere stata debellata del tutto, mi è stato prescritta l'azitromicina (per 3 gg per due cicli). Anche con questa cura nessun beneficio. Dallo spermiogramma non è emerso nulla di negativo, per cui il mio medico curante mi ha detto di aspettare poiché poteva essere solo una reazione ad un'infezione.
Negli ultimi due mesi sembravano esserci dei miglioramenti, però nelle ultime settimane la sensazione di bruciore è riapparsa anche se il linfonodo appare più "sgonfio" al tatto.
Sono stato di nuovo dal mio medico curante che, dopo una palpazione della zona interessata (in cui ho avvertito anche dolore alla pressione), mi ha detto che potrebbe essere colite, però reputa il dolore in fase di eiaculazione legato sempre ad una infezione delle vie urinarie e l'unica cosa prescrittami sono delle compresse di mirtillo rosso.
A questo punto vorrei sapere se potrebbe trattarsi di colite o qualcosa di simile e quali ulteriori esami potrei fare.
Come sempre, grazie mille per le risposte.
Un saluto
[#1]
No. Non vedo motivi per pensare ad una colite. Il problema, con i limiti del consulto a distanza, lo vedo di pertinenza urologica.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 06/04/2016.
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