Ipp e dispepsia
Buongiorno,
vi ringrazio per l'attenzione e il vostro consulto. Avrei bisogno di chiarire definitivamente una questione che non so come affrontare, visti i diversi pareri dei vari gastroenterologi che mi hanno seguita.
A luglio 2013, senza che prima avessi avuto disturbi di alcun tipo (anzi, digerivo anche le pietre), mi è stata diagnosticata un'ulcera gastrica con infezione da Helicobacter, debellato con cura doppia di antibiotici e omeprazolo. A settembre ho effettuato nuova gastroscopia che ha confermato eradicazione e cicatrizzazione dell'ulcera.
Ho sospeso dunque la terapia con ipp e sono stata bene per qualche mese.
Da dicembre 2013 è cominciato un calvario, ho cominciato a soffrire di una forte dispepsia che mi impedisce di fare una vita normale. Ho consultato vari specialisti, effettuato nuove gastroscopie, colonscopia, videocapsula ileale, esami per celiachia e intolleranza al lattosio, tiroide, tutti negativi.
Nel corso dei mesi i gastroenterologi a cui mi sono rivolta mi hanno curato con ipp, che ho preso quasi continuamente e procinetici, senza alcun risultato.
Ormai sto sempre male e ho rinunciato a capirne la causa, visto che anche il mio gastroenterologo mi ha liquidata dicendomi di non andare più in studio perché tanto non poteva fare niente per me.
Detto ciò, mi sono recata da una dottoressa a Bologna che mi ha ovviamente riconfermato la cura raddoppiandomi i dosaggi di procinetici (cura che mi sono rifiutata di fare) e mi ha sospeso i gastroprotettori in quanto "rallentano ulteriormente la digestione". Il mio precedente gastroenterologo mi aveva invece raccomandato di continuarli, vista la brutta ulcera che avevo avuto.
Ho sospeso i gastroprotettori per circa due mesi, la sintomatologia è rimasta inalterata fino a quando nelle ultime settimane si è aggiunto un fortissimo senso di oppressione toracica che mi impedisce di mangiare e mi causa anche respiro corto e mancamenti, accompagnato da rigurgito acido: insomma, non pensavo fosse possibile ma sto addirittura peggio di prima, visto che adesso ho praticamente smesso di mangiare.
Non mi aspetto che troviate una soluzione al mio problema perché nessuno è stato capace di farlo, quello che vorrei chiedervi è se ha senso o meno prendere gli ipp, se è vero che peggiorano ulteriormente la mia dispepsia inibendo i succhi gastrici o se, smettendo di prenderli, visto il continuo ristagno di cibo nello stomaco rischio davvero che si riformi l'ulcera. N
Mi sarebbe utile avere un vostro parere.
Grazie mille ancora una volta e buona serata
vi ringrazio per l'attenzione e il vostro consulto. Avrei bisogno di chiarire definitivamente una questione che non so come affrontare, visti i diversi pareri dei vari gastroenterologi che mi hanno seguita.
A luglio 2013, senza che prima avessi avuto disturbi di alcun tipo (anzi, digerivo anche le pietre), mi è stata diagnosticata un'ulcera gastrica con infezione da Helicobacter, debellato con cura doppia di antibiotici e omeprazolo. A settembre ho effettuato nuova gastroscopia che ha confermato eradicazione e cicatrizzazione dell'ulcera.
Ho sospeso dunque la terapia con ipp e sono stata bene per qualche mese.
Da dicembre 2013 è cominciato un calvario, ho cominciato a soffrire di una forte dispepsia che mi impedisce di fare una vita normale. Ho consultato vari specialisti, effettuato nuove gastroscopie, colonscopia, videocapsula ileale, esami per celiachia e intolleranza al lattosio, tiroide, tutti negativi.
Nel corso dei mesi i gastroenterologi a cui mi sono rivolta mi hanno curato con ipp, che ho preso quasi continuamente e procinetici, senza alcun risultato.
Ormai sto sempre male e ho rinunciato a capirne la causa, visto che anche il mio gastroenterologo mi ha liquidata dicendomi di non andare più in studio perché tanto non poteva fare niente per me.
Detto ciò, mi sono recata da una dottoressa a Bologna che mi ha ovviamente riconfermato la cura raddoppiandomi i dosaggi di procinetici (cura che mi sono rifiutata di fare) e mi ha sospeso i gastroprotettori in quanto "rallentano ulteriormente la digestione". Il mio precedente gastroenterologo mi aveva invece raccomandato di continuarli, vista la brutta ulcera che avevo avuto.
Ho sospeso i gastroprotettori per circa due mesi, la sintomatologia è rimasta inalterata fino a quando nelle ultime settimane si è aggiunto un fortissimo senso di oppressione toracica che mi impedisce di mangiare e mi causa anche respiro corto e mancamenti, accompagnato da rigurgito acido: insomma, non pensavo fosse possibile ma sto addirittura peggio di prima, visto che adesso ho praticamente smesso di mangiare.
Non mi aspetto che troviate una soluzione al mio problema perché nessuno è stato capace di farlo, quello che vorrei chiedervi è se ha senso o meno prendere gli ipp, se è vero che peggiorano ulteriormente la mia dispepsia inibendo i succhi gastrici o se, smettendo di prenderli, visto il continuo ristagno di cibo nello stomaco rischio davvero che si riformi l'ulcera. N
Mi sarebbe utile avere un vostro parere.
Grazie mille ancora una volta e buona serata
[#1]
Da come descrive non ha senso prendere ancora gli IPP. Sono state escluse eventuali intolleranze alimentari ?
Cordialmente
Felice Cosentino - Milano
Cordialmente
Felice Cosentino - Milano
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Ex utente
Se per intolleranze alimentari intende celiachia e lattosio sì: ho eseguito esami ematici e hla per celiachia insieme alle biopsie duodenali in sede di gastroscopia e breath test per intolleranza al lattosio.
Nonostante la negatività degli esami mi sono anche sottoposta per qualche settimana a una dieta priva di questi alimenti, senza risultati.
Nonostante la negatività degli esami mi sono anche sottoposta per qualche settimana a una dieta priva di questi alimenti, senza risultati.
[#3]
Ex utente
Buongiorno dottore,
torno a disturbarla in attesa di una visita specialistica con un nuovo gastroenterologo che effettuerò nei prossimi giorni.
Ho sospeso gli ipp per 2 mesi, nonostante nelle ultime tre settimane il dolore toracico e dorsale sia stato molto forte, con l'aggiunta di una fastidiosa irritazione alla gola e alla parte bassa del collo. Ho provato con integratori e rimedi blandi per ovviare al problema (il gaviscon non mi fa assolutamente alcun effetto, anzi la sera sembra addirittura peggiorare la sintomatologia), fino a quando venerdì scorso, dopo un cena leggermente più pesante dal mio solito riso con verdure lesse, non sono riuscita a dormire per i dolori continui, il senso di indigestione con nausea e sudori freddi, forti brividi. Spaventata, ho ripreso l'assunzione di omeprazolo 20 mg.
Non so davvero più cosa fare: con l'ipp l'acido scompare ma i dolori rimangono, e soprattutto la pesantezza e il gonfiore post prandiale sembrano peggiorare nonostante il domperidone, con senso di oppressione toracica.
Non riesco più a capire se assumere l'inibitore possa farmi bene o meno, né cosa fare: il mio medico di base mi ha consigliato di ripetere il ciclo.
Mi porto dietro questi disturbi da un anno e mezzo ormai, ma prima erano più gestibili e localizzati, non avevo mai avuto problemi al torace o alla gola, niente che potesse essere imputato al reflusso. Mi sembra che la situazione stia peggiorando sempre di più.
A parte gli esami invasivi a cui le accennavo, risalenti tutti a un anno fa, nelle ultime settimane ho effettuato una rx con bario per evitare di ripetere la quarta gastroscopia, che l'ultima volta aveva rilevato lieve gastrite cronica antrale in fase di quiescenza e discreta duodenite: tutto ok a parte la conferma della suddetta infiammazione del duodeno. Il test per la svuotamento gastrico ha evidenziato un T 1/2 di 102 min con limite <120 min. Ho ripetuto il test per l'helycobacter, negativo.
Mi ero rassegnata al fatto che potesse trattarsi di un disturbo funzionale e avevo imparato, con molti sacrifici, a gestirlo, ma il peggioramento della sintomatologia mi sta rendendo la vita impossibile, soprattutto perché non riesco a trovare uno specialista che mi segua.
Con tutti i limiti di un consulto online, vorrei chiederle cosa ne pensa: poiché tutto è cominciato 3 settimane dopo la sospensione di ipp assunto a dosi doppie per curare un'ulcera gastrica, è possibile che la mia dispepsia sia imputabile proprio a questo farmaco (per quanto sia rimasta sempre in alterata anche nei periodi di sospensione di diverse settimane)?
Potrebbe per favore darmi un suo parere su quale direzione seguire?
La ringrazio ancora una volta
torno a disturbarla in attesa di una visita specialistica con un nuovo gastroenterologo che effettuerò nei prossimi giorni.
Ho sospeso gli ipp per 2 mesi, nonostante nelle ultime tre settimane il dolore toracico e dorsale sia stato molto forte, con l'aggiunta di una fastidiosa irritazione alla gola e alla parte bassa del collo. Ho provato con integratori e rimedi blandi per ovviare al problema (il gaviscon non mi fa assolutamente alcun effetto, anzi la sera sembra addirittura peggiorare la sintomatologia), fino a quando venerdì scorso, dopo un cena leggermente più pesante dal mio solito riso con verdure lesse, non sono riuscita a dormire per i dolori continui, il senso di indigestione con nausea e sudori freddi, forti brividi. Spaventata, ho ripreso l'assunzione di omeprazolo 20 mg.
Non so davvero più cosa fare: con l'ipp l'acido scompare ma i dolori rimangono, e soprattutto la pesantezza e il gonfiore post prandiale sembrano peggiorare nonostante il domperidone, con senso di oppressione toracica.
Non riesco più a capire se assumere l'inibitore possa farmi bene o meno, né cosa fare: il mio medico di base mi ha consigliato di ripetere il ciclo.
Mi porto dietro questi disturbi da un anno e mezzo ormai, ma prima erano più gestibili e localizzati, non avevo mai avuto problemi al torace o alla gola, niente che potesse essere imputato al reflusso. Mi sembra che la situazione stia peggiorando sempre di più.
A parte gli esami invasivi a cui le accennavo, risalenti tutti a un anno fa, nelle ultime settimane ho effettuato una rx con bario per evitare di ripetere la quarta gastroscopia, che l'ultima volta aveva rilevato lieve gastrite cronica antrale in fase di quiescenza e discreta duodenite: tutto ok a parte la conferma della suddetta infiammazione del duodeno. Il test per la svuotamento gastrico ha evidenziato un T 1/2 di 102 min con limite <120 min. Ho ripetuto il test per l'helycobacter, negativo.
Mi ero rassegnata al fatto che potesse trattarsi di un disturbo funzionale e avevo imparato, con molti sacrifici, a gestirlo, ma il peggioramento della sintomatologia mi sta rendendo la vita impossibile, soprattutto perché non riesco a trovare uno specialista che mi segua.
Con tutti i limiti di un consulto online, vorrei chiederle cosa ne pensa: poiché tutto è cominciato 3 settimane dopo la sospensione di ipp assunto a dosi doppie per curare un'ulcera gastrica, è possibile che la mia dispepsia sia imputabile proprio a questo farmaco (per quanto sia rimasta sempre in alterata anche nei periodi di sospensione di diverse settimane)?
Potrebbe per favore darmi un suo parere su quale direzione seguire?
La ringrazio ancora una volta
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 16/03/2016.
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