Terapia eradicazione helycobacter pylori (terapia di seconda linea)
Salve,
Dall’ età di 22 soffro di reflusso gastroesofageo che si è manifestato negli anni in maniera saltuaria almeno un paio di volte l’anno. Gli episodi di reflusso sono sempre durati pochi giorni (al max una decina) e il sintomo è sempre stato solamente quello di una forte e fastidiosa acidità. L’ho sempre curato con ipp in particolar modo negli ultimi anni esomeprazolo 40 mg che assumevo per circa 2 o max 3 settimane dalla comparsa del sintomo. Circa 6 anni fa in seguito ad esame istologico risultò esserci l’hp. Eseguì allora la triplice terapia standard PPI+claritromicina+amoxicillina per 7 giorni. Circa un mese dopo, dal breath test risultò hp negativo. Stesi bene per circa un anno e dopo ancora una volta una ricaduta. Pensavo di avere eradicato il batterio sennonchè circa 4 mesi fa si ripresentano gli stessi sintomi ma stavolta, nonostante utilizzo di ppi, perseverano e si alternano a ipersalivazione. Dopo aver eseguito anche dei test sulle intolleranze igg mediate ed evitato di assumere per 2 mesi anche i presunti alimenti non tollerati (senza alcun apparente miglioramento), continuando nell’assunzione quotidiana di esomeprazolo 40 mg/die per tutto il periodo in questione , mi sottopongo a nuova gastroscopia con biopsia. Nella gastro viene evidenziata solo una ipotonia cardiale e modico ristagno gastrico di tipo mucoso, mentre Il referto istologico dice: “gastrite di tipo interstiziale-follicolare, grado lieve; microeresiva congestiva. Hp lieve.
Eseguo infine anche un'ecografia nell'alto addome in cui non vengono segnalate anomalie ( a parte la milza un pò ingrossata). Recentemente non ho eseguito alcun controllo ematico, in passato però le ho svolte diverse volte e i valori sono correlati con il mio stato di microcitemia (portatore sano), con valori della bilirubina più alti della norma e acido folico basso.
Specifico che non assumo alcool da 3 mesi, non mangio fritture o cibi grassi o piccanti (compresi formaggi) da 2 mesi. Non bevo caffè e non fumo.
A questo punto il mio medico mi prescrive una terapia sequenziale con amossicillina, claritromicina e metronidazolo. Documentadomi però da più parti leggo che nella terapia di seconda linea sarebbe opportuno sostituire alla claritromicina (soprattutto nelle aree geografiche come l’Italia dove il batterio si è dimostrato più resistente) la levoflaxacina ed eseguire una triplice modificata o in alternativa una quadruplice terapia con ppi+metrodinazolo+tetraciclina+bismuto.
Vorrei gentilmente sapere il parere di voi esperti in materia e le dosi che consigliereste nel caso di utilizzo di levoflaxacina e soprattutto se secondo voi il vero problema della mia acidità/ipersalivazione possa essere addebitato all’ HP.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra cordiale risposta.
Dall’ età di 22 soffro di reflusso gastroesofageo che si è manifestato negli anni in maniera saltuaria almeno un paio di volte l’anno. Gli episodi di reflusso sono sempre durati pochi giorni (al max una decina) e il sintomo è sempre stato solamente quello di una forte e fastidiosa acidità. L’ho sempre curato con ipp in particolar modo negli ultimi anni esomeprazolo 40 mg che assumevo per circa 2 o max 3 settimane dalla comparsa del sintomo. Circa 6 anni fa in seguito ad esame istologico risultò esserci l’hp. Eseguì allora la triplice terapia standard PPI+claritromicina+amoxicillina per 7 giorni. Circa un mese dopo, dal breath test risultò hp negativo. Stesi bene per circa un anno e dopo ancora una volta una ricaduta. Pensavo di avere eradicato il batterio sennonchè circa 4 mesi fa si ripresentano gli stessi sintomi ma stavolta, nonostante utilizzo di ppi, perseverano e si alternano a ipersalivazione. Dopo aver eseguito anche dei test sulle intolleranze igg mediate ed evitato di assumere per 2 mesi anche i presunti alimenti non tollerati (senza alcun apparente miglioramento), continuando nell’assunzione quotidiana di esomeprazolo 40 mg/die per tutto il periodo in questione , mi sottopongo a nuova gastroscopia con biopsia. Nella gastro viene evidenziata solo una ipotonia cardiale e modico ristagno gastrico di tipo mucoso, mentre Il referto istologico dice: “gastrite di tipo interstiziale-follicolare, grado lieve; microeresiva congestiva. Hp lieve.
Eseguo infine anche un'ecografia nell'alto addome in cui non vengono segnalate anomalie ( a parte la milza un pò ingrossata). Recentemente non ho eseguito alcun controllo ematico, in passato però le ho svolte diverse volte e i valori sono correlati con il mio stato di microcitemia (portatore sano), con valori della bilirubina più alti della norma e acido folico basso.
Specifico che non assumo alcool da 3 mesi, non mangio fritture o cibi grassi o piccanti (compresi formaggi) da 2 mesi. Non bevo caffè e non fumo.
A questo punto il mio medico mi prescrive una terapia sequenziale con amossicillina, claritromicina e metronidazolo. Documentadomi però da più parti leggo che nella terapia di seconda linea sarebbe opportuno sostituire alla claritromicina (soprattutto nelle aree geografiche come l’Italia dove il batterio si è dimostrato più resistente) la levoflaxacina ed eseguire una triplice modificata o in alternativa una quadruplice terapia con ppi+metrodinazolo+tetraciclina+bismuto.
Vorrei gentilmente sapere il parere di voi esperti in materia e le dosi che consigliereste nel caso di utilizzo di levoflaxacina e soprattutto se secondo voi il vero problema della mia acidità/ipersalivazione possa essere addebitato all’ HP.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra cordiale risposta.
L'eradicazione dell'helicobacter può accentuare il reflusso. Quindi.....
Cordialmente
Felice Cosentino - Milano
Cordialmente
Felice Cosentino - Milano
Dr Felice Cosentino Gastroent. Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Clinica Zucchi)- Roma (Villa Benedetta) Reggio C (Villa Sant'Anna)

Utente
Grazie per la risposta.
Io comunque ho voluto seguire le indicazioni del mio medico (gastroenterologo) e ho eseguito una lunga cura per l'eradicazione del hp. Purtroppo i risultati non arrivano. Ma mi chiedo se è mai possibile che gli unici farmaci curativi possano essere gli ipp (che continuo ad assumere senza risultati)
Io comunque ho voluto seguire le indicazioni del mio medico (gastroenterologo) e ho eseguito una lunga cura per l'eradicazione del hp. Purtroppo i risultati non arrivano. Ma mi chiedo se è mai possibile che gli unici farmaci curativi possano essere gli ipp (che continuo ad assumere senza risultati)
Bisognerebbe anche capire, mediante la titolazione della gastrinemia, se gli IPP funzionano....

Utente
quindi nello specifico se faccio l'esame della gastrinemia non dovrebbe essere necessario sospendere l'assunzione di ipp? Negli anni precedenti comunque mi hanno dato benefici. Adesso sono già 4 mesi che convivo quotidianamente con questo problema
Deve eseguire la gastrinemia sotto terapia con IPP......
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.2k visite dal 11/03/2016.
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