Il mio medico ha sempre sostenuto che è ansia
Buonasera Dottori,
ho 29 anni e soffro da un paio di anni di mal di stomaco(con precisione alla bocca dello stomaco e anche nella parte bassa DX).
Per il male alla parte bassa Dx,il mio medico curante mi aveva diagnosticato una gastrite duodenale, curata con Omeprazolo(effettuo la cura ad ogni cambio di stagione).
Riguardo al male alla bocca dello stomaco,essendo una persona molto ansiosa e ipocondriaca (con diversi episodi di attacchi di panico finiti in PS),il mio medico ha sempre sostenuto che è ansia.
Siccome il mal di stomaco non passa e,soffrendo anche di extrasistole (fatto holter 24H,prova da sforzo,ECG…tutti negativi),il medico mi ha fatto eseguire una gastroscopia per escludere l’ernia iatale.
E qui cambia tutto!
Di seguito il referto:
Esofagogastroduodenoscopia eseguita in sedazione e condotta fino ad esplorare la II porzione duodenale.
Esofago regolare
Linea Z di aspetto normale e normoposizionata
Stomaco distensibile senza alterazioni della morfologia o della superficie mucosa.
Duodeno con iniziale segno dello “scallopping” della mucosa. Si eseguono biopsie random.
Sospetta celiachia in attesa di itologia.
Non ho mai sofferto dei classici disturbi della celiachia,a parte il gonfiore addominale e occasionalmente feci giallastre (attribuite al colon irritabile).Le mie analisi del sangue,che da buona ipocondriaca effettuo ogni anno,non hanno mai rilevato problemi di malassorbimento.
L'esito della biopsia,arrivato circa 10 gg fa,è il seguente:
Mucosa dell'intestino tenue parzialmente orientata con villi tozzi e cripte regolari/iperplastiche. Si osservano circa 80 linfociti intraepiteliali, evidenziati con immunoistochimica per CD3 (*). Si associa moderato infiltrato infiammatorio cronico linfoplasmacellulare nella lamina propria frammisto a granulociti eosinofili in numero superiore alla norma.
(*)L' IIC è indicata solo nei casi con sierologia positiva e alterazioni istologiche minime o assenti.
Conclusione: Atrofia dei villi di grado moderato con incremento dei linfociti intraepiteliali (lesione "tipo 3b" o "distruttiva" secondo Marsh rivista Oberhuber 1999).
Valori di riferimento:
Rapporto villo/cripta 3:1.
Linfociti intraepiteliali 25 per 100 enterociti.
Eosinofili sino a 5/HPF.
Osservazioni:
V. Gastroenterologa c/o Ambulatorio Celiachia del Policlinico. Se non già eseguiti: Iga totali, Iga anti-Transglutaminasi, anti-endomisio, Iga DPG-AGA.
Detto questo, sotto prescrizione del medico ho eseguito le analisi sopra indicate che non sono ancora arrivate. La visita gastroenterologa, invece, me l'hanno data per il 26 Giugno (!!!).
Ma la domanda è: sono celiaca oppure no?
Il mio medico curante dice che bisogna aspettare l'esito delle analisi per avere la certezza. Ma sul web leggo che la certezza viene data solo dalla gastroscopia... quindi sarei un po confusa!
E poi,la celiachia può provocare mal di stomaco?
Grazie mille!
ho 29 anni e soffro da un paio di anni di mal di stomaco(con precisione alla bocca dello stomaco e anche nella parte bassa DX).
Per il male alla parte bassa Dx,il mio medico curante mi aveva diagnosticato una gastrite duodenale, curata con Omeprazolo(effettuo la cura ad ogni cambio di stagione).
Riguardo al male alla bocca dello stomaco,essendo una persona molto ansiosa e ipocondriaca (con diversi episodi di attacchi di panico finiti in PS),il mio medico ha sempre sostenuto che è ansia.
Siccome il mal di stomaco non passa e,soffrendo anche di extrasistole (fatto holter 24H,prova da sforzo,ECG…tutti negativi),il medico mi ha fatto eseguire una gastroscopia per escludere l’ernia iatale.
E qui cambia tutto!
Di seguito il referto:
Esofagogastroduodenoscopia eseguita in sedazione e condotta fino ad esplorare la II porzione duodenale.
Esofago regolare
Linea Z di aspetto normale e normoposizionata
Stomaco distensibile senza alterazioni della morfologia o della superficie mucosa.
Duodeno con iniziale segno dello “scallopping” della mucosa. Si eseguono biopsie random.
Sospetta celiachia in attesa di itologia.
Non ho mai sofferto dei classici disturbi della celiachia,a parte il gonfiore addominale e occasionalmente feci giallastre (attribuite al colon irritabile).Le mie analisi del sangue,che da buona ipocondriaca effettuo ogni anno,non hanno mai rilevato problemi di malassorbimento.
L'esito della biopsia,arrivato circa 10 gg fa,è il seguente:
Mucosa dell'intestino tenue parzialmente orientata con villi tozzi e cripte regolari/iperplastiche. Si osservano circa 80 linfociti intraepiteliali, evidenziati con immunoistochimica per CD3 (*). Si associa moderato infiltrato infiammatorio cronico linfoplasmacellulare nella lamina propria frammisto a granulociti eosinofili in numero superiore alla norma.
(*)L' IIC è indicata solo nei casi con sierologia positiva e alterazioni istologiche minime o assenti.
Conclusione: Atrofia dei villi di grado moderato con incremento dei linfociti intraepiteliali (lesione "tipo 3b" o "distruttiva" secondo Marsh rivista Oberhuber 1999).
Valori di riferimento:
Rapporto villo/cripta 3:1.
Linfociti intraepiteliali 25 per 100 enterociti.
Eosinofili sino a 5/HPF.
Osservazioni:
V. Gastroenterologa c/o Ambulatorio Celiachia del Policlinico. Se non già eseguiti: Iga totali, Iga anti-Transglutaminasi, anti-endomisio, Iga DPG-AGA.
Detto questo, sotto prescrizione del medico ho eseguito le analisi sopra indicate che non sono ancora arrivate. La visita gastroenterologa, invece, me l'hanno data per il 26 Giugno (!!!).
Ma la domanda è: sono celiaca oppure no?
Il mio medico curante dice che bisogna aspettare l'esito delle analisi per avere la certezza. Ma sul web leggo che la certezza viene data solo dalla gastroscopia... quindi sarei un po confusa!
E poi,la celiachia può provocare mal di stomaco?
Grazie mille!
[#1]
Gentile signora,
il quadro clinico ed endoscopico riferito orienta fortemente verso la diagnosi di celiachia, che le analisi di laboratorio potrebbero confermare.
Nella celiachia è possibile, tra i sintomi, il dolore alla regione alta dell'addome (stomaco).
Ha letto che la certezza diagnostica viene data dalla gastroscopia (e istologia) perché attualmente è abituale che le analisi di laboratorio vengano condotte prima dell'indagine endoscopica; ma la conclusione diagnostica non cambia.
Cordiali saluti.
il quadro clinico ed endoscopico riferito orienta fortemente verso la diagnosi di celiachia, che le analisi di laboratorio potrebbero confermare.
Nella celiachia è possibile, tra i sintomi, il dolore alla regione alta dell'addome (stomaco).
Ha letto che la certezza diagnostica viene data dalla gastroscopia (e istologia) perché attualmente è abituale che le analisi di laboratorio vengano condotte prima dell'indagine endoscopica; ma la conclusione diagnostica non cambia.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
Ok Dottore, aspetterò l'esito degli esami e le farò sapere.
Quindi è molto probabile che le feci giallastre siano causate dalla celiachia? Perché su internet la maggior parte dei siti parlano anche di problemi al Pancreas (e ovviamente vado in paranoia). In caso di Celiachia, come può essere possibile che in tutti questi anni non sia mai venuta fuori? Non avrei dovuto avere qualche esame sballato per il malassorbimento?
Grazie mille per la risposta, è stato molto gentile.
Saluti.
Quindi è molto probabile che le feci giallastre siano causate dalla celiachia? Perché su internet la maggior parte dei siti parlano anche di problemi al Pancreas (e ovviamente vado in paranoia). In caso di Celiachia, come può essere possibile che in tutti questi anni non sia mai venuta fuori? Non avrei dovuto avere qualche esame sballato per il malassorbimento?
Grazie mille per la risposta, è stato molto gentile.
Saluti.
[#3]
Gentile signora,
il colore delle feci non è indicativo.
E' un segno di malassorbimento la "steatorrea", la presenza cioè di grasso nelle feci: il paziente riporta di solito un inconsueto galleggiamento del materiale fecale sull'acqua del water.
Non è detto che il malassorbimento sia clinicamente (e biochimicamente) così evidente come nel passato, allorché questo era l'unico indizio che orientava per la diagnosi. Oggigiorno si riesce a rilevare la malattia in situazioni precoci.
Per completezza di informazione accluso i link agli articoli presenti sul sito
https://www.medicitalia.it/salute/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/8-celiachia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/452-celiachia.html
Cordiali saluti.
il colore delle feci non è indicativo.
E' un segno di malassorbimento la "steatorrea", la presenza cioè di grasso nelle feci: il paziente riporta di solito un inconsueto galleggiamento del materiale fecale sull'acqua del water.
Non è detto che il malassorbimento sia clinicamente (e biochimicamente) così evidente come nel passato, allorché questo era l'unico indizio che orientava per la diagnosi. Oggigiorno si riesce a rilevare la malattia in situazioni precoci.
Per completezza di informazione accluso i link agli articoli presenti sul sito
https://www.medicitalia.it/salute/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/8-celiachia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/452-celiachia.html
Cordiali saluti.
[#6]
Gentile signora,
le analisi riferite sono in accordo con la diagnosi di celiachia che andrà correttamente formulata dal medico che la prenderà in carico.
In questa situazione è altamente consigliabile - in accordo con il medico curante - osservare la dieta con esclusione di glutine.
Cordiali saluti.
le analisi riferite sono in accordo con la diagnosi di celiachia che andrà correttamente formulata dal medico che la prenderà in carico.
In questa situazione è altamente consigliabile - in accordo con il medico curante - osservare la dieta con esclusione di glutine.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.8k visite dal 16/02/2016.
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