Reflusso che non passa
Buongiorno,
ormai sono più di 6 mesi che sto "combattendo" con il reflusso senza esito, nonostante abbia fatto moltissime visite e controlli, per fortuna tutti senza esiti negativi.
Ho anche già chiesto parecchi consulti, sempre per problematiche inerenti il reflusso.
In sintesi ho un problema di reflusso che non passa nonostante sia ormai da 6 mesi in trattamento pressochè continuo con Omeprazolo.
Ho effettuato i seguenti controlli:
gastroscopia (anche se il gastroenterologo la riteneva non necessaria):
nulla da segnalare, ipotizzata gastrite atrifica non confermata dall'esame istologico, che ha dato esito negativo.
Referto:
Esofago di calibro regolare, pareti elastiche, rivestite da mucosa indenne da lesioni. Cardias regolarmente posizionato.
Cavità gastrica ampia, ben distensibile, pareti elastiche, reviste da mucosa scabra, di aspetto atrofico, indenne da lesioni ulcerative o infiltrative. Lago mucoso non contaminato da sangue o bile. Plicatura e peristalsi regolari.
Piloro pervio elastico, bublbo duodenale elastico, rivestito da mucosa rosea, indenne da lesioni. Seconda porzione duodenale nella norma.
Referto istologico:
Atrofia: assente
Flogosi: assente
Metaplasia intestinale: assente
Helicobacter: assente
ecografia addome e fegato: nulla da segnalare
esame allergologico: nessuna allergia
esame 5-HIAA: negativo
esame triptasi sierica: negativo
Nell'ultimo periodo assieme all'omeprazolo 20 (1 compressa al giorno) mi è stato prescritto anche il levopraid 25 prima dei pasti principali ed il problema si era attenuato quasi del tutto.
10 giorni fa ho sospeso il levopraid e dopo due giorni di assestamento con qualche disturbo la situazione sembrava essersi stabilizzata.
Due giorni fa ho anche sospeso l'omeprazolo ed oggi lo stomaco ha ripreso a farsi sentire, con brontolii e fastidi, associati anche a mani e piedi freddi, mal di testa e mal di gola.
A questo punto mi chiedo se, come mi ha detto il gastroenterologo, devo iniziare a riprendere l'omeprazolo per pochi giorni, fino a far passare i sintomi per poi interromperlo di nuovo o se debbo pensare ad un altra terapia (ed un altro gastroenterologo....).
Secondo lui si tratta di un disturbo di natura funzionale bastato sulla mia emotività (cosa che penso possa essere vera, visto che sicuramente sono ipocondriaco), e credo che dal quel punto di vista agisse anche il Levopraid...ma ho ripreso a stare male solo con la sospensione dell'omeprazolo.
Non riesco tanto ad accettare l'idea di dover prendere l'omeprazolo in maniera continuativa, potrebbe essere questa la soluzione?
Quali gli effetti collaterali?
Ieri sera ho dovuto mangiare e poi andare a dormire dopo neppure mezz'ora: potrrebbe essere questa la causa dei miei problemi odierni?
Grazie mille per ogni suggerimento che potrete darmi, per risolvere questa situazione che mi sta peggiorando di molto la qualità di vita.
Cordiali saluti
ormai sono più di 6 mesi che sto "combattendo" con il reflusso senza esito, nonostante abbia fatto moltissime visite e controlli, per fortuna tutti senza esiti negativi.
Ho anche già chiesto parecchi consulti, sempre per problematiche inerenti il reflusso.
In sintesi ho un problema di reflusso che non passa nonostante sia ormai da 6 mesi in trattamento pressochè continuo con Omeprazolo.
Ho effettuato i seguenti controlli:
gastroscopia (anche se il gastroenterologo la riteneva non necessaria):
nulla da segnalare, ipotizzata gastrite atrifica non confermata dall'esame istologico, che ha dato esito negativo.
Referto:
Esofago di calibro regolare, pareti elastiche, rivestite da mucosa indenne da lesioni. Cardias regolarmente posizionato.
Cavità gastrica ampia, ben distensibile, pareti elastiche, reviste da mucosa scabra, di aspetto atrofico, indenne da lesioni ulcerative o infiltrative. Lago mucoso non contaminato da sangue o bile. Plicatura e peristalsi regolari.
Piloro pervio elastico, bublbo duodenale elastico, rivestito da mucosa rosea, indenne da lesioni. Seconda porzione duodenale nella norma.
Referto istologico:
Atrofia: assente
Flogosi: assente
Metaplasia intestinale: assente
Helicobacter: assente
ecografia addome e fegato: nulla da segnalare
esame allergologico: nessuna allergia
esame 5-HIAA: negativo
esame triptasi sierica: negativo
Nell'ultimo periodo assieme all'omeprazolo 20 (1 compressa al giorno) mi è stato prescritto anche il levopraid 25 prima dei pasti principali ed il problema si era attenuato quasi del tutto.
10 giorni fa ho sospeso il levopraid e dopo due giorni di assestamento con qualche disturbo la situazione sembrava essersi stabilizzata.
Due giorni fa ho anche sospeso l'omeprazolo ed oggi lo stomaco ha ripreso a farsi sentire, con brontolii e fastidi, associati anche a mani e piedi freddi, mal di testa e mal di gola.
A questo punto mi chiedo se, come mi ha detto il gastroenterologo, devo iniziare a riprendere l'omeprazolo per pochi giorni, fino a far passare i sintomi per poi interromperlo di nuovo o se debbo pensare ad un altra terapia (ed un altro gastroenterologo....).
Secondo lui si tratta di un disturbo di natura funzionale bastato sulla mia emotività (cosa che penso possa essere vera, visto che sicuramente sono ipocondriaco), e credo che dal quel punto di vista agisse anche il Levopraid...ma ho ripreso a stare male solo con la sospensione dell'omeprazolo.
Non riesco tanto ad accettare l'idea di dover prendere l'omeprazolo in maniera continuativa, potrebbe essere questa la soluzione?
Quali gli effetti collaterali?
Ieri sera ho dovuto mangiare e poi andare a dormire dopo neppure mezz'ora: potrrebbe essere questa la causa dei miei problemi odierni?
Grazie mille per ogni suggerimento che potrete darmi, per risolvere questa situazione che mi sta peggiorando di molto la qualità di vita.
Cordiali saluti
[#1]
<<Cardias regolarmente posizionato.>>
<<brontolii e fastidi, associati anche a mani e piedi freddi, mal di testa e mal di gola>>
... quanto descrive non appartiene al reflusso e la non perfetta risposta alla terapia confermerebbero tale ipotesi.
Ansia e meteorismo appaiono più evidenti che il reflusso!
Gli effetti collaterali dei PPI sono rappresentati in questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1677-gli-inibitori-della-pompa-protonica-ppi-corretto-utilizzo-e-raccomandazioni.html
<<brontolii e fastidi, associati anche a mani e piedi freddi, mal di testa e mal di gola>>
... quanto descrive non appartiene al reflusso e la non perfetta risposta alla terapia confermerebbero tale ipotesi.
Ansia e meteorismo appaiono più evidenti che il reflusso!
Gli effetti collaterali dei PPI sono rappresentati in questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1677-gli-inibitori-della-pompa-protonica-ppi-corretto-utilizzo-e-raccomandazioni.html
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Buongiorno,
innanzitutto grazie per la sempre pronta risposta.
In realtà il Gastroenterologo che mi segue non è d'accordo sul cardias correttamente posizionato del referto, e dalle immagini ritiene ci sia una "beanza cordiale" e per lui si parla appunto di "dispepsia funzionale in episodi di reflusso GE".
Anche lui concorda sull'ansia, ma non mi ha mai parlato di meteorismo.
A questo punto devo indirizzarmi su altri tipi di farmaci, rispetto all'omeprazolo ed al levopraid?
Inoltre, ho letto nell'articolo che mi ha indicato nella risposta di possibili effetti rebound in caso di brusca interruzione della terapia con omeprazolo, cosa si intende per brusca interruzione ma soprattutto: come dovrei provare ad interrompere la terapia? Riducendo la dose giornaliera o alternando giorni in cui prendo il farmaco a giorni in cui non lo prendo?
Si parla di un'assunzione di massimo 3 cicli di due settimane l'anno: di fatto io ho già raggiunto la soglia annuale, come dovrei comportarmi? Provare a sopportare il dolore o continuare la terapia?
Ancora grazie mille
innanzitutto grazie per la sempre pronta risposta.
In realtà il Gastroenterologo che mi segue non è d'accordo sul cardias correttamente posizionato del referto, e dalle immagini ritiene ci sia una "beanza cordiale" e per lui si parla appunto di "dispepsia funzionale in episodi di reflusso GE".
Anche lui concorda sull'ansia, ma non mi ha mai parlato di meteorismo.
A questo punto devo indirizzarmi su altri tipi di farmaci, rispetto all'omeprazolo ed al levopraid?
Inoltre, ho letto nell'articolo che mi ha indicato nella risposta di possibili effetti rebound in caso di brusca interruzione della terapia con omeprazolo, cosa si intende per brusca interruzione ma soprattutto: come dovrei provare ad interrompere la terapia? Riducendo la dose giornaliera o alternando giorni in cui prendo il farmaco a giorni in cui non lo prendo?
Si parla di un'assunzione di massimo 3 cicli di due settimane l'anno: di fatto io ho già raggiunto la soglia annuale, come dovrei comportarmi? Provare a sopportare il dolore o continuare la terapia?
Ancora grazie mille
[#3]
Si riduce "a scalare" come correttamente lei scrive.
I PPI sono farmaci che, a lungo andare, possono rappresentare una delle cause del meteorismo.
Non so se il suo gastroenterologo è un endoscopista
ma le consiglierei di chiedere lumi al gastroenterologo che ha realmente effettuato l'esame!
I PPI sono farmaci che, a lungo andare, possono rappresentare una delle cause del meteorismo.
Non so se il suo gastroenterologo è un endoscopista
ma le consiglierei di chiedere lumi al gastroenterologo che ha realmente effettuato l'esame!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13.6k visite dal 11/02/2016.
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