Duodenite e l'uso di antiinfiammatori

Salve dottori,
Ho delle domande da porvi e vi chiedo gentilmente di darmi delle rassicurazioni. Ho 33 anni, anni addietro a causa di tonsilliti recidivanti sono stata sottoposta a cicli di antibiotici e bentelan per lunghi periodi e nessun medico si è sognato di darmi una protezione. Finii all'ospedale per dolore lancinante allo stomaco e da lì non ho potuto più assumere gli antiinfiammatori. Un anno fa ho effettuato la radiografia con contrasto.
L'esito:
Esofago di calibro e decorso regolare, non visibilitá di lesioni. Buona la funzionalità dell'ampolla epifrenica con ritmica apertura del cardias.
Stomaco in sede e volume regolare. Piloro pervio.
Bulbo duodenale con disegno plicare alquanto discinetico senza tuttavia segni diretti da ulcera. Vuotamento disordinato.
Ho preso per lunghi periodi pantoprazolo 40. In questi giorni ho preso una tachipirina e non ero sotto copertura lo stomaco ha iniziato a gonfiarsi e a farmi malissimo, non sono riuscita a mangiare molto ed era pieno di meteorismo e ho avuto la sensazione che che lo stomaco esplodesse. Ho iniziato a riprendere pantoprazolo 40 e sono andata dal gastroenterologo il quale ha aggiunto peridon e una dieta alimentare e rileggendo il referto ha evinto anche il reflusso. Adesso mi chiedo, devo effettuare la gastroscopia per escludere ulcere o la radiografia con contrasto può bastare. Poi, ed è la mia preoccupazione più grande, siccome vado soggetta ai mal di gola e il mio lavoro è quello di cantante, ho la necessità di curarmi bene e in minor tempo possibile, come faccio quando sto male? Non si guarisce da questo problema? A vita sono costretta a evitare i farmaci?
Vi ringrazio per la vostra attenzione.
Cordialmente
Veronica