Nodo alla gola e dolori a valle di gastroscopia
Gentile Dottore
Soffro da ormai un mese e mezzo circa di un persistente senso di fatica nel deglutire, a volte accompagnato da un vero e proprio senso di restringimento totale. Tale sensazione, apparsa quasi all'improvviso, sembra essere indipendente da ciò che mangio, ma più legata alla quantità (se mangio di più il sintomo si attenua per più tempo, per poi riapparire inevitabilmente). A volte, anche se non spesso, si accompagna a forte salivazione mattutina, soprattutto se il pasto serale è stato leggero..
Non ho sensazione di bruciore o di reflusso apparente. Nessun problema di sonno o perdita di peso. Ho effettuato visita da otorinolaringoiatra che ha escluso complicazioni. Sto assumendo IPP ma senza alcun beneficio. Ho effettuato test delle feci per helicobacter, anch’esso con esito negativo.
Ho effettuato ieri gastroscopia – con sedazione parziale - con il seguente esito:
esofago: regolare per decorso e calibro, aspetto trachealizzato della mucosa, scarsa peristalsi
stomaco: accenno a ernia iatale, pareti elastiche e distensibili, disegno plicale conservato, mucosa normale. Piloro:pervio.
Bulbo e seconda porzione duodenale: privi di lesione
Sono comunque in attesa degli esiti della biopsia
Che cosa ne pensa? L ’accenno all’ernia iatatale può spiegare i miei sintomi?
Il dottore propende comunque per manometria esofagea +ph 24ore.
Inoltre, nonostante siano passate 24 h dalla gastroscopia, ho forti dolori all’atto della deglutizione della saliva, sia a livello della gola che dell’esofago, quasi ingerissi del filo spinato, per non parlare della difficoltà di ingerire del cibo. Questo stato può essere ricondotta alla gastroscopia e alla biopsia effettuati ieri o devo preoccuparmi? Può durare ancora molto?
La ringrazio davvero molto
Cordialmente
Soffro da ormai un mese e mezzo circa di un persistente senso di fatica nel deglutire, a volte accompagnato da un vero e proprio senso di restringimento totale. Tale sensazione, apparsa quasi all'improvviso, sembra essere indipendente da ciò che mangio, ma più legata alla quantità (se mangio di più il sintomo si attenua per più tempo, per poi riapparire inevitabilmente). A volte, anche se non spesso, si accompagna a forte salivazione mattutina, soprattutto se il pasto serale è stato leggero..
Non ho sensazione di bruciore o di reflusso apparente. Nessun problema di sonno o perdita di peso. Ho effettuato visita da otorinolaringoiatra che ha escluso complicazioni. Sto assumendo IPP ma senza alcun beneficio. Ho effettuato test delle feci per helicobacter, anch’esso con esito negativo.
Ho effettuato ieri gastroscopia – con sedazione parziale - con il seguente esito:
esofago: regolare per decorso e calibro, aspetto trachealizzato della mucosa, scarsa peristalsi
stomaco: accenno a ernia iatale, pareti elastiche e distensibili, disegno plicale conservato, mucosa normale. Piloro:pervio.
Bulbo e seconda porzione duodenale: privi di lesione
Sono comunque in attesa degli esiti della biopsia
Che cosa ne pensa? L ’accenno all’ernia iatatale può spiegare i miei sintomi?
Il dottore propende comunque per manometria esofagea +ph 24ore.
Inoltre, nonostante siano passate 24 h dalla gastroscopia, ho forti dolori all’atto della deglutizione della saliva, sia a livello della gola che dell’esofago, quasi ingerissi del filo spinato, per non parlare della difficoltà di ingerire del cibo. Questo stato può essere ricondotta alla gastroscopia e alla biopsia effettuati ieri o devo preoccuparmi? Può durare ancora molto?
La ringrazio davvero molto
Cordialmente
[#1]
Dove sono state eseguite le biopsie ? In esofago ?
Il dubbio è di una esofagite eosinofila ....
Cordialmente
Il dubbio è di una esofagite eosinofila ....
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#4]
Utente
Grazie per la sua celere risposta. Il medico ha paventato l'esofagite eosinofila come possibilità a valle dell'esame, fermo restando l''accenno di ernia iatale riscontrato.. Ad ogni modo l'aggiorno sull'esito della biopsia.
In caso di esito negativo, mi è stata anticipata la necessità di procedere con manometria esofagea e ph 24..
Nel frattempo ho letto il suo articolo sull'esofagite eosinofila e mi chiedo: il fatto di riuscire ad accertarla a breve dall'insorgere del sintomo (2 mesi) aiuta a curarla? L'allergia alle graminacee che ho sin da piccola può essere un fattore scatenante? Non le nascondo una certa apprensione per questa patologia.
La ringrazio molto per l'aiuto.
Cordialità
In caso di esito negativo, mi è stata anticipata la necessità di procedere con manometria esofagea e ph 24..
Nel frattempo ho letto il suo articolo sull'esofagite eosinofila e mi chiedo: il fatto di riuscire ad accertarla a breve dall'insorgere del sintomo (2 mesi) aiuta a curarla? L'allergia alle graminacee che ho sin da piccola può essere un fattore scatenante? Non le nascondo una certa apprensione per questa patologia.
La ringrazio molto per l'aiuto.
Cordialità
[#6]
Utente
Buongiorno Dottore
ho ricevuto l'esito della biopsia che attesta l'assenza di eosinofili.
Purtroppo, nel frattempo la soluzione non è migliorata, ma si è sostanzialmente cronicizzata: permane sempre il senso di catarro alla gola e relativa difficoltà di deglutizione(che però - da visita otorinolaringoiatra - non è stato riscontrato, trattandosi apparentemente di saliva) accompagnato talvolta da sensazione di ristringimento della gola.
Come valuta più opportuno procedere? (Mi è stato indicato di proseguire con manometria esofagea +ph 24ore e di valutare poi la necessità di Raggi).
Un eventuale reflusso (comunque non sensibile a trattamento con due diversi IPP) potrebbe esserne la causa? Oppure che altro potrebbe determinare questa situazione?
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione
ho ricevuto l'esito della biopsia che attesta l'assenza di eosinofili.
Purtroppo, nel frattempo la soluzione non è migliorata, ma si è sostanzialmente cronicizzata: permane sempre il senso di catarro alla gola e relativa difficoltà di deglutizione(che però - da visita otorinolaringoiatra - non è stato riscontrato, trattandosi apparentemente di saliva) accompagnato talvolta da sensazione di ristringimento della gola.
Come valuta più opportuno procedere? (Mi è stato indicato di proseguire con manometria esofagea +ph 24ore e di valutare poi la necessità di Raggi).
Un eventuale reflusso (comunque non sensibile a trattamento con due diversi IPP) potrebbe esserne la causa? Oppure che altro potrebbe determinare questa situazione?
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione
[#8]
Utente
Buona sera dottore
Ho effettuato manometria, impedenzometria24h, e da ultimo ecografia completa del collo (tiroide, linfonodi e ghiandole salivari) . Tutti gli esami non hanno mostrato alcun tipo di anomalia.
Permane una duplice sensazione: da un lato, in maniera costante, sento come della saliva/muco nella parte bassa della gola, all'altezza dell'incavo. Nel deglutire, cerco come di spingerla verso il basso, ma inutilmente. Peraltro, non ho alcun tipo di tosse o "raspino" in gola. Questa sensazione non mi abbandona mai, solo quando mangio provo sollievo.
Dall'altro lato, capita che a questa sensazione ormai cronica, si affianchi una sorta si restringimento della gola, con una sensazione di "gola che tira". Questa seconda sensazione e' particolarmente fastidiosa. In questi mesi non sono riuscita a trovare alcuna correlazione con cibo o altro. Apparentemente mi sembra che il sintomo si manifesti piu' facilmente quando sono a stomaco vuoto.
Nel mentre, non ho perso peso (ma anzi, dal nervosismo, crdo di averne acquisito ), non soffro di acidita' o bruciori. Ho cambiato IPP ma senza alcun tipo di effeto, come orender caramelle e e da un mese circa non lo prendo piu'.
Sono parecchio demoralizzata, ormai sono mesi che non ne vengo a capo e la mia vita e' davvero peggiorata.
Fino a dicembre stavo bene, poi ho iniziato improvvisamente con dei problemi digestivi, a valle di alcuni giorni di vacanza in cui puo' essere che abbia mangiato un po' troppo o in maniera un poco disordinata: si sono manifestati un senso di difficolta' a deglutire e di transito del cibo, come se i bocconi fossero troppo grandi per scendere nell'esofago e ne urtassero le pareti, causando dei lievi dolori puntuali all'altezza dello sterno. A cio' si aggiungeva sporadico senso di acidita' Questi sintomi sono progressivamente scomparsi .
(Un'ultima cosa che suppongo sia irrilevante, ma ormai non so piu che pensare: i miei problemi sono iniziati dopo 3-4 g dall'aver fatto il vaccino antinfluenzale).
Sono in attesa della conferma del medico di dover proceder con rx della deglutizione, ma la pregheri tanto di darmi la sua opinione su questa patologia e eventuali ulteriori accertamenti.
Grazie davvero
Un caro saluto
La ringrazio molto
Ho effettuato manometria, impedenzometria24h, e da ultimo ecografia completa del collo (tiroide, linfonodi e ghiandole salivari) . Tutti gli esami non hanno mostrato alcun tipo di anomalia.
Permane una duplice sensazione: da un lato, in maniera costante, sento come della saliva/muco nella parte bassa della gola, all'altezza dell'incavo. Nel deglutire, cerco come di spingerla verso il basso, ma inutilmente. Peraltro, non ho alcun tipo di tosse o "raspino" in gola. Questa sensazione non mi abbandona mai, solo quando mangio provo sollievo.
Dall'altro lato, capita che a questa sensazione ormai cronica, si affianchi una sorta si restringimento della gola, con una sensazione di "gola che tira". Questa seconda sensazione e' particolarmente fastidiosa. In questi mesi non sono riuscita a trovare alcuna correlazione con cibo o altro. Apparentemente mi sembra che il sintomo si manifesti piu' facilmente quando sono a stomaco vuoto.
Nel mentre, non ho perso peso (ma anzi, dal nervosismo, crdo di averne acquisito ), non soffro di acidita' o bruciori. Ho cambiato IPP ma senza alcun tipo di effeto, come orender caramelle e e da un mese circa non lo prendo piu'.
Sono parecchio demoralizzata, ormai sono mesi che non ne vengo a capo e la mia vita e' davvero peggiorata.
Fino a dicembre stavo bene, poi ho iniziato improvvisamente con dei problemi digestivi, a valle di alcuni giorni di vacanza in cui puo' essere che abbia mangiato un po' troppo o in maniera un poco disordinata: si sono manifestati un senso di difficolta' a deglutire e di transito del cibo, come se i bocconi fossero troppo grandi per scendere nell'esofago e ne urtassero le pareti, causando dei lievi dolori puntuali all'altezza dello sterno. A cio' si aggiungeva sporadico senso di acidita' Questi sintomi sono progressivamente scomparsi .
(Un'ultima cosa che suppongo sia irrilevante, ma ormai non so piu che pensare: i miei problemi sono iniziati dopo 3-4 g dall'aver fatto il vaccino antinfluenzale).
Sono in attesa della conferma del medico di dover proceder con rx della deglutizione, ma la pregheri tanto di darmi la sua opinione su questa patologia e eventuali ulteriori accertamenti.
Grazie davvero
Un caro saluto
La ringrazio molto
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 5.1k visite dal 28/01/2016.
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