Pirosi gastrica
Gentili Dottori,
ho 34 anni e da circa 10 anni soffro di bruciore di stomaco senza risalita. Per diversi anni il disturbo è stato attenuato con l'uso dei più comuni antiacido in commercio. Negli ultimi due anni invece, sotto consiglio del mio medico curante, ho assunto pantoprazolo 20mg tutte le mattine prima di colazione e non ho mai avuto più problemi di stomaco fino al periodo che andrò a descrivere. Avendo letto che l'uso prolungato di IPP può dare problemi nel corso degli anni, mi sono sottoposto ad un RX completo del tubo digerente che non ha evidenziato problemi consistenti: stomaco in sede, di forma e volume normali. Pareti elastiche e distensibili con regolare morfologia delle pliche. Nei vari decubiti ed in reclinazione di trendelenburg non si apprezzano segni di ernia iatale da scivolamento ne di reflusso gastro esofageo. Peristalsi valida con vuotamento in tempo fisiologico. Piloro pelvico. Bulbo ed ansa duodenale regolari. Cieco in sede , non dolente alla pressione mirata. Appendice opacizzata. Recandomi da un gastroenterologo, mi ha riferito che non ci sono particolari problemi e mi ha sospeso il pantoprazolo dandomi una cura alternativa da seguire per un mese, mi ha detto che per adesso possiamo anche evitare la gastroscopia ( cosa che spero di non dover fare). La cura prevede domperidone 10mg prima di pranzo e cena e noremifa sciroppo dopo e pasti e prima di dormire. Aggiungo che oggi è il quindicesimo giorno di cura e che sto seguendo un'alimentazione molto controllata, evitando cibi che possano scatenare forti episodi di pirosi, ho perso 4 kg. Nonostante questo, non appena mangio qualcosa che non sia verdura scaldata , mi capita di avere ancora episodi di pirosi che mi rendono molto nervoso, proprio adesso che ho iniziato un nuovo lavoro. Sono sempre stato un soggetto ansioso e in diversi periodi mi è capitato di avere un'alimentazione scorretta anche se in linea di massima consumo cibi sani e ho (avevo fino alla nuova cura) una dieta molto varia dove non mancano frutta e verdura. Vorrei riprendere con pantoprazolo 20mg e stare bene ma allo stesso tempo non vorrei rassegnarmi a prendere tale medicinale per tutta la vita. Chiedo a voi un consiglio e soprattutto se è il caso di interrompere questa cura ultima che francamente credo non mi abbia apportato alcun beneficio. Spero in una vostra risposta e vi ringrazio anticipatamente.
ho 34 anni e da circa 10 anni soffro di bruciore di stomaco senza risalita. Per diversi anni il disturbo è stato attenuato con l'uso dei più comuni antiacido in commercio. Negli ultimi due anni invece, sotto consiglio del mio medico curante, ho assunto pantoprazolo 20mg tutte le mattine prima di colazione e non ho mai avuto più problemi di stomaco fino al periodo che andrò a descrivere. Avendo letto che l'uso prolungato di IPP può dare problemi nel corso degli anni, mi sono sottoposto ad un RX completo del tubo digerente che non ha evidenziato problemi consistenti: stomaco in sede, di forma e volume normali. Pareti elastiche e distensibili con regolare morfologia delle pliche. Nei vari decubiti ed in reclinazione di trendelenburg non si apprezzano segni di ernia iatale da scivolamento ne di reflusso gastro esofageo. Peristalsi valida con vuotamento in tempo fisiologico. Piloro pelvico. Bulbo ed ansa duodenale regolari. Cieco in sede , non dolente alla pressione mirata. Appendice opacizzata. Recandomi da un gastroenterologo, mi ha riferito che non ci sono particolari problemi e mi ha sospeso il pantoprazolo dandomi una cura alternativa da seguire per un mese, mi ha detto che per adesso possiamo anche evitare la gastroscopia ( cosa che spero di non dover fare). La cura prevede domperidone 10mg prima di pranzo e cena e noremifa sciroppo dopo e pasti e prima di dormire. Aggiungo che oggi è il quindicesimo giorno di cura e che sto seguendo un'alimentazione molto controllata, evitando cibi che possano scatenare forti episodi di pirosi, ho perso 4 kg. Nonostante questo, non appena mangio qualcosa che non sia verdura scaldata , mi capita di avere ancora episodi di pirosi che mi rendono molto nervoso, proprio adesso che ho iniziato un nuovo lavoro. Sono sempre stato un soggetto ansioso e in diversi periodi mi è capitato di avere un'alimentazione scorretta anche se in linea di massima consumo cibi sani e ho (avevo fino alla nuova cura) una dieta molto varia dove non mancano frutta e verdura. Vorrei riprendere con pantoprazolo 20mg e stare bene ma allo stesso tempo non vorrei rassegnarmi a prendere tale medicinale per tutta la vita. Chiedo a voi un consiglio e soprattutto se è il caso di interrompere questa cura ultima che francamente credo non mi abbia apportato alcun beneficio. Spero in una vostra risposta e vi ringrazio anticipatamente.
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Indipendentemente dalla normalità del tratto digestivo superiore, come segnalato dall RX digerente, ci può ugualmente essere una ipersecrezione gastrica accompagnata o meno da reflusso. In questi casi la terapia di scelta è quella con gli IPP. Si deciderá nel tempo se la terapia dovrá essere continuativa o ciclica.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 18/01/2016.
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