Reflusso gastro-esofageo e problemi vari
Salve,
sono un ragazzo di 21 anni, e vi scrivo per un ulteriore parere.
Premetto che sono affetto da asma moderato atopico e che sono un soggetto molto ansioso. Tutto è incominciato all'incirca due mesi fa, quando a causa di uno sbalzo termico e di attività fisica ho avuto un attacco di asma e fortissima dispnea. Tuttavia dal quel momento è iniziato un calvario. Ovvero ho continuato sempre ad avvertire dispnea e dolore toracico. Veniamo ad oggi... per rimettermi in seguito ad una fase acuta, ultimamente ho svolto una terapia cortisonica, antibiotica e Ranidil. Tuttavia questa terapia non ha fatto altro che accentuare la mia sintomatologia, con dolore toracico che è diventato sempre più forte fino a simulare un vero e proprio infarto. La notte mi è capitato di svegliarmi con un forte bruciore toracico e questa dispnea che ormai non mi abbandona più. Da un'ultima visita non specialistica mi è stato diagnosticato reflusso gastroesofageo, che si è slatendizzato con l'uso del cortisone con un gastroprotettore non adeguato. Mi è stato prescritto Lucen 80 mg/die per una settimana e 40 mg/die per 3 mesi e Gaviscon al bisogno, Levobren compresse e alimentazione contro il reflusso. Premetto che nella mia famiglia qualcuno soffre di gastrite atrofica e reflusso gastroesofageo, che tuttavia nel mio caso si presenta con assenza di tosse ma dolore al livello sternale/toracico. Esami del sangue non hanno rilevato nulla di importante se non un'infezione quasi terminata e curata come precedentemente detto perché inizialmente si presumeva fosse una problematica respiratoria, ma esame obiettivo pneumologico e rx del torace hanno avuto esito negativo, oltre che a visita cardiologica con esito altrettanto negativo. Attualmente il dolore toracico si sta spegnendo sempre più, però avverto un dolore a livello di addominale appena sotto lo sterno (stomaco presumo) che si irradia fino a dietro la schiena, eruttazioni continue e soprattutto una fastidiosissima dispnea che a quanto pare non sembra ancora cessare, insieme e a scarsa lucidità mentale che si accentua dopo i pasti forse dovuta anche all'uso di Xanax. In oltre ci tengo a precisare che ho causa dell'asma ho condotto un uso eccessivo di farmaci, di aver avuto un'alimentazione ed abitudini alimentari del tutto scorrette (cibi molto piccanti) e di venir fuori da un periodo di forte stress. La terapia è corretta? Vi sembra che il problema sia stato inquadrato correttamente? Vorrei evitare di sottopormi a gastroscopia...anche perché i sintomi sembrano in via di miglioramento, seppur la dispnea persista. Grazie ancora!
sono un ragazzo di 21 anni, e vi scrivo per un ulteriore parere.
Premetto che sono affetto da asma moderato atopico e che sono un soggetto molto ansioso. Tutto è incominciato all'incirca due mesi fa, quando a causa di uno sbalzo termico e di attività fisica ho avuto un attacco di asma e fortissima dispnea. Tuttavia dal quel momento è iniziato un calvario. Ovvero ho continuato sempre ad avvertire dispnea e dolore toracico. Veniamo ad oggi... per rimettermi in seguito ad una fase acuta, ultimamente ho svolto una terapia cortisonica, antibiotica e Ranidil. Tuttavia questa terapia non ha fatto altro che accentuare la mia sintomatologia, con dolore toracico che è diventato sempre più forte fino a simulare un vero e proprio infarto. La notte mi è capitato di svegliarmi con un forte bruciore toracico e questa dispnea che ormai non mi abbandona più. Da un'ultima visita non specialistica mi è stato diagnosticato reflusso gastroesofageo, che si è slatendizzato con l'uso del cortisone con un gastroprotettore non adeguato. Mi è stato prescritto Lucen 80 mg/die per una settimana e 40 mg/die per 3 mesi e Gaviscon al bisogno, Levobren compresse e alimentazione contro il reflusso. Premetto che nella mia famiglia qualcuno soffre di gastrite atrofica e reflusso gastroesofageo, che tuttavia nel mio caso si presenta con assenza di tosse ma dolore al livello sternale/toracico. Esami del sangue non hanno rilevato nulla di importante se non un'infezione quasi terminata e curata come precedentemente detto perché inizialmente si presumeva fosse una problematica respiratoria, ma esame obiettivo pneumologico e rx del torace hanno avuto esito negativo, oltre che a visita cardiologica con esito altrettanto negativo. Attualmente il dolore toracico si sta spegnendo sempre più, però avverto un dolore a livello di addominale appena sotto lo sterno (stomaco presumo) che si irradia fino a dietro la schiena, eruttazioni continue e soprattutto una fastidiosissima dispnea che a quanto pare non sembra ancora cessare, insieme e a scarsa lucidità mentale che si accentua dopo i pasti forse dovuta anche all'uso di Xanax. In oltre ci tengo a precisare che ho causa dell'asma ho condotto un uso eccessivo di farmaci, di aver avuto un'alimentazione ed abitudini alimentari del tutto scorrette (cibi molto piccanti) e di venir fuori da un periodo di forte stress. La terapia è corretta? Vi sembra che il problema sia stato inquadrato correttamente? Vorrei evitare di sottopormi a gastroscopia...anche perché i sintomi sembrano in via di miglioramento, seppur la dispnea persista. Grazie ancora!
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Da quanti giorni sta assumendo l'esomeprazolo ?
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Salve dottore,
è il terzo giorno di esomeprazolo a doppia somministrazione. Il dolore toracico è quasi del tutto scomparso, l'unica cosa che persiste è il dolore addominale sotto allo sterno al livello dello stomaco, seppur di intensità notevolmente ridotta. La terapia cortisonica è stata conclusa 2 giorni prima della somministrazione dell'esomeprazolo.
Inoltre sto mangiando poco e molto spesso nell'arco della giornata. Sembra darmi sollievo non avere lo stomaco completamente vuoto, ponendo attenzione a non mangiare troppo per non avere l'effetto contrario. Come unica bevanda (oltre all'acqua) sto assumendo caffe d'orzo, sembra che mi stia aiutando, rilassando lo stomaco.
La ringrazio per la disponibilità, un ulteriore parere mi è di grande conforto.
è il terzo giorno di esomeprazolo a doppia somministrazione. Il dolore toracico è quasi del tutto scomparso, l'unica cosa che persiste è il dolore addominale sotto allo sterno al livello dello stomaco, seppur di intensità notevolmente ridotta. La terapia cortisonica è stata conclusa 2 giorni prima della somministrazione dell'esomeprazolo.
Inoltre sto mangiando poco e molto spesso nell'arco della giornata. Sembra darmi sollievo non avere lo stomaco completamente vuoto, ponendo attenzione a non mangiare troppo per non avere l'effetto contrario. Come unica bevanda (oltre all'acqua) sto assumendo caffe d'orzo, sembra che mi stia aiutando, rilassando lo stomaco.
La ringrazio per la disponibilità, un ulteriore parere mi è di grande conforto.
[#4]
Utente
Salve dottore,
è il 6 sesto giorno di terapia e come da lei previsto, i risultati sono arrivati. Dolore toracico scomparso, dolore di stomaco notevolmente ridotto quasi da essere impercettibile, e anche le fastidiose continue eruttazioni da me percepite sono calate drasticamente. Ho svolto per sicurezza anche una visita Pneumologica e mi è stata confermata tramite spirometria, l'asma di cui le avevo parlato per cui sto seguendo opportuna terapia. La dispnea da me ancora percepita (seppur in maniera discontinua), ha sicuramente una base asmatica. La mia ultima domanda è: qual è la linea che separa la dispnea da asma da quella da reflusso? Nel senso...il problema del reflusso, non può inficiare sull'esame obiettivo spirometrico, vero?
Il senso di questa domanda è capire se la dispnea è associabile ad asma o ad una combinazione di reflusso ed asma. In ogni caso penso che seguendo una corretta alimentazione, con la duplice terapia (asma e reflusso), col tempo dovrebbe rientrare.
La ringrazio molto, è sempre gentilissimo nelle risposte.
Saluti.
è il 6 sesto giorno di terapia e come da lei previsto, i risultati sono arrivati. Dolore toracico scomparso, dolore di stomaco notevolmente ridotto quasi da essere impercettibile, e anche le fastidiose continue eruttazioni da me percepite sono calate drasticamente. Ho svolto per sicurezza anche una visita Pneumologica e mi è stata confermata tramite spirometria, l'asma di cui le avevo parlato per cui sto seguendo opportuna terapia. La dispnea da me ancora percepita (seppur in maniera discontinua), ha sicuramente una base asmatica. La mia ultima domanda è: qual è la linea che separa la dispnea da asma da quella da reflusso? Nel senso...il problema del reflusso, non può inficiare sull'esame obiettivo spirometrico, vero?
Il senso di questa domanda è capire se la dispnea è associabile ad asma o ad una combinazione di reflusso ed asma. In ogni caso penso che seguendo una corretta alimentazione, con la duplice terapia (asma e reflusso), col tempo dovrebbe rientrare.
La ringrazio molto, è sempre gentilissimo nelle risposte.
Saluti.
[#6]
Utente
Salve dottore,
le scrivo per un ulteriore parere.
La mia fastidiosissima dispnea si è ridotta notevolmente grazie all'uso di broncodilatatori short e long acting, associati ad un antileucotrienico ed un antistaminico. Allo stesso tempo il reflusso è stato curato con il l'uso di Gaviscon dopo i pasti, esomeprazolo a dose raddoppiata (80 mg/die) per 2/3 settimane e un procinetico prima dei pasti (su consiglio di gastroenterologo). Essendo ansioso inoltre, sono in cura con Xanax 0,50 mg/die che ora sto cercando di ridurre a 0,25 mg/die per i motivi che ora le indico.
La dispnea adesso è maggiormente sotto controllo, non mi impedisce più di condurre una vita normale. E' scomparso il dolore toracico lancinante che avvertivo, tuttavia adesso il dolore, seppur di grado moderato, si è ridotto solo all'area sotto lo sterno (presumo sia la bocca dello stomaco), e leggermente verso sinistra sotto le costole. Sempre sulla sinistra (lo stomaco presumo), avverto crampi sporadici, e qualche extrasistole di troppo che compare soprattutto la sera quando mi corico. Inoltre avverto un senso di stanchezza generico e di confusione, per tal motivo ho ridotto l'uso di Xanax. Ieri non ho ,per mia dimenticanza, assunto il procinetico e la situazione è peggiorata.
Le ricordo di aver effettuato rx del torace con esito negativo, visita cardiologica con esito negativo, esami del sangue con il seguente esito:
VES 26 e anticorpi un pò mossi
Ferritina 337
FT3 7.79
FT4 22.57
TSH 4.330
Ab Anti-Tireoperossidasi 35.9
Colesterolo 215 con Colesterolo LDL 141 ( dovuto alla mia alimentazione altamente scorretta e che sto cercando di correggere con dieta ferrea anche mirata al reflusso, quindi povera di grassi e sostanze che possano creare problemi per il reflusso. In ogni caso sto monitorando questo problema con il cardiologo).
Le ricordo che gli esami del sangue sono stati eseguiti nel mio momento di acuzia, dopo aver curato una presunta infezione respiratoria con antibiotico e cortisone, motivo per cui forse i miei ormoni tiroidei sono alti. Il cortisone tuttavia mi slatendizzò ulteriormente il reflusso e non risolse i sintomi da me avvertiti...sintomi ridotti con la terapia che le ho espresso. Gli esami sono comunque da ripetere la settimana prossima.
Lei cosa ne pensa? La mia sintomatologia può essere ancor correlata al problema del reflusso seppur la terapia?
Ci tengo a sottolineare che comunque la mia situazione attuale non è minimamente paragonabile a quella di partenza...pensavo di avere un infarto per quanto fossero forti i dolori.
La ringrazio dottore. Buona giornata.
le scrivo per un ulteriore parere.
La mia fastidiosissima dispnea si è ridotta notevolmente grazie all'uso di broncodilatatori short e long acting, associati ad un antileucotrienico ed un antistaminico. Allo stesso tempo il reflusso è stato curato con il l'uso di Gaviscon dopo i pasti, esomeprazolo a dose raddoppiata (80 mg/die) per 2/3 settimane e un procinetico prima dei pasti (su consiglio di gastroenterologo). Essendo ansioso inoltre, sono in cura con Xanax 0,50 mg/die che ora sto cercando di ridurre a 0,25 mg/die per i motivi che ora le indico.
La dispnea adesso è maggiormente sotto controllo, non mi impedisce più di condurre una vita normale. E' scomparso il dolore toracico lancinante che avvertivo, tuttavia adesso il dolore, seppur di grado moderato, si è ridotto solo all'area sotto lo sterno (presumo sia la bocca dello stomaco), e leggermente verso sinistra sotto le costole. Sempre sulla sinistra (lo stomaco presumo), avverto crampi sporadici, e qualche extrasistole di troppo che compare soprattutto la sera quando mi corico. Inoltre avverto un senso di stanchezza generico e di confusione, per tal motivo ho ridotto l'uso di Xanax. Ieri non ho ,per mia dimenticanza, assunto il procinetico e la situazione è peggiorata.
Le ricordo di aver effettuato rx del torace con esito negativo, visita cardiologica con esito negativo, esami del sangue con il seguente esito:
VES 26 e anticorpi un pò mossi
Ferritina 337
FT3 7.79
FT4 22.57
TSH 4.330
Ab Anti-Tireoperossidasi 35.9
Colesterolo 215 con Colesterolo LDL 141 ( dovuto alla mia alimentazione altamente scorretta e che sto cercando di correggere con dieta ferrea anche mirata al reflusso, quindi povera di grassi e sostanze che possano creare problemi per il reflusso. In ogni caso sto monitorando questo problema con il cardiologo).
Le ricordo che gli esami del sangue sono stati eseguiti nel mio momento di acuzia, dopo aver curato una presunta infezione respiratoria con antibiotico e cortisone, motivo per cui forse i miei ormoni tiroidei sono alti. Il cortisone tuttavia mi slatendizzò ulteriormente il reflusso e non risolse i sintomi da me avvertiti...sintomi ridotti con la terapia che le ho espresso. Gli esami sono comunque da ripetere la settimana prossima.
Lei cosa ne pensa? La mia sintomatologia può essere ancor correlata al problema del reflusso seppur la terapia?
Ci tengo a sottolineare che comunque la mia situazione attuale non è minimamente paragonabile a quella di partenza...pensavo di avere un infarto per quanto fossero forti i dolori.
La ringrazio dottore. Buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.9k visite dal 17/01/2016.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.