Indigestioni ricorrenti
Salve, le scrivo in merito ad un problema che si presenta spesso, ovvero l'indigestione, in particolare quella notturna. Ormai è anni che convivo con questo fastidioso disturbo, che mi colpisce con frequenza variabile ma (penso) relativamente superiore alla media. Per esempio, l'ultima indigestione l'ho avuta dopo circa due settimane dalla precedente.
Il mio dottore non ha dato molto peso al mio problema, nonostante sia sempre molto cauto e mandi spesso il paziente a fare visite di controllo. Mi ha solo prescritto un farmaco chiamato Rilaten, da prendere nel momento della comparsa dei crampi. A volte funziona 'sedando' i crampi e permettendomi di andare in bagno senza patire le pene dell'inferno, ma altre volte è totalmente inutile soprattutto nei casi di vomito.
I sintomi che caratterizzano il disturbo (che io chiamo 'indigestione' ma mai nessun dottore mi ha fatto questa diagnosi) si presentano di solito di notte, ma ultimamente anche di giorno possono avvenire. Di solito le cause scatenanti sono pasti abbondanti, cambi di stagione o semplicemente colpi d'aria o periodi di stress (ho un carattere ansioso); ho notato inoltre che i cibi fritti e l'assunzione di alcol (anche limitata) possono indurre il disturbo.
Il primo segnale è la sete persistente, iniziano poi i giramenti di testa e un senso di debolezza. Se avviene di giorno la sonnolenza è tale che fatico a tenere gli occhi aperti. Dopo questi sintomi premonitori cominciano i crampi intestinali, flautolenza, acidità di stomaco e senso di nausea . A volte i crampi sono tali da svegliarmi in piena notte. A questo punto se ho assunto Rilaten vado in bagno con scariche di diarrea oppure riesco ad addormentarmi e vado in bagno la mattina seguente con feci liquide o semi liquide. Nei casi peggiori invece compare il vomito e subito dopo la diarrea, oltre ad un senso di svenimento durante la fase peggiore. Dopo il vomito tutti i sintomi e il malessere passano. L'ultimo sintomo al quale ho fatto caso è stato un ingrossamento dello stomaco un po prima di rimettere (ma sto ancora cercando di capire se è normale o no).
Ormai convivo con questi sintomi che mi colpiscono nei momenti più disparati e con frequenze variabili durante l'arco dell'anno.
Vorrei avere qualche delucidazione: quelli elencati da me possono essere sintomi di indigestione o può essere qualcos'altro? Possono essere normali conseguenze di un alimentazione abbondante e sregolata? (anche se occasionale? ) C'è la necessità di una visita specialistica? Potrei avere difficoltà a digerire certi cibi, come quelli fritti o un intolleranza a me sconosciuta? Quali indagini mi consiglia di svolgere? La frequenza con cui ho questi disturbi potrebbe essere un campanello d'allarme verso qualcosa di più grave? È necessario che mi rivolga ad una figura specializzata in alimentazione per seguire una dieta adeguata?
La ringrazio per l'aiuto
Il mio dottore non ha dato molto peso al mio problema, nonostante sia sempre molto cauto e mandi spesso il paziente a fare visite di controllo. Mi ha solo prescritto un farmaco chiamato Rilaten, da prendere nel momento della comparsa dei crampi. A volte funziona 'sedando' i crampi e permettendomi di andare in bagno senza patire le pene dell'inferno, ma altre volte è totalmente inutile soprattutto nei casi di vomito.
I sintomi che caratterizzano il disturbo (che io chiamo 'indigestione' ma mai nessun dottore mi ha fatto questa diagnosi) si presentano di solito di notte, ma ultimamente anche di giorno possono avvenire. Di solito le cause scatenanti sono pasti abbondanti, cambi di stagione o semplicemente colpi d'aria o periodi di stress (ho un carattere ansioso); ho notato inoltre che i cibi fritti e l'assunzione di alcol (anche limitata) possono indurre il disturbo.
Il primo segnale è la sete persistente, iniziano poi i giramenti di testa e un senso di debolezza. Se avviene di giorno la sonnolenza è tale che fatico a tenere gli occhi aperti. Dopo questi sintomi premonitori cominciano i crampi intestinali, flautolenza, acidità di stomaco e senso di nausea . A volte i crampi sono tali da svegliarmi in piena notte. A questo punto se ho assunto Rilaten vado in bagno con scariche di diarrea oppure riesco ad addormentarmi e vado in bagno la mattina seguente con feci liquide o semi liquide. Nei casi peggiori invece compare il vomito e subito dopo la diarrea, oltre ad un senso di svenimento durante la fase peggiore. Dopo il vomito tutti i sintomi e il malessere passano. L'ultimo sintomo al quale ho fatto caso è stato un ingrossamento dello stomaco un po prima di rimettere (ma sto ancora cercando di capire se è normale o no).
Ormai convivo con questi sintomi che mi colpiscono nei momenti più disparati e con frequenze variabili durante l'arco dell'anno.
Vorrei avere qualche delucidazione: quelli elencati da me possono essere sintomi di indigestione o può essere qualcos'altro? Possono essere normali conseguenze di un alimentazione abbondante e sregolata? (anche se occasionale? ) C'è la necessità di una visita specialistica? Potrei avere difficoltà a digerire certi cibi, come quelli fritti o un intolleranza a me sconosciuta? Quali indagini mi consiglia di svolgere? La frequenza con cui ho questi disturbi potrebbe essere un campanello d'allarme verso qualcosa di più grave? È necessario che mi rivolga ad una figura specializzata in alimentazione per seguire una dieta adeguata?
La ringrazio per l'aiuto
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Sono sintomi di colon irritabile. Bisogna comunque escludere eventuali intolleranze (lattosio, glutine, ecc) con l'aiuto di un gastroenterologo.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 15/12/2015.
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